venerdì 22 Novembre 2024

ULTIMI ARTICOLI

SUGGERITI

Anna Tatangelo, quindici anni di “Ragazza di periferia”

Album Amarcord: i dischi più belli da riascoltare

Sono trascorsi quindici anni dalla pubblicazione di “Ragazza di periferia”, il secondo album in studio di Anna Tatangelo, rilasciato il 18 marzo del 2005. A due anni di distanza dal lancio del suo disco d’esordio “Attimo x attimo”, la cantante ciociara è cresciuta, sia dal punto di vista vocale che per quanto concerne la propria consapevolezza umana e artistica. Un progetto che arriva poche settimane dopo la fortunata partecipazione al Festival di Sanremo, la terza della sua breve ma intensa carriera, con l’omonimo brano che dà il titolo a questo nuovo lavoro prodotto da Gigi D’Alessio e Adriano Pennino. Tra gli altri autori coinvolti, figurano Vincenzo D’Agostino, Giuseppe Di Tella, Cesare Chiodo, Antonio Galbiati, Walter Cesar Farias, Luciano Oriundo, Allan Rich, Federico Cavalli, Annalisa Sacchezin e Luca Chiaravalli.

Per certi versi, potremmo considerare “Ragazza di periferia” uno dei dischi più importanti nella carriera della talentuosa interprete, forse quello meno rappresentativo nel tempo, bensì quello che ha segnato in qualche modo una sua personale transizione. La melodia caratterizza l’intero ascolto, partendo da ballad sentimentali come “Quando due si lasciano” o “Andrea”, che raccontano tematicamente la sua età, nonostante il genere musicale sia considerato da molti per nulla giovanile. Testi generazionali e stile d’altri tempi, così potremmo definire questo lavoro, che negli anni ’90 avrebbe riscosso sicuramente solo consensi positivi. Forse è arrivato troppo tardi per quegli anni, probabilmente non è stato capito, ma riascoltandolo oggi ci si rende conto del grande livello dell’intera produzione, di come una ragazzina di soli diciotto anni sia riuscita a tener testa a fior fior di professionisti che si sono alternati per tutta la produzione.

Il settore discografico era già in parte cambiato, la qualità e le belle canzoni cominciavano a non bastare, a non essere in realtà nemmeno necessarie, contava piuttosto trovare una collocazione dettata dalla moda del momento, da ciò che era richiesto dalle radio all’epoca, una prassi che dura ancora oggi e che muta ciclicamente a seconda delle tendenze del momento. In tal senso, Anna Tatangelo è una delle ultime brave interpreti appartenenti ad un mondo che non c’è più. Con gli anni ha provato a cambiare, a cercare di stare al passo con i tempi, proponendo sempre progetti interessanti, ma mai sentimentalmente coinvolgenti come questo, perché paradossalmente è riuscita a mostrare vari colori della sua voce, molto più di quanto abbia fatto successivamente con dischi più contemporanei e, per certi versi, meno versatili per tematiche e sonorità. In “Ragazza di periferia” convergono dimensioni e atmosfere diverse, che si lasciano apprezzare sin dal primo ascolto.

Si passa dall’immediatezza di pezzi crudi e sofisticati come “Non tradirmi mai” o “Così è l’amore” alla spensieratezza latineggiante di “Pensiero stupendo” o “Sotto un cielo di stelle”, dalla candida dolcezza di “Dimmi dimmi” al pop-rock di “O te o me”, fino alla radiofonica e orecchiabile ben fatta “Qualcosa di te”. Paragonato alle odierne approssimative produzioni, potremmo considerare questo disco un piccolo capolavoro pop, in un’epoca in cui il termine pop sembra essere diventato desueto. Nella carriera di qualsiasi artista la tempestività è tutto, a volte arrivi prima, altre arrivi dopo, ma diventa fondamentale mantenere una certa coerenza in qualsivoglia tipo di evoluzione, è necessario che il processo sia graduale, senza necessariamente rinnegare il proprio passato. Questo Anna Tatangelo non lo ha mai fatto, anzi, ha sempre difeso con le unghie e con i denti le scelte prese in giovane età, anche quelle sbagliate che l’hanno portata a crescere imparando dai propri errori. Criticata, incompresa e sottovalutata, l’ex ragazza di periferia resta una delle artiste del nostro panorama musicale più talentuose e versatili dell’ultimo decennio.

Acquista qui l’album |

Ragazza di periferia | Tracklist e stelline

  1. Quando due si lasciano
    (Vincenzo D’Agostino, Gigi D’Alessio)
  2. Dimmi dimmi
    (Vincenzo D’Agostino, Gigi D’Alessio, Adriano Pennino)
  3. Ragazza di periferia
    (Vincenzo D’Agostino, Gigi D’Alessio, Adriano Pennino)
  4. Non tradirmi mai
    (Giuseppe Di Tella, Bruno Rubino, Adriano Pennino)
  5. Pensiero stupendo
    (Vincenzo D’Agostino, Gigi D’Alessio)
  6. Qualcosa di te
    (Cesare Chiodo, Antonio Galbiati)
  7. Sotto un cielo di stelle
    (Walter Cesar Farias)
  8. Così è l’amore
    (Luciano Oriundo, Gigi D’Alessio, Adriano Pennino)
  9. Andrea
    (Allan Rich, Federico Cavalli, Antonio Galbiati)
  10. O te o me
    (Annalisa Sacchezin, Vincenzo D’Agostino, Luca Chiaravalli)
The following two tabs change content below.

Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.