venerdì 22 Novembre 2024

ULTIMI ARTICOLI

SUGGERITI

“Normale”, arcobaleni senza pioggia per Francesco Renga ed Ermal Meta – RECENSIONE

Disponibile dal 25 ottobre il nuovo singolo dell’interprete bresciano, in duetto con Ermal Meta

Entrambi riccioluti, entrambi dotati di grande sensibilità artistica. Queste sono solo due delle caratteristiche che accomunano Francesco Renga ed Ermal Meta, che si ritrovano a formare un’inedita coppia nel singolo “Normale”, disponibile in rotazione radiofonica e sulle piattaforme digitali a partire dal 25 ottobre. Il brano, scritto e composto dal cantautore di origina albanese, fa parte della nuova versione de “L’altra metà” (qui la nostra recensione), l’ottavo album in studio dell’interprete bresciano, pubblicato lo scorso aprile. Dopo aver immesso sul mercato Aspetto che torni (presentata in concorso a Sanremo 2019), L’odore del caffè (firmata da Ultimo) e Prima o poi (scritta per lui da Gazzelle), per Francesco Renga è tempo di una nuova prestigiosa collaborazione.

In realtà, non è la prima volta che Ermal Meta compone per lui, i due artisti si erano già trovati a collaborare nel 2014 per Era una vita che ti stavo aspettando e nel 2016 per Il bene, contenute rispettivamente negli album “Tempo reale” e “Scriverò il tuo nome”. Un sodalizio nato da una profonda stima reciproca che è proseguita negli anni, fino a materializzarsi in Normale, una canzone che celebra la vita in tutta la sua straordinarietà e normalità.

“Che male c’è ad essere normale” è l’incipit del testo, che prosegue analizzando gli aspetti che rendono speciale ogni nostro singolo giorno e che, quasi sempre, hanno a che fare con la piccole cose, quelle più autentiche e preziose. “Chiudi gli occhi e immagina di essere nuvola, di essere una pagina bianca, scrivi adesso la tua storia” recita l’inciso, un invito a trascorrere al meglio il tempo che ci è stato concesso e non perdersi in futili banalità.

Questo e molto altro ancora è Normale, un brano che fà dei buoni propositi la sua forza, in un’epoca che appare sempre più votata al consumismo, al qualunquismo e a tante altre brutte parole che finisco in “ismo”. Francesco Renga ed Ermal Meta si dimostrano essere i grandi artisti che conosciamo, capaci di infondere un messaggio spassionatamente positivo, soprattutto nei confronti dei giovani che appaiono sempre più smarriti. L’augurio è che si riesca a recuperare un po’ di fiducia, per tornare a credere che esistano cieli sereni ed arcobaleni senza pioggia.

Acquista qui il singolo |

Normale | Video

Normale | Testo

Che male c’è
ad essere normale
avere una casa dei figli un lavoro
ed una moglie da amare
magari non è
la vita che volevi fare
ma è la tua ed è proprio per questo
che devi renderla speciale
renderla speciale

Chiudi gli occhi e immagina
di essere nuvola
di essere una pagina bianca
scrivi adesso la tua storia

Che male c’è
a provare confusione
se la cultura è soltanto un bisbiglio
è la rete fede nazionale
dimmi com’è
cos’è che posso fare
per farti capire che i veri eroi non sanno volare

Chiudi gli occhi e immagina
di essere nuvola
senza pioggia ed elettricità
di essere una pagina bianca
scrivi adesso la tua storia
scrivi adesso la tua storia

E scoprire che il giorno migliore
è proprio quello che domani arriverà
sai la vita non si può insegnare
il sole nasce quando arriva l’alba

Chi non sa che esistono
arcobaleni senza pioggia
scrivi la tua storia
arcobaleni senza pioggia
scrivi la tua storia
arcobaleni senza pioggia
che male c’è ad essere normale

The following two tabs change content below.

Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.