venerdì 22 Novembre 2024

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Pagelle Nuovi Singoli: Blanco funziona con Sfera Ebbasta, Marco Mengoni cerca un’estate diversa

Tutte le nostre mini-recensioni ai nuovi brani in rotazione radiofonica

  • SANGRIA – Anna Tatangelo e Beba

Anche Lady Tata si gioca la carta del duetto per l’estate del 2021. Lo fa dimostrandosi, però, la più coraggiosa del gruppone degli artisti alla ricerca di un proprio tormentone dell’ombrellone. Coraggiosa perchè esce definitivamente dal suo contenitore pop rischiando, per davvero, un capovolgimento musicale netto che finisce, ovviamente, nel giardino dell’urban senza, tuttavia, compiere scelte piacione. Beba s’inserisce perfettamente in tutto questo discorso e accompagna con convinzione una Tatangelo finalmente convincente dopo qualche stagione passata alla ricerca di sè. VOTO: 7

  • TUTTO IL NOSTRO FOLLE AMORE – Arianna Gianfelici e I Desideri

Duetto che sa di preconfezionato per lei è che fresca dell’ultima edizione di ‘Amici’ e loro che, invece, sono da anni alla ricerca della grande occasione. Ciò che funziona poco è l’arrangiamento totalmente prodotto artificialmente e l’attitudine del duo partenopeo che, ormai, pare abbagliato dalla dimensione trap ma che, in realtà, non vi risulta credibilmente coerente nel linguaggio. Arianna ha un bel timbro in alcuni passaggi e ha la capacità di rompersi la voce creando un bel sapore alla propria emissione ma avrebbe bisogno di spazi melodici più distesi e di suoni più accoglienti per riuscire ad esprimersi al meglio. VOTO: 5

  • MI FAI IMPAZZIRE – Blanco e Sfera Ebbasta

La voce di Blanco è probabilmente la più bella di quelle scoperte in questo 2021 finora. La sua capacità di adattarsi perfettamente alle ambientazioni trap non oscura, in realtà, delle tinte timbriche che risulterebbero benissimo anche al naturale. In questo suo nuovo singolo la voce rimane distorta e maneggiata dalla componente elettronica ma trova nella base ritmica un accompagnamento perfetto che rende il brano martellante, radiofonico e assolutamente fresco ed estivo pur non ricorrendo alla strategia scopiazzata del reggaeton all’italiana. Sfera si inserisce perfettamente in tutto questo non rubando la scena principale ma scegliendo (giustamente) un ruolo da co-primario. Il fatto è che Blanco è la ventata d’aria fresca che ci serviva per andare oltre a quelle mode (sia pop che trap) che stanno monopolizzando tutto. Finalmente aria nuova… VOTO: 8.5

  • PANAMA – Capo Plaza e Aya Nakamura

Capo Plaza si rigioca la carta di Aya Nakamura che in passato gli aveva assicurato un successo non facilmente ignorabile in ‘Pookie’. Il problema è che questa volta tutto suona come una replica che finisce per adottare le solite ricette e le solite tematiche: c’è una lei che non può “dirmi di no”, ci sono i diamanti e tutti i più classici dei clichè