L’omaggio all’artista statunitense, che ha conosciuto grande popolarità in Italia in coppia con Dori Ghezzi
Sono trascorsi dieci anni dalla prematura scomparsa di Wesley Johnson, meglio conosciuto con lo pseudonimo di Wess, cantante e bassista americano naturalizzato italiano. Nato il 13 agosto del 1945 a Winston-Salem, capoluogo della Contea di Forsyth nello Stato della Carolina del Nord, cresce a New York e sviluppa la passione per la musica sin da giovanissimo.
Negli anni sessanta inizia a suonare il basso nel complesso The Airedales, che approdano in Italia scoperti da Renzo Arbore e Gianni Boncompagni, esportando il rhythm and blues nel nostro Paese. Dopo l’addio del frontman Rocky Roberts, prende le redini del gruppo anche come cantante per poi intraprendere dopo breve tempo anche lui la carriera da solista. Seguono le prime partecipazioni televisive, nel ’67 a Settevoci con “I miei giorni felici“, nel ’69 al Cantagiro con “Ti ho inventata io“ e nel ’70 al Festivalbar con “Tu che non mi conoscevi bene“. Due anni più tardi incide il suo primo duetto con Dori Ghezzi, intitolato “Voglio stare con te”. Dato il considerevole successo, i discografici della loro stessa etichetta decidono di puntare su di loro come duo, al punto da diventare una delle coppie artistiche più amate dal pubblico, seppur abbiamo lavorato insieme per soli sette anni.
Debuttano a Sanremo 1973 con il brano “Tu nella mia vita“, classificandosi al sesto posto, ma è l’anno seguente a regalare loro maggiori soddisfazioni, vincendo Canzonissima con la celeberrima “Un corpo e un’anima“. Segue la partecipazione all’Eurovision Song Contest dell’anno successivo, dove si posizionano sul gradino pi basso del podio con “Era”, che verrà interpretata in seguito anche da Loredana Bertè. Si classificano secondi a Sanremo 1976 con “Come stai? Con chi sei?“, per poi pubblicare sul finire degli anni settanta il loro ultimo disco insieme, intitolato “In due”.
https://www.youtube.com/watch?v=5Gacmt1TSHc
Successivamente, Wess prosegue la propria attività ripartendo principalmente dall’attività live, prendendo parte a numerose trasmissioni televisive, per poi tornare a calcare il palco dell’Ariston del Festival di Sanremo nel 1994 con il brano “Una vecchia canzone italiana“, insieme al collettivo Squadra Italia composto da Nilla Pizzi, Mario Merola, Wilma Goich, Jimmy Fontana, Toni Santagata, Rosanna Fratello, Giuseppe Cionfoli, Gianni Nazzaro, Lando Fiorini e Manuela Villa.
Ci lascia improvvisamente il 21 settembre 2009, all’età di 64 anni, a seguito di una crisi asmatica. Oggi, a distanza di dieci anni dalla sua scomparsa, lo ricordiamo come uno dei soul man più interessanti che hanno contribuito al rinnovamento della musica leggera italiana tra gli anni ’60 e ’70, impreziosendo la nostra tradizione melodica di interessanti sfumature internazionali.
Nico Donvito
Ultimi post di Nico Donvito (vedi tutti)
- X Factor 2024, le pagelle degli inediti proposti giovedì 21 novembre - 21 Novembre 2024
- Il Sanremo che verrà, Carlo Conti: “Il resto è fumo, le canzoni sono l’arrosto” - 21 Novembre 2024
- Negramaro: guida all’ascolto di “Free Love”, istruzioni per l’uso - 21 Novembre 2024
- Sanremo 2025, Carlo Conti anticipa l’annuncio dei big al 1° dicembre - 21 Novembre 2024
- Fausto Leali: “La musica porta con sé l’amore e la pace” – INTERVISTA - 21 Novembre 2024