Evidentemente abbiamo TUTTI capito male, o meglio, come asserisce lo stesso Mr Rain, abbiamo tutti frainteso le sue parole. Eppure l’italiano pur essendo una lingua complicata è abbastanza gestibile per chi ne fa un uso quotidiano, figuriamoci per chi la adopera per esternare per iscritto i propri pensieri. Parlare di discografici opprimenti e di un mondo musicale ormai votato al mainstream e prenderne le distanze dichiarando di volere essere padrone della propria vita, ha ben poco da essere travisato, sarebbe piuttosto stato più opportuno dire “ci ho ripensato” o ancor meglio “pensavo in un interesse maggiore dei media dopo le mie parole”.
Mattia Berardi, questo il vero nome di Mr Rain, questa volta non ha fatto proprio la figura del “supereroe” per prendere in prestito al singolare il titolo della sua unica hit, ma di colui, che per paura di essere messo ai margini di un sistema dopo averne scoperchiato i difetti, torna sui propri passi e addrizza il tiro. Bisogna dire che al trentaduenne di Desenzano del Garda gli ultimi due Festival hanno portato bene, “Due Altalene” ha conquistato il Disco d’Oro e Mr Rain si appresta con il brano a conquistare il mercato spagnolo così come ha fatto con il brano precedente.
Non sappiamo se quando ha rilasciato l’intervista ad AdnKronos il cantautore avesse ancora le orecchie doloranti per la probabile strigliata del suo manager, fatto sta che il cambio di passo è stato evidente, Mr Rain da colui che non vuole farsi inghiottire dal sistema è sembrato cavalcare con euforia quel sistema stesso, e ha parlato dei suoi progetti futuri, senza chiedere scusa a Sangiovanni per averlo preso ad esempio nel suo sfogo della volta scorsa, quello per intenderci che “abbiamo frainteso”. Di seguito le precisazioni del cantautore :
“Non ho nessuna intenzione di ritirarmi, fare pause e non riuscirei a fermarmi con la musica. Questa cosa è stata totalmente travisata mentre raccontavo il mio ultimo album, sono stato frainteso per aver semplicemente spiegato che volevo imparare a gestire meglio il tempo, e che volevo farmi una vacanza ma a fermarmi non ci penso proprio”
Per poi aggiungere:
“Sono veramente felice per questi due Sanremo che mi hanno permesso di arrivare a tantissime persone, di programmare il mio primo tour nei palasport, sto scrivendo un disco in spagnolo, ho tradotto ‘Supereroi’ in spagnolo e sta andando benissimo, siamo sesti in radio”
Nel frattempo lo scorso 1 marzo è uscito Pianeta Miller, il quinto album di Mr Rain, un disco totalmente diverso dai precedenti, a detta dell’artista, suonato al 100% e in cui ha cercato anche di sperimentare cose che non aveva mai fatto. All’interno dell’album è contenuto anche “Due altalene” il brano che ha portato al Festival di Sanremo, questo il commento dell’artista :
“Due altalene’ è eredità di ‘Supereroi’, da quel brano mi è cambiata la vita, la gente mi chiedeva di incontrarmi e di raccontargli come avevo affrontato il mio periodo buio. A loro volta mi parlavano delle loro storie, ne ho letto centinaia. Questa canzone nasce infatti da una storia di un genitori che ha perso due figli che erano miei fan. Mi ha spezzato il cuore, mi sentivo in dovere di omaggiare tutte queste persone che hanno avuto il coraggio di confidarsi con me”
‘Pianeta di Miller’ contiene due duetti preziosi: uno con Sangiovanni, ‘La fine del mondo’, e uno con Clara Soccini, ‘Un milione di notti’ :
“Con Clara sentivo il bisogno di avere un’interprete per il ritornello ed ero convinto che una voce femminile servisse per amplificare il messaggio: appena ho sentito il provino ho capito che era la persona giusta. Sangiovanni “l’ho sempre ammirato come cantante, l’ho sempre trovato molto versatile Gli ho fatto sentire la prima versione di ‘La fine del mondo’, gli è piaciuta subito, ed è nata una grandissima amicizia, ho scoperto un grandissimo musicista e una bellissima persona”.
E per finire i progetti per il futuro… :
“Spero nel giro di due anni di riuscire ad esportare la mia musica anche all’estero. Spero di avere imparato a gestire il mio tempo: in un mondo che va così veloce è davvero una sfida, tutti siamo vittime di ciò che ci accade intorno,e spesso dovremmo imparare a fermarci e a renderci conto di quanto siamo fortunati, per le persone che ci amano, perché facciamo il lavoro che amiamo, per la pizza che mangiamo con un amico. Voglio imparare a rallentare e a godermi ogni istante. Perché non voglio arrivare a 50 anni pentendomi di non aver dato il giusto tempo ad ogni momento della mia vita”
… e un consiglio per i giovani :
“Non vergognarsi di mostrarsi e di essere se stessi. Non avere ‘paura di aver paura’ è la cosa più importante: imparare ad accettarsi e a raccontarsi alle persone che ami. Anche se sei pieno di fragilità, insicurezze, paure”
Giuseppe Scuccimarri
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