La cantante salentina racconta il suo nuovo album, undici tracce in cui riflette la propria anima artistica
«Mi sento pazza di gioia, sono veramente felice e orgogliosa del lavoro che ho fatto, delle persone che ho scelto e che mi hanno aiutato a realizzare un disco onesto e sincero, in cui mi riconosco in ogni singola sfumatura», così Emma Marrone apre la conferenza stampa di “Essere qui”, il suo sesto capitolo discografico disponibile nei negozi e nei digital store da venerdì 26 gennaio.
Undici tracce anticipate dall’ipnotica “L’isola” (qui la nostra recensione), primo singolo estratto che si differenzia dal resto della produzione. Chi si aspettava quel tipo di sonorità e un album elettronico-sperimentale, rimarrà deluso perché nelle altre canzoni c’è la vera essenza di Emma, più matura e consapevole del passato ma fedele a se stessa e al proprio stile inconfondibile. Prodotto da Luca Mattioni per Universal Music, il disco porta al centro dell’attenzione la cantante salentina in tutto il suo splendore artistico, attraverso brani uptempo come “Le ragazze come me” (firmata da Faini-Petrella) e “Effetto domino”, con un pezzo che si sviluppa su versi sensuali, al grido di “facciamo i nostri giochi con la luce” veniamo a conoscenza delle “50 sfumature di Emma”, una canzone fresca ed estiva che già vediamo catapultata sul palco del Festivalbar 2018, sempre ammesso che si faccia davvero, come spoilerato dagli amici di “90 special”. L’ascolto prosegue con “Sottovoce” (dall’introduzione minimale che sfocia in un ritmo crescente), “Mi parli piano” (che tira fuori tutta la sua vera anima, quella che conosciamo dai tempi di “Calore”), e l’intensa “Le cose che penso”, ballad che porta la firma di Amara. Ritroviamo nuovamente la penna di Giuliano Sangiorgi, presente in “Portami via da te”, pezzo denso di energia come nella migliore delle tradizioni dei Negramaro. “Luna e l’altra” è caratterizzata da sfumature sporche e contaminate, che si aprono ad un inciso arioso che ti penetra al primo ascolto, in assoluto la canzone più immediata del disco. Tra le altre, spicca anche“Malelingue”, accompagnata da uno dei testi più interessanti (frutto della creatività di Verrienti-Casalino), cucito addosso alla sua interprete in maniera estremamente credibile, in un crudo attacco agli haters, al fenomeno del cyber bullismo e a tutte quelle persone che nascondono le proprie frustrazioni dietro ad uno schermo. Concludono la scaletta “Coraggio”, la più acustica e introspettiva dell’album, e “Sorrido lo stesso”, l’unica che porta la firma di Emma e che possiamo considerare la sintesi perfetta dell’intero lavoro.
«Ho seguito i lavori in studio dall’inizio alla fine, ho seguito un disco che ha cambiato pelle più volte. E’ stato un viaggio bellissimo, mi sono voluta prendere tutto il tempo necessario per mettere a fuoco ogni dettaglio, perché le canzoni restano per sempre e ho cercato di fotografare la parte migliore di me, quella che ho accettato, perdonato e che non conoscevo nemmeno così a fondo. In ogni traccia c’è una parte di me, anche se racconto storie di altre persone, non riesco a dissociarmi da quello che canto e quando scelgo una canzone mi devo specchiare in quelle parole».
Riguardo alla scelta de “L’isola” come primo estratto, ci tiene a precisare: «Quando l’ho ascoltata la prima volta, circa un anno e mezzo fa, è come se un fascio di luce mi avesse spaccato in due, è stato il pezzo che mi ha spinto a lavorare a questo disco. La scelta dei singoli è un lavoro più discografico che artistico, personalmente ho voluto seguire il mio cuore e far uscire il pezzo che rappresentasse me stessa e non il progetto. Capisco che possa disorientare questa scelta, che ci si aspettava un disco con quelle sonorità, ma io sono pazza e mi sento lontana da questo tipo di logiche di mercato. Credo che le classifiche non debbano condizionare chi fa musica, sono contenta di aver fatto questa scelta e, di fatto, è attualmente tra le canzoni più trasmesse in radio».
