venerdì 22 Novembre 2024

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Vanessa Grey: “la musica è elemento fondamentale della vita di ognuno, anche di chi non lo sa” – INTERVISTA

A pochi giorni dall’uscita del suo ultimo lavoro musicale Vanessa Grey ci parla della sua musica

Abbiamo raggiunto telefonicamente Vanessa Grey per parlare in particolare della sua ultima canzone intitolata Dentro la tua radio e in generale del suo legame col mondo musicale che lei vive davvero a 360 gradi. Vanessa infatti oltre ad essere una cantante ricopre il ruolo di conduttrice radiofonica a Radio Zeta, gruppo RTL 102.5. Restando sul canto la Grey vanta diverse collaborazioni artistiche di alto livello, un disco in Canada e tante esperienze live. Al suo nuovo singolo affida un messaggio di rinascita.

Ciao Vanessa, benvenuta su Recensiamo Musica. Parto con una domanda che troppe volte nella nostra vita abbiamo dato per scontata ma che in realtà ci stiamo accorgendo non essere per nulla banale. Come stai?

“Ciao a tutti, Bene dai! Sto utilizzando questo tempo per me, la mia musica e il mio pianoforte”…

Infatti hai fatto uscire una nuova canzone intitolata “Dentro la tua radio”. Un brano che invita a credere in se stessi e a sapersi rialzare nonostante tutto. Ci racconti com’è nata e quali messaggi hai voluto veicolare col tuo nuovo progetto musicale?

“Guarda, tutto è nato durante una mia serata live a Como. Quella sera era presente un amico che mi ha detto “Sei troppo brava, ti devo far conoscere un mio amico producer e magari potete anche fare qualcosa insieme”. In quel periodo sinceramente avevo già diverse proposte da etichette e persone che volevano collaborare ad un progetto musicale. Io però sono molto istintiva e devo avere quel qualcosa dentro che mi faccia scattare il “si dai, facciamo” e in quel caso specifico c’è stato. Ovviamente poi ho sentito questo produttore artistico, l’autore e abbiamo deciso di intraprendere il percorso. Qual era l’altra domanda? (ride)”.

Il centro del messaggio che trasmetti…

“Giusto, per quanto riguarda il significato questa canzone trasmette un messaggio di forza, per me e per gli altri. Quando prendi troppe volte le porte in faccia devi sentire la nece10ssità di rialzarti. Le persone che mi circondano mi hanno sempre riconosciuto una sorta di forza che di recente ho sentito meno. Ultimamente ho avuto anche qualche problema di salute, sono stata operata alle corde vocali ed è chiaro che questa cosa ti tocchi. La voce non è solo un lavoro, la voce per me è vita e rappresenta sia il mio lavoro in radio sia il canto. Ad un certo punto hai un problema grosso e dici “cavolo, adesso cosa farò?..”arriverà il momento in cui dovrò sfruttare la laurea (ride)”. A parte gli scherzi è stato un periodo difficile anche se gli altri non se ne sono accorti tranne le due o tre persone che mi stanno vicino perché non sono una che ama piangersi addosso. “Dentro la tua radio” significa ricominciare e credere in se stessi”.

Questo brano mi sembra proprio mettere in luce una forza individuale, quasi a voler raggiungere una sorta di indipendenza da tutto e tutti. Quando hai capito che nella vita la vera sfida è contro se stessi e non contro gli altri in una società che per forza di cose ci pone in continuo confronto con le altre persone?

“Guarda, non c’è stato un momento preciso in cui l’ho capito. In realtà ho sempre saputo che la lotta è contro noi stessi. Forse, però, dopo l’operazione mi è scattato ancor di più quel quid che mi ha dato maggiore consapevolezza per essere più forte”.

Io ragionavo sul fatto che molti artisti nelle canzoni quando parlano di rinascita lo fanno in relazione a qualcun altro. Io mi salvo grazie a te, trovo la forza in te ecc. Tu invece capovolgi questa idea perché riponi proprio tutto in te stessa. È così?

“Bravo, qui è diverso, la tua osservazione è giustissima. È come se io mi salvassi da sola, grazie a me e alla mia forza. È inutile che gli altri mi sostengano o mi aiutino se non sono io a sostenermi per prima. Invece da conduttrice radiofonica che effetto fa annunciare il proprio pezzo in radio? È pazzesco, un’emozione incredibile. Io come te sono abituata ad intervistare più che ad essere intervistata. Quando alla fine di un’intervista parte il brano è qualcosa di incredibile. E ancor di più nel momento in cui lavori in radio e cominci il programma con il tuo brano come successo a Radio Zeta, vedi il clip proiettato e dici “ma sono io?.. no non sono io, sarà Baby K o Jovanotti o Annalisa… e in realtà è proprio Vanessa Grey, sono io” è assurdo, una bomba”.

