venerdì 22 Novembre 2024

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“Nessuno è come te”, Ivana Spagna e il valore terapeutico di una bella canzone – RECENSIONE

Disponibile dal 27 settembre il nuovo singolo della cantautrice veneta, intitolato “Nessuno è come te

Ivana Spagna è tornata, questa volta in tutti i sensi. Dopo l’incursione estiva del singolo Cartagena, realizzato in collaborazione con il cantante colombiano Jay Santos, l’artista di Valeggio sul Mincio torna in rotazione radiofonica e sulle piattaforme digitali con “Nessuno è come te”, brano che anticipa l’uscita del suo nuovo disco intitolato “1954”, atteso per il prossimo 25 ottobre. Una ballata che rispetta e valorizza la sua storia, riportando al centro dell’attenzione sonorità che sembravano perdute, forse perché non siamo più abituati ad un certo tipo di musica, per molti il termine “analogico” è sinonimo di “vintage”, per non parlare dell’innesto del sassofono che dona al pezzo una magia unica e senza tempo.

Composto a quattro mani con suo fratello Teo, il testo esprime in maniera semplice e diretta tutta la bellezza che si cela dietro un grande sentimento, la purezza dell’amore in tutte le sue incredibili sfaccettature. Ci sono momenti nella vita in cui le delusioni ti portano inevitabilmente a chiuderti, a disilludere qualsiasi aspettativa relazionale, per paura o per il bisogno di ritrovare se stessi. Proprio nel momento in cui pensi di aver raggiunto il tuo equilibrio, ecco che arriva l’incontro che scombussola i tuoi piani e rimette in discussione ogni tua singola certezza.

Questo e molto altro ancora viene raccontato con destrezza in Nessuno è come te, un brano capace di toccare le corde dell’anima, un surrogato di autenticità, sensibilità e umanità, caratteristiche che in quest’epoca psico-digitale, forse, non siamo più così tanto abituati a cogliere e percepire. Riscoprire il valore terapeutico nelle canzoni, invece, è fondamentale sopratutto adesso, in un mondo più social che sociale in cui, spesso e volentieri, ci ritroviamo a fare i conti con la nostra solitudine, la musica può e deve tornare ad avere un ruolo, a cercare di essere un sollievo, una cura per la nostra anima.

Dopo numerose sperimentazioni e cambi di pelle, Ivana Spagna recupera quella dolcezza e quel romanticismo che hanno contraddistinto le sue produzioni anni ’90, probabilmente quelle di maggior successo, se escludiamo gli esordi dance e il riscontro planetario ottenuto nel decennio precedente. La maturità di un artista sta anche nel riuscire a riconoscere e idealizzare la propria dimensione, senza stare troppo a guardare/ascoltare quello che c’è intorno, rischiando di finire in questo nuovo filone chiamato “fake-music”, che fa ancora più tendenza dell’indie e della trap. Oggi come oggi, restare sé stessi è l’unica via percorribile che conduce all’arte, di sicuro la meno trafficata. Dopo tanto vagare, bentornata a casa Ivana.

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Nessuno è come te | Video

Nessuno è come te | Testo

A volte nella vita
non ti ritrovi più
vorresti cancellarti
ma poi ci pensi su
e se le delusioni
ti fanno crescere
ti alzano anche un muro
tra l’amore e te
e giuri questa volta
io non ci casco più
ma scherzi dei pianeti
invece arrivi tu

E adesso che ci sono dentro
ci devo andare fino in fondo
potessi resettare il cuore
ma non c’è l’interruttore
se mi guardo intorno vedo te
nessuno è come te
nessuno è come te

A volte ci si arrende
alla solitudine
ma resta tanta voglia
di amore che non c’è
guardavo spesso il cielo
chiedendo un pò di più
sarà che ti ho cercato
o ti ho tirato giù

E adesso che ci sono dentro
ci devo andare fino in fondo
potessi resettare il cuore
ma non c’è l’interuttore
se mi guardo intorno vedo te
nessuno è come te
nessuno è come te

Giro il mondo e vedo che
non c’è un altro come te
non vedo nessuno
nessuno è come te
nessuno è come te

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.