Uno sguardo più concreto, adulto e attento della realtà, sinonimo di una crescita personale importante. Un progetto che si avvale di grandi musicisti internazionali, da Paul Turner ad Enrico “Ninja” Matta, passando per Lorenzo Poli, Adriano Viterbini e Andrea Rigonat, oltre che di alcuni degli autori più interessanti dello scenario italiano, come: Amara, Federica Abbate, Davide Petrella, Davide Simonetta, Gianni Pollex, Roberto Casalino, Roberto Angelini, Giuliano Sangiorgi, Dario Faini, Nicco Verrienti, Giovanni Caccamo, Giulia Anania, Alessandra “Naskà” Merola, Gigi Canu, Alessandra Flora e Fabio Gargiulo.
Essere qui | Tracklist e descrizione di Emma
1. L’isola
«Un viaggio dentro se stessi, un respiro profondo e poi il salto. Raggiungere la meta prefissata con coraggio senza mai guardare indietro ma consapevoli che ci sarà sempre qualcuno pronto a prenderci la mano e a farci sentire al sicuro».
2. Le ragazze come me
«Un manifesto moderno per le donne della nuova generazione. Uno slogan forte come loro, sempre pronte ad amare, a combattere, a cadere e a rialzarsi».
3. Sottovoce
«Racconta una presa di coscienza matura. Non sempre le cose vanno come vorremmo noi, ma solo chi non vive fino in fondo non sbaglia. Imparare a lasciare andare chi amiamo senza rancore è un grande atto di forza».
4. Mi parli piano
«La complessità delle relazioni e la mancanza di comunicazione. Muri sempre più alti che ci limitano nelle nostre esternazioni e la presunzione di pensare che il tempo sarà sempre dalla nostra parte».
5. Effetto domino
«Il sesso raccontato al massimo della sua accezione positiva e con un filo di ironia. Se a volte complica le relazioni, molto spesso invece le rende migliori».
6. Le cose che penso
«Essere se stessi e rivelarsi al mondo nonostante le nostre fragilità. Un ritratto della mia anima e della mia voce sincera».
7. Portami via da te
«Quanti di noi non hanno fatto di tutto per farsi amare da qualcuno? Non è sbagliato. Ci rende umani. Poi però arriva inesorabilmente la fine».
8. Luna e l’altra
«Una canzone sensuale. Una storia fatta di sguardi che dicono tutto. Due persone che si vogliono e che si studiano sotto gli occhi indiscreti di chi li circonda. Chi cederà per primo?»
9. Malelingue
«Non è un brano contro gli odiatori. È un manuale su come affrontarli, sempre con il sorriso sulle labbra. Try to walking in my shoes».
10. Sorrido lo stesso
«Una dichiarazione nuda e cruda di ciò che sono e della strada che ho fatto fino ad oggi per andare incontro al mio grande sogno. Nonostante le mie debolezze e le difficoltà non ho mai mollato. E non lo farò mai».
11. Coraggio
«L’amore poetico, viscerale e tormentato, l’amore che a volte salva e a volte ci fa perdere completamente la strada … ma tanto poi c’è il mare qui».
Per concludere, sono state annunciate le date dal vivo del “Essere qui Tour 2018”, che passerà dai principali palazzetti dello sport del Paese, a partire dal prossimo 16 maggio. I biglietti saranno disponibili in prevendita i biglietti a partire dalle ore 16.00 di domani, venerdì 26 gennaio, online su ticketone.it e a partire dalle ore 16.00 di lunedì 29 gennaio nei punti vendita tradizionali.
Essere qui | Date Tour 2018
16 MAGGIO – Pala Lottomatica di ROMA
18 MAGGIO – Mediolanum Forum di ASSAGO (MI)
19 MAGGIO – Pala Alpitour di TORINO
21 MAGGIO – Kioene Arena di PADOVA
23 MAGGIO – Nelson Mandela Forum di FIRENZE
26 MAGGIO – Pal’Art Hotel di ACIREALE (CT)
28 MAGGIO – Pala Partenope di NAPOLI
Nico Donvito
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