venerdì 22 Novembre 2024

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Tish: “Rido male? L’importanza dell’essere se stessi” – INTERVISTA

A tu per tu con la talentuosa artista, in uscita con il suo primo singolo in italiano “Rido male

Tempo di nuova musica per Tijana Boric, meglio conosciuta con lo pseudonimo di Tish, ugola che abbiamo imparato a conoscere nel corso della diciottesima edizione di “Amici” di Maria De Filippi. “Rido male” è il titolo del singolo che segna il suo ritorno discografico, oltre che l’esordio in lingua italiana, un brano prodotto da Daddy Joke, scritto da Matteo Buzzanca insieme a Francesco Facchinetti e Matteo Ieva de Le Ore. In occasione di questa nuova uscita, abbiamo raggiunto l’artista via Skype per approfondire la sua conoscenza.

Ciao Tijana, benvenuta. Partiamo da “Rido male”, il tuo primo singolo in italiano, che sapore ha per te questo pezzo?

«Sicuramente dolce, però anche un po’ amaro. E’ la prima volta che canto qualcosa di mio in italiano, questo suscita in me tenerezza, anche se il contenuto della canzone è decisamente più amarognolo. All’inizio ero un po’ rigida, ricordo che mi prendevano in giro perché ridevo e non riuscivo a cantare determinate cose, successivamente mi sono lasciata andare. Sai, spesso le canzoni nascono in un modo e poi finiscono per diventare un un’altra cosa, con il mio team abbiamo cercato di non allontanarci troppo da quello che avevo già fatto, cercando di evolvermi e di migliorarmi».

Tish, Rido male

Al netto dell’attuale incertezza discografica dovuta al momento, cosa dobbiamo aspettarci dalla tua nuova musica? Quali sono i tuoi prossimi progetti in cantiere?

«Come già detto, con “Rido male” non volevamo allontanarci troppo da quanto già proposto in precedenza, come brano lo considero il giusto inizio per proporre qualcosa di continuativo, il fil rouge degli altri pezzi che abbiamo nel cassetto è all’incirca quello, gli argomenti andranno più o meno nella stessa direzione, compreso il mood, anche se ci sarà spazio sicuramente per delle sorprese. Viviamo una fase di sperimentazione, tutto dipenderà dalla mia maturità musicale e da come si svilupperà il mio percorso. Ci saranno tante novità, quello che posso assicurare è che cercheremo di tenere sempre alta la qualità».

Per concludere, quali sensazioni e quali riflessioni ti piacerebbe riuscire a trasmettere in questo particolare momento storico a chi ascolterà la tua “Rido male”?

«In primis sicurezza, soprattutto nei confronti delle persone che si sentono prese in giro e far capire loro che questi soggetti non valgono molto, quindi non bisogna abbattersi. Viceversa, vorrei riuscire a trasmettere a questi soggetti lo stesso concetto, perchè parlare tanto non serve a niente se, poi, sotto non c’è alcuna sostanza. Il messaggio della canzone ruota sull’importanza dell’essere se stessi, a discapito del far finta di mostrarti per ciò che non sei».

© foto di Antonio Cavalieri

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.