venerdì 22 Novembre 2024

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Patrizio Santo: “La nostra vita è una ricerca continua” – INTERVISTA

Da venerdì 8 giugno, disponibile in tutte le radio e nei digital store, il nuovo singolo dell’artista classe ’94

Patrizio SantoSi intitola “Cercami adesso” il brano scelto da Patrizio Santo per accompagnarci in questa stagione estiva, un pezzo firmato insieme agli autori  Francesco Bosco e Alessio Coppola, oltre che al suo produttore Francesco Altobelli, arrangiato da Emilio Munda. Una canzone che arriva a sigillo di un periodo ricco di soddisfazioni professionali, tra tutte l’apprezzamento dimostrato da Mina, che ha condiviso la cover di “Troppe note”, interpretata dal giovane talento pescarese, sul proprio canale  visualizzassimo YouTube.

Ciao Patrizio, partiamo dal tuo nuovo singolo “Cercami adesso”, il tuo nuovo singolo, com’è nato e cosa rappresenta per te?

«“Cercami adesso” nasce dalla voglia di cercare quello che ci fa stare bene, quello che ci rende felici, ma anche dal bisogno di essere cercati. Non solo da una persona, anche da un’emozione, che ci possa far star bene anche soltanto per un attimo. Per me rappresenta la voglia di vivere, la nostra vita è una ricerca continua, anche involontariamente ne abbiamo bisogno!».

C’è una veste precisa che hai voluto dare al brano, sia a livello di sonorità che dal punto di vista del testo? 

«Sono molto soddisfatto della veste che abbiamo dato al brano, sia della musica che nel testo. Abbiamo scelto sonorità molto attuali ed un testo semplice, rendendo il brano fresco con un sound estivo, ma adatto ad ogni situazione».

Un pezzo arrangiato da Emilio Munda che vanta le collaborazioni degli autori Francesco Bosco, Alessio Coppola e Francesco Altobelli. Come ti sei trovato a lavorare con questo team di professionisti?

«Mi sono trovato molto bene con questo team, ho trovato dei grandi professionisti con cui collaborare. Sono stato molto fortunato in questo, perchè insieme siamo riusciti a tirar fuori perfettamente il singolo he avevo intenzione di far uscire».

Da quale idea siete partiti per la realizzazione del videoclip ufficiale della canzone?

«L’idea era quella di “Cercare ciò che ci fa stare bene” in qualsiasi posto. Anche nel videoclip abbiamo cercato la semplicità, è stato un valore aggiunto che ha dato al brano la giusta dinamicità».

Facciamo un breve salto indietro nel tempo, quando e come ti sei avvicinato alla musica?

«Mi sono avvicinato alla musica grazie ad un professore di scuola, che mi ha spinto a partecipare ad un concorso canoro, ed in uno di questi ho conosciuto il mio produttore attuale Francesco Altobelli».

Quali ascolti hanno accompagnato e ispirato la tua crescita?

«Gli ascolti che mi hanno ispirato e spinto sono stati quelli dei cantautori italiani, in particolare i brani di Alex Baroni».

Come valuti l’attuale panorama discografico e il livello generale delle attuali proposte?

«Il panorama discografico di oggi è davvero ampio, ci sono molti artisti di talento ed il livello è alto. Sono molti i generi interessanti, forse troppi seguono le mode tralasciando la cosa più importante, per comunicare bisogna essere se stessi».

Musicalmente parlando, ti collochi in un genere particolare?

«Cerco di restare sempre nel mondo nei cantautori pop, ma sono sempre alla ricerca di nuove sonorità per rendere unico ogni mio brano».

Veniamo a Mina, hai interpretato una cover del suo ultimo singolo “Troppe note”, lei l’ha ascoltata e apprezzata. Raccontaci bene com’è andata questa favola…

«Avere un riconoscimento da Mina credo sia il sogno di ogni artista, è stata una grande emozione. Ho scelto “Troppe note” dopo aver ascoltato tutte le tracce di “MAEBA”, è stato il brano che mi ha colpito subito, mi sono fidato del mio istinto ed ho deciso di re-interpretare quello. Mina ha apprezzato la mia interpretazione e il riarrangiamento curato dal mio produttore Fracesco Altobelli, il brano è stato caricato sui suoi canali social ufficiali, donando a me ed al mio team una grande energia in vista nei nostri prossimi lavori».

https://www.youtube.com/watch?v=jxnzt-u-u5k

Visto che sei l’esempio vivente che i desideri possono a volte realizzarsi, hai altri sogni nel cassetto?

«Ho molti sogni nel cassetto, ed anche molti progetti, che insieme al mio team stiamo realizzando. Stiamo lavorando molto, ognuno di noi si sta impegnando al massimo, sono davvero soddisfatto di questo».

Alla luce di tutto quello che ci siamo detti, per concludere, quale messaggio vorresti trasmettere al pubblico, oggi, attraverso la tua musica?

«Con la musica voglio trasmettere quello che ho cercato di dire con “Cercami adesso”. Nella vita siamo alla ricerca continua di qualcosa, e non dobbiamo mai fermarci, viverci ogni momento ed ogni singola emozione, che sia bella o brutta.  Credo sia proprio questo a tenerci vivi».

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.