Analisi sul nuovo singolo di Diodato, intitolato “Un atto di rivoluzione”, disponibile in radio e in digitale a partire dallo scorso 4 ottobre
“Un atto di rivoluzione” è il nuovo singolo di Diodato, uscito il 4 ottobre per Carosello Records, presentato in anteprima nel suo tour teatrale iniziato il 28 settembre con la data zero di Grosseto.
Diodato esprime la sua introspezione emotiva ed empatica attraverso un brano che si fa carico di una domanda esistenziale “Che fine ha fatto Dio?”,chiede al Creatore se ci ha abbandonato, stanco di tutto il male che stiamo causando alla terra, tra guerre e distruzione, tra egoismo e superiorità.Ormai tutto è perduto e non si può tornare alle origini del mondo,perché “siamo animali incapaci di imparare”.
Le parole del testo si arricchiscono di quel atto rivoluzione che è esprimere le proprie emozioni nonostante il muro di dolore di cui siamo circondati,”raccontarsi un’emozione è ancora un atto di rivoluzione”.
Diodato stesso ha descritto cosi quell’emozione di cui ancora necessitiamo per non perdere del tutto la bussola che ci rende umani:«Perché siamo qui? La risposta è semplice e forse anche per questo così difficile da accettare. Vogliamo emozionarci, vogliamo continuare a sentire, vogliamo condividere, raccontarci, stringerci attorno al fuoco e riconoscerci per ciò che davvero siamo. È ciò che da sempre mi guida, è ciò che mi ha aiutato a capire chi fossi, a capire gli altri, a provare a mettermi nei loro panni, a rispettarli. Potrà sembrare banale ma, ancor di più oggi, è per me un atto di rivoluzione».
In un panorama musicale in cui spesso i brani non hanno anima,ma narrazioni superficiali ed espressioni prive di valore semantico,la penna di Diodato è davvero un atto di rivoluzione,un dialogo tra sé e il mondo in cui non si è soli perché le emozioni umane sono universali, congiunte dalla stessa radice esistenziale.
“Lo so sono soltanto altre parole disperse tra miliardi di persone, ma forse raccontarsi un’emozione è ancora un atto di rivoluzione”:Diodato ha prodotto una poesia che accompagnata da una melodia calma e accogliente, ci ricorda che nonostante siamo solo piccoli esseri nell’immensità del universo, si può ancora credere nelle forza delle emozioni.
Samanta Santoro
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