sabato 23 Novembre 2024

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Alberto Testa, quindici anni senza il noto paroliere

Il ricordo di Alberto Testa a quindici anni dalla scomparsa, un maestro della musica italiana che ha lasciato un’impronta indelebile attraverso canzoni memorabili

Il 19 ottobre 2009, il mondo della musica italiana ha salutato una delle sue penne più luminose: Alberto Testa. Paroliere di straordinario talento, ha dato vita a oltre millecinquecento canzoni, molte delle quali sono diventate veri e propri evergreen della musica leggera italiana.

Nato in Brasile da genitori italiani, l’autore si trasferisce in Italia nel 1934, dove inizia presto a mostrare la sua passione per la musica. Nonostante le difficoltà della guerra, che lo portano a essere prigioniero in Texas, riesce a esibirsi per intrattenere i compagni di sventura. Dopo il conflitto, si diploma in ragioneria e inizia a lavorare, ma la sua vera vocazione si rivela nel mondo delle edizioni musicali.

La sua carriera decolla nei primi anni ’60, grazie alla collaborazione con Tony Renis, con cui scrive “Quando, quando, quando”, un successo mondiale. Tra le sue opere più celebri ci sono “Un anno d’amore” e “Grande grande grande” per Mina“Io ti darò di più” scritta con Memo Remigi.

Il giornalista Massimo Gramellini ha definito Alberto Testa “il poeta della triplice ripetizione”, un riconoscimento che sottolinea la sua capacità di dare vita a testi che catturano l’attenzione e rimangono impressi nella memoria collettiva. La sua musica ha attraversato generazioni, parlando di amore, speranza e anche di temi sociali, come dimostra il brano “La riva bianca, la riva nera”, portata alla ribalta da Iva Zanicchi,  un chiaro messaggio contro la guerra.

Tra le sue ultime collaborazioni, ricordiamo “The Prayer”, un brano che gli è valso una nomination agli Oscar nel 1998, in duetto con Andrea Bocelli e Celine Dion.

Oggi, a quindici anni dalla sua scomparsa, Alberto Testa continua a vivere attraverso le note delle sue più belle canzoni. La sua eredità musicale è un patrimonio inestimabile che continua a ispirare le generazioni di nuovi artisti.

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.