venerdì 22 Novembre 2024

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Valeria Marini: “Sogno un duetto stellare con Elettra Lamborghini” – INTERVISTA

A tu per tu con la popolarissima showgirl sarda, in uscita con il nuovo singolo estivo intitolato “Boom

Tra le dive del mondo dello spettacolo italiano splende di luce stellare Valeria Marini, che conosciamo e apprezziamo per la simpatia, la leggerezza e il suo trasversale impegno artistico. Fa sul serio senza mai prendersi troppo sul serio, questo il segreto del suo successo, al punto da diventare una delle beniamine più amate dal pubblico. “Boom” è il singolo pubblicato lo scorso 26 giugno, scritto a quattro mani con Giacomo Eva e prodotto da Gianni Testa, un brano vitale ed energetico che sancisce un nuovo tassello musicale nella carriera della showgirl sarda, che già in passato si era cimentata in questa veste, incidendo la cover di “Volare”, ma anche diversi inediti tra cui “Seduzioni di donna” e “Amare amare amare” (firmati da Gigi D’Alessio), “Me gusta” e un duetto con la regina della canzone italiana Nilla Pizzi, oltre ad aver condotto la 47esima edizione del Festival di Sanremo al fianco di Mike Bongiorno e Piero Chiambretti. In occasione di questa nuova uscita, l’abbiamo raggiunta telefonicamente per approfondire la conoscenza di questa sua grande passione.

Ciao Valeria, benvenuta. Partiamo dal tuo singolo “Boom”, che sapore ha per te questo pezzo?

«Un sapore stellare, ovvio. “Boom” è un pezzo che possiede una grandissima energia, la stessa di cui tutti abbiamo bisogno, soprattutto in questo momento. La musica è vita, la vita è ritmo, questo brano racchiude al suo interno energia, sensualità, gioia e vitalità».

Ancora una volta ti schieri dalla parte delle donne, oltre alla spensieratezza e alla voglia di ballare, “Boom” porta con sé un messaggio importante…

«Assolutamente sì, il messaggio di “Boom” è proprio questo: ognuno di noi deve trovare e tirare fuori la forza che ha dentro. Un messaggio rivolto a tutti, ma in modo particolare alle donne che non si trovano in una condizione serena e subiscono delle situazioni ingiuste, bisogna reagire e ritrovare la strada della felicità. Sono da sempre sensibile a questi temi, essendo anche testimonial dell’Associazione “Senza Veli Sulla Lingua” a tutela delle donne vittime di violenza».

A proposito di questo vorrei fare un’analisi insieme a te, partendo dal retaggio tutto italiano che se svolgi un’attività devi dedicarti esclusivamente a quella, mentre in altri Paesi la poliedricità è considerata un valore aggiunto. In più, qui da noi, se sei un ex calciatore e fai un singolo finisci in classifica e nessuno dice niente, se sei una donna che proviene da un altro ambito artistico, invece, qualche critica in più te la prendi. Noti questo tipo di pregiudizio e di maschilismo?

«Guarda, questo è un modo di pensare che abbiamo in Italia, ma sia io che Sabrina Ferilli o altre star, abbiamo sottolineato che si può fare teatro, cinema e televisione insieme, riscuotendo grande successo. In realtà non credo si tratti di maschilismo, ma di invidia, cioè quando raggiungi un certo tipo di popolarità c’è chi apprezza ciò che fai e c’è chi critica. Personalmente cerco sempre di prendere le critiche in maniera costruttiva, non mi piace generalizzare, in quello che faccio ci metto passione e amore, per la gioia di condividere tutto con il mio pubblico. Alcuni hanno detto che per migliorare la mia voce ho usato l’autotune, ma quando un pezzo funziona e ha successo scatena comunque del chiacchiericcio. La vita mi ha insegnato a prendere le critiche con ironia se sono senza senso, ma anche ad accettarle e a rifletterci se possiedono un principio di fondatezza. “Boom” è un successo, alla fine è questo che conta».

A contribuire a sdoganare e sfatare questi pregiudizi c’è il successo di Elettra Lamborghini, ti piace?

«Tantissimo, la trovo fantastica, oserei dire stellare. Ha costruito una carriera in maniera molto intelligente. La adoro, mi piacerebbe poter fare un pezzo con lei, quest’anno l’ha realizzato con Giusy Ferreri e devo dire che mi sono piaciute parecchio, hanno dato l’esempio di come due donne di successo possono unirsi per un bel progetto. Elettra mi piace, anche lei avrà ricevuto probabilmente delle critiche, ma non hanno alcuna importanza quando raggiungi un così grande positivo consenso. Vorrei tanto poter realizzare qualcosa in coppia con lei, sono certa che ne verrebbe fuori un duetto stellare».

Tutti ti conosciamo come volto familiare del mondo dello spettacolo, ma come nasce e come si sviluppa questa tua passione per la musica?

«Nasce da sempre, per me la musica è gioia di vita. Sin dal mio debutto al Salone Margherita con ‘Il Bagaglino’ ho cantato e ballato, tutti i singoli che ho realizzato negli anni li ho sempre fatti a scopo di charities, senza avere la pretesa di essere una cantante, bensì cimentandomi in esperienze musicali in maniera altruistica, questo credo si percepisca e rappresenti poi il vero segreto del successo».

In passato hai già collezionato diverse esperienze musicali, nel 2003 hai realizzato un un pezzo insieme a Nilla Pizzi. Che ricordo hai di lei?

«Un bellissimo ricordo, ho avuto il privilegio di duettare con una regina della musica italiana, così come ho avuto il piacere di realizzare un disco con Gigi D’Alessio e Anna Tatangelo, sempre a scopo benefico. Esperienze musicali ne ho collezionate tante, anche con il progetto “Volare” abbiamo raccolto fondi in favore dei terremotati dell’Abruzzo. Questa è la forza di fare le cose col cuore e con entusiasmo».

Parallelamente ai tuoi impegni teatrali e televisivi, hai intenzione di proseguire questo filone musicale? 

«Ci saranno presto delle altre novità, sto lavorando molto con il mio produttore artistico Gianni Testa, ma non posso svelare ancora niente. Quello che posso dire è che la musica ricoprirà un ruolo importante nel mio prossimo futuro».

Per concludere, quali sensazioni e quali stati d’animo ti piacerebbe riuscire a trasmettere a chi quest’estate ascolterà “Boom“?

«Leggerezza, passionalità e condivisione. “Boom” è un grande successo, ne sono davvero felice, per vivere insieme un’estate di rinascita dopo da un periodo veramente tremendo, molto difficile per tutti, un problema che in realtà ancora esiste e stiamo cercando di contenere, tutelare e tenere sotto controllo. Abbiamo tutti voglia di ripartire, di ricominciare a ballare, di ritrovare l’energia stellare che ci spinge ad amare e apprezzare la vita».

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.