venerdì 22 Novembre 2024

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Nina Zilli, dieci anni di “Sempre lontano”

Album Amarcord: i dischi più belli da riascoltare

Sono trascorsi dieci anni dalla pubblicazione di “Sempre lontano”, il disco d’esordio di Maria Chiara Fraschetta, meglio nota con lo pseudonimo di Nina Zilli. Rilasciato il 19 febbraio 2010, l’album arriva a ridosso del debutto sanremese e della medaglia di bronzo ottenuta al Festival della canzone italiana con “L’uomo che amava le donne”, uno dei singoli di punta di questo lavoro assieme a “50 mila”, lanciato l’estate precedente in duetto con Giuliano Palma.

Detentrice del Premio della Critica “Mia Martini”, del Premio Sala Stampa Radio Tv e del Premio Assomusica 2010, la cantautrice piacentina arriva negli store con un disco che la rappresenta e la racconta appieno, con uno stile ben riconoscibile seppur riconducibile a una certa tradizione musicale italiana, nel complesso una ventata d’aria fresca in un momento storico saturo di omologazione e della sfrenata voglia di proporre qualcosa di nuovo.

Attingere dal passato per riscoprire suggestioni e sonorità d’altri tempi è il segreto dell’iniziale successo della Zilli, abile nel coniugare stili e influenze in un mix originale, contemporaneo e quantomai suggestivo. “Sempre lontano” è un disco che conquista sin dal primo ascolto, grazie al talento di Nina, alla sua prima esperienza in studio ma con un’ormai consolidata attività live alle spalle. Questo è uno dei segreti del suo meritato successo, assieme all’accurata selezione di canzoni oneste e rappresentative.

Dodici i brani in scaletta, filo conduttore tematico è l’amore, mentre dal punto di vista musicale si alternano spunti rhythm and blues, soul e reggae, dal meraviglioso retrogusto vintage. Da “Il paradiso” a “Penelope”, passando per un’ispirata ballad come “C’era una volta”per concludere con il remake di “You can’t hurry love“, storica hit delle Supremes riproposto in italiano col titolo “L’amore verrà”. La tradizione riletta e attualizzata da Nina Zilli, talento naturale che non conosce né spazio né tempo.

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Sempre lontano | Tracklist e stelline

  1. 50mila con Giuliano Palma
    (Nina Zilli)
  2. Il paradiso
    (Nina Zilli)
  3. L’uomo che amava le donne
    (Nina Zilli, Kaballà)
  4. L’inferno
    (Nina Zilli)
  5. Penelope con Smoke
    (Nina Zilli)
  6. L’amore verrà (You can’t hurry love)
    (Brian Holland, Eddie Holland, Lamont Dozier, Giuseppe Cassia)
  7. Bacio d’a(d)dio
    (Nina Zilli)
  8. C’era una volta
    (Nina Zilli)
  9. Come il sole
    (Nina Zilli)
  10. Tutto bene
    (Nina Zilli)
  11. No pressure
    (Nina Zilli, Alberto Provasi)
  12. Bellissimo
    (Nina Zilli)
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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.