Ma la annunci tu o la fai annunciare al tuo collega Gianni Riso?

“In questo caso l’ha annunciata Gianni Riso, era proprio felice di farlo. Non ci siamo messi d’accordo, è arrivato Gianni e prima che partisse la canzone ha fatto tipo “No scusate, devo annunciarla io”. È stato molto bello”.

L’arrangiamento del brano e il clip hanno secondo me una parola in comune che però aspetto a dirti. Prima vorrei sapere che tipo di lavoro avete svolto a livello stilistico sia nel brano che nel video.

“Per quel che riguarda l’arrangiamento ho fatto fare molto chiaramente all’arrangiatore e al produttore artistico, anche se ho insistito molto su determinati aspetti che mi piacevano meno o al contrario che volevo valorizzare di più. Ad esempio nella seconda parte del brano nella strofa volevo più ritmo e lo abbiamo provato. I miei collaboratori mi hanno assecondato in tutto, nel senso che hanno ascoltato tutte le mie idee dicendomi poi cosa andasse bene e cosa meno, però provando sempre tutto. Sul video io ho dato subito la mia idea e poi abbiamo trovato un autore che ci desse una mano a redigere una storyboard. Mi sono trovata bene con tutti ed è stato molto naturale lavorare a questo video”.

La parola chiave che accomuna lo stile della canzone e il video credo sia eleganza. Nell’arrangiamento del brano e nel tuo modo di porti nel video ne ho vista tanta, Sei d’accordo?

“Guarda, mi hai fatto un complimento bellissimo. Io in effetti nella vita anche dal modo in cui mi vesto tendo a definirmi Fashion/elegante”.

E io non potevo saperlo, quindi evidentemente traspare sul serio.

“Ecco esatto, anche la ricerca del look e degli abiti è stata molto precisa. Ho trovato un modo di vestire che mi rappresenta perché ritengo un obiettivo quello di trasmettere chi sei sia con la voce e con il canto sia con l’estetica e con l’immagine”.

In questa emergenza sanitaria che stiamo attraversando la musica e la radio abbiamo visto, Vanessa, non essersi fermate. La musica con diverse nuove canzoni e la radio come mezzo per la musica, per l’intrattenimento e per l’informazione. Quanto è importante, da cantante e da conduttrice, che radio e musica ci siano in momenti così delicati?

“Per me è fondamentale circondarmi di musica. Senza musica non si può stare e non lo dico perché sono di parte, ma perché le persone con cui mi interfaccio me lo dimostrano. Non andare ad un concerto e non assistere ai live per tanto tempo è impensabile. La musica non è solo uno svago, ma un elemento fondamentale della vita di ognuno, anche di chi non lo sa. Può essere che non lo si sappia, ma se poi si riflette risulta evidente che senza musica non si riesca a stare. È molto semplice: noi siamo circondati dai suoni, e i suoni sono musica”.

E con questa tua riflessione sulla musica mi regali proprio un assist perfetto per porti la domanda con cui voglio salutarti. Quando hai capito che la musica sarebbe stata la tua strada?

“Torniamo alla mia prima comunione, cantavo in un coro e un’insegnante si accorse della mia voce e mi fece fare la solista. In occasione della festa della mia comunione ho cantato con una band di cui ricordo ancora il nome “Gli amici della notte”, avevo aperto con la solitudine di Laura Pausini e alcune persone iniziarono ad intravedere in me una sana propensione per questo mondo. Possiamo dire che io abbia iniziato da lì, con loro, ma ero molto piccola. Poi la mia prima insegnante è stata la mamma di Mia Martini, per cui posso davvero affermare di essere sempre stata a contatto con la musica”.

Scherzavo, quella di prima non era l’ultima domanda, ma la penultima. Perché poi ad un certo punto hai deciso di utilizzare un nome d’arte, uno pseudonimo che in sostanza ti porti ovunque. Io stesso in radio ti conosco come Vanessa Grey, come mai?

“Eh si io sono Vanessa Grey. Della serie Vanessa Pugliese è il mio vero nome e cognome, però ci deve essere un momento preciso in cui tu hai l’incontro con il nome d’arte. Ho scelto Grey che significa grigio perché molte volte nella vita sarebbe bello vedere tutto o bianco o nero ma non è così. Esiste il grigio con le sue mille sfaccettature e io amo guardare il mondo a 360 gradi”.