Si è concluso ieri sera in quel della Kioene Arena di Padova il Vivere a colori tour di Alessandra Amoroso dopo 13 date la cui stragrande maggioranza è risultata sold-out (di quelli veri visti i tempi) già da settimane prima dell’evento. Non potevo, dunque, di certo mancare all’ultima tappa di uno dei tour di maggiore successo dell’intera annata che ha totalizzato più di 100.000 spettatori nei palazzetti d’Italia.
24 brani in scaletta per due ore di concerto senza interruzioni. Uno spettacolo fluido, ben strutturato e curato nei minimi dettagli. Una band di 6 elementi con cui Alessandra ha interagito senza, però, dimenticare il vero fulcro dello show: il suo pubblico. Un pubblico che le ha fatto una promessa nel bel mezzo dello spettacolo innalzando in prima fila uno striscione che recitava “noi ti difenderemo per sempre” e che ha fatto sgorgare le lacrime alla salentina che poi ha spiegato “lo sapevo che sarebbe finita così ma oggi sono a casa quindi posso fare un po’ quello che mi pare, anche essere piagnona”.
E’ partita con la struggente Stupendo fino a qui sottolineando da subito che la cosa più importante è la sua Big Family comparsa sul led alle sue spalle mentre interpreta il brano come avvenne per il videoclip ufficiale ormai un anno fa. Ha poi continuato con i suoi successi di ieri (ma sempre intramontabili) rivestiti di nuova luce con arrangiamenti moderni costruiti con sapienza dal maestro Pino Perris. Partenza con
Applauditissima dai fan La vita in un anno, ultimo capolavoro firmato da Tiziano Ferro e Michael Tenisci, e la preziosissima Difendimi per sempre dove il pubblico si è alzato in piedi per la prima volta acclamando Sandrina con un lunghissimo applauso. C’è stato spazio per i cartelloni e gli striscioni che hanno portato anche un bambino, “grandissimo fan di Alessandra”, sul palco per ricevere un bacio dalla cantante che non si vergogna di essere “un’interprete che scava dentro di sé per dare delle emozioni pur non scrivendo le canzoni”.
Tra le esibizioni più belle sicuramente Ti aspetto, resa martellante da una grandissima batteria, Nel tuo disordine, la più soul dei brani dell’Amoroso che qui si sente davvero a casa, e l’immancabile Immobile cantata “tra la sua gente” che a capofitto si è buttata su di lei. Presente anche la parentesi spagnola con Me siento sola,
Un’Alessandra Amoroso in formissima vocalmente (malgrado venga da un mese pieno di live), emozionata ed emozionante e in continua connessione con il suo pubblico che non ha smesso di ascoltarla e di cantare con lei nemmeno un’instante con quell’amore e quel rispetto che la cantante ha chiesto da sempre. Luci, band, sorrisi… tutto perfetto per uno spettacolo che è corso liscio dall’inizio alla fine risultando sempre spontaneo e vero con un’Alessandra che al termine di ogni canzone non ha mancato di ringraziare come ha fatto poi nel finale richiamando sul palco staff, tecnici, musicisti per sottolineare di non essere sola in questo viaggio importante che sta compiendo e che la sta lentamente portando a grandi risultati.
Alessandra oramai è una donna che sa interpretare davvero ciò che canta e che è in grado di mandare messaggi profondi a chi l’ascolta manifestando quella umanità, umiltà e emotività che la caratterizza e che l’hanno resa così unica nel cuore del pubblico che da otto anni la stringe nel suo grande abbraccio d’amore.
Ilario Luisetto
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