venerdì 22 Novembre 2024

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Niks: “La musica è un viaggio di mille sfaccettature” – INTERVISTA

A tu per tu con il giovane artista umbro, fuori con il suo nuovo singolo intitolato “Baciami ancora

Ha già le idee chiare di Nicholas Sambuco, in arte Niks, cantante classe 2001 in uscita con il singolo “Baciami ancora”, che racconta la storia di due ragazzi il cui amore viene contrastato da un padre che non permette a sua figlia di uscire la sera. Il brano, composto a sei mani con Alessandro Cecconi ed Ennio Rastelli, mescola diverse sonorità, abbracciando elettronica, pop, rap e trap. In occasione di questo lancio, abbiamo incontrato il giovane artista per approfondire la sua conoscenza e scoprire il suo mondo musicale.

Ciao Nicholas, partiamo dal tuo singolo “Baciami ancora”, cosa racconta?

«Ho scritto questo brano pensando ai baci che fanno innamorare, alla tenerezza che scaturisce dai sentimenti più puri, dal calore e l’energia che ci avvolgono quando siamo coinvolti in una relazione. Il tutto contrastato da un genitore che non permette alla propria figlia di uscire con il suo ragazzo. Ho voluto esprimere il malessere di un giovane sopraffatto dalla rabbia e dall’impossibilità di vivere la sua storia d’amore per colpa di un adulto ma che riesce comunque a sognare grazie alla purezza dei suoi sentimenti».

Quali sonorità hai voluto abbracciare?

«Le sonorità di “Baciami ancora”, sono molto vicine al mondo dell’elettronica, il testo è minimale con un fraseggio ripetitivo supportato dell’autotune che rende la mia voce un mix tra rap e canto. Il brano contiene elementi tipici della musica trap, ma si distingue per l’originalità del mix di ritmi hip hop e rap».

Musicalmente parlando, ti collochi in un genere particolare?

«Sicuramente quello che più mi riesce bene è il pop, adoro cantare, ma mi piace anche fare rap, perché è il genere con cui ho iniziato da piccolo. Infatti le mie canzoni sono soprattutto cantante, ma sempre con uno stile e una metrica rap».

Cosa avete voluto trasmettere attraverso le immagini del videoclip?

«Amore, questa l’unica esatta parola che mi viene in mente. Vorrei che nel mondo tutti ci volessimo più bene, vorrei far sparire ogni forma di violenza, fisica o psicologica».

Facciamo un salto indietro nel tempo, quando e come ti sei avvicinato alla musica?

«All’età di undici anni ho iniziato a comporre e scrivere le prime canzoni, mi sono avvicinato alla scrittura, perché era l’unico modo per potermi sfogare, da quando avevo sei anni, ho girato tantissime case famiglie, e in molte diciamo che non mi sono trovato benissimo!! Così l’unico mezzo per passare il tempo e sfogarmi era quello di scrivere canzoni, da allora non ne posso fare a meno».

Quali ascolti hanno accompagnato il tuo percorso?

«A me piace tutta la musica in generale, sono aperto a qualsiasi genere, ma ho stimato molto il percorso di Fedez, J-ax. Loro sono i due con cui mi sono avvicinato alla musica».

Con quale spirito ti affacci al mercato e come valuti l’attuale scenario discografico?

«Con uno spirito da combattente! Per quanto riguarda l’attuale scenario, non ho nulla da dire, ascolto ogni giorno nuova musica, e chi fa musica sicuramente è perché ha qualcosa da dire. Mi piace ascoltare ma soprattutto studiare i testi degli altri cantanti, per poter immergermi nella loro storia, che poi cambia ogni volta che l’ascolto. Perché per me la musica è questo, un viaggio di mille sfaccettature».

Quali sono i tuoi prossimi progetti e/o sogni nel cassetto?

«Per quanto riguarda i progetti, ancora non dico nulla perché non so nulla di certo! Ma immagino che andando avanti, ci sarà un nuovo singolo, e forse un album! Per quanto riguarda i sogni nel cassetto, fare un grandissimo concerto davanti a migliaia di persone, e riuscire a vivere di musica. Non mi importa del successo, e nemmeno dei soldi, vorrei soltanto stare su un palco con un microfono in mano».

Per concludere, dove e a chi desideri arrivare con la tua musica?

«Spero di poter arrivare in tutta Italia, e magari raggiungere un contratto discografico con una Major importante, sarebbe un sogno!».

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.