martedì 3 Dicembre 2024

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Ultimo e la capacità di raccontarsi tra dediche e silenzi – RECENSIONE

Da venerdì 14 settembre disponibile in radio il nuovo singolo del giovane cantautore romano

Descrivere il 2018 di Ultimo senza ricorrere all’uso di strautilizzati aggettivi come “eccezionale” o “strepitoso” è un’impresa pressoché impossibile, dato l’incredibile riscontro e un’evidente crescita discografica fuori dall’ordinario. A un anno di distanza dalla pubblicazione del suo album d’esordio Pianeti, il giovane vincitore delle Nuove Proposte dell’ultimo Festival di Sanremo continua a godersi il suo momento d’oro, merito di un’impressionante evoluzione artistica messa in mostra con “Peter Pan”(qui la nostra recensione), seconda opera rilasciata lo scorso febbraio, dalla quale sono stati estratti i fortunati e pluricertificati singoli: Il ballo delle incertezze,Poesia senza veli e Cascare nei tuoi occhi.

“Ti dedico il silenzio” è l’ennesima bella canzone estratta da uno dei dischi migliori dell’anno, l’ultima in ordine di tempo data l’imminente pubblicazione di “Colpa delle favole”, lavoro che verrà rilasciato nei primi mesi del prossimo anno e che porterà l’artista ad esibirsi nuovamente in giro per l’Italia e, udite udite, persino allo Stadio Olimpico il prossimo 4 luglio. Per Niccolò Morriconi, questo il suo vero nome, le parole e i complimenti si sprecano, perché se da un lato si può ipotizzare un voler bruciare le cosiddette tappe in realtà, se si ascoltano anche solo una volta le sue produzioni, ci si rende conto che tutti questi risultati sono più che meritati.

Un fenomeno intenzionato a non arrestarsi, da noi descritto come la risposta alla mancanza di fiducia nel prossimo, per via della sua ben definita identità artistica, sia a livello di scrittura che dal punto di vista interpretativo. La sua musica funziona perché attinge dall’esempio dei grandi maestri del passato, senza scimmiottare nessuno, utilizzando un linguaggio comprensibile da chiunque, dai giovani e dalle persone più adulte. “Ti dedico il silenzio” non è altro che la conferma delle conferme, un brano incentrato sull’alchimia innescata dalla melodia e dalle parole perfette, romantiche e di sostanza. Un testo di pancia che riflette le notti insonni di un’intera generazione, in maniera poetica e più ispirata di tutto ciò che si sente al giorno d’oggi in giro. Bravo Ultimo: “meriti anche tu un posto da visitare” e migliaia di persone che ti stanno ad ascoltare.

Ti dedico il silenzio | Audio

Ti dedico il silenzio | Testo

C’è un’aria strana stasera
e torno a casa in silenzio
tra i rumori del traffico
e il telefono spento
e la gente mi guarda
ma non ho niente di vero
io che basta pensarti
e già mi manca il respiro

È da tempo che lo cerco
questo tempo che mi manca
è da tempo che sai penso
che anche il tempo non mi basta

So quanto costa per te
ma cerco solo un motivo
per sentirmi vivo e non è semplice
so quanto pesano in te quelle paure lontane
meriti anche tu un posto da visitare

C’è un’aria strana nel cielo
esco da casa in silenzio
non è ancora neanche l’alba
ma a dormire non ci penso
io cerco solo di capirti
e la notte non ci dorme
se soltanto avessi pace
saprei essere come loro

È da tempo che lo cerco
questo tempo che mi manca
È da tempo che sai penso
che anche il tempo non mi basta

So quanto costa per te
ma cerco solo un motivo
per sentirmi vivo e non è semplice
so quanto pesano in te
quelle paure lontane
meriti anche tu
un posto da visitare

E ti dedico il rumore
di queste inutili parole
un quadro senza il suo colore
che è andato via volare altrove
io ti dedico il silenzio
tanto non comprendi le parole
questa sera provo a farlo
questa sera io ti chiamo
e tanto tu non mi rispondi
e tanto poi se mi rispondi
dici che non siamo pronti

Ed io so quanto costa per te
ma cerco solo un motivo
per sentirmi vivo e non è semplice
so quanto pesano in te quelle paure lontane
meriti anche tu un posto da visitare

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.