venerdì 22 Novembre 2024

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“Di cosa siamo capaci”, il dialogo emotivo di Niccolò Agliardi e Vanessa Incontrada – RECENSIONE

Tempo di nuova musica per il cantautore milanese, fuori l’inedito duetto con Vanessa Incontrada

La scrittura di Niccolò Agliardi la conosciamo bene, eppure riesce sempre a stupire per il proprio carico di umanità e sublime profondità. Si intitola “Di cosa siamo capaci” il  pezzo che segna una nuova pagina di una delle penne italiane più interessanti e prolifiche degli ultimi anni. Il brano, disponibile in rotazione radiofonica e sulle piattaforme digitali dallo scorso 6 dicembre, si avvale della speciale partecipazione di Vanessa Incontrada, attrice italo-spagnola reduce dalla positiva esperienza televisiva del programma20 anni che siamo italiani, il double show di Rai Uno co-condotto insieme a Gigi D’Alessio. Grande appassionata di musica, dotata di una voce pulita e intonata, l’artista si mette per la prima volta alla prova in campo discografico, dopo aver dimostrato in varie occasioni le proprie velleità canore.

Il risultato? Una canzone a dir poco meravigliosa, impreziosita dalla duplice interpretazione dei due protagonisti, che danno vita ad un dialogo emotivo intenso e carico di sentimento. Coinvolgente e poetico, “Di cosa siamo capaci” è la prova che di musica non se ne sarà mai scritta abbastanza, soprattutto di un tema strautilizzato come l’amore, inteso in senso universale e incondizionato, declinabile ad una relazione di coppia, così come ad un rapporto d’amicizia.

Arrangiato e prodotto da Corrado Rustici, il brano fotografa ed esalta la bellezza del prendersi cura l’uno dell’altro, rivalutando l’importanza della parola famiglia, nucleo di persone che si ritrovano insieme per caso o per scelta, tra partenze e ritorni, distanze e presenze. Non è facile trovare il giusto equilibrio tra ciò che ci fà stare bene e ciò che rende felice chi si sta accanto, talvolta sono necessari compromessi e sacrifici, ma nella maggioranza dei casi ne vale davvero la pena, non soltanto a Natale.

“L’amore che ci è stato tolto e quello conquistato che non va più via, più o meno come noi che siamo una famiglia e quel che in parte ci somiglia” recita parte del testo di questa bella canzone, magistralmente interpretata da Niccolò Agliardi e Vanessa Incontrada, due artisti che si completano e che viaggiano sulla stessa onda, perché la sensibilità è una dote innata che non si acquista da nessuna parte, per affrontare in maniera credibile un brano di questo calibro è necessario possedere un bagaglio di vita ingombrante, per attribuire il giusto peso e la giusta importanza alla parola “compagnia”.

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Di cosa siamo capaci | Video

Di cosa siamo capaci | Testo

Di cosa siamo capaci, se non siamo capaci?
Di sbagliare ogni giorno
però di prenderci cura uno dell’altro
ma quanto mette paura
non riuscire a mostrarlo, non riuscire mai a dirlo?
Di cosa siamo capaci? Se non siamo capaci
di misurare distanze
cicatrizzare le assenze
e poi rimetterci in gara, pronti
per nuove partenze
al mio compleanno
che non sono pochi né tanti
con te che mi cammini davanti
di cosa siamo capaci?
Se non sappiamo che
cosa ci rende felici
o peggio infelici

La tua fragilità e la mia nostalgia
l’amore che ci è stato tolto
e quello conquistato
e che non va più via
più o meno come noi
che siamo una famiglia
o quel che in parte ci somiglia
a farci compagnia
a farci compagnia

Di cosa siamo capaci e non siamo capaci
di sopportare ogni cosa per dieci secondi
e se non bastano, conta altri dieci secondi
e in certe notti dove tutto è permesso
possiamo pure sperare che non passino mai
o che ritornino presto
perché siamo capaci, non so come
capaci di sperare con poco
e di sperarci con niente

Ti scelgo da un sacco di tempo
e non mi sono sbagliato
ci siamo visti cambiare
io sono pure invecchiato
colpito, affondato
la tua fragilità e la mia nostalgia
l’amore che ci è stato tolto
e quello conquistato
e che non va più via
più o meno come noi
che siamo una famiglia
e quel che in parte ci somiglia

Tu che hai visto passare
chiunque al mio confine
e alle volte hai tremato
solo per il mio bene

Io che ho fatto passare
pagliacci e ballerine
e scivolare nel tempo
come sulle altalene
come sulle altalene
la tua felicità
qualunque cosa sia
l’amore che ci è stato tolto
e quello conquistato
e che non va più via
più o meno come noi
che siamo una famiglia
o quel che in parte ci somiglia
a farci compagnia
a farci compagnia!

Tienimi compagnia

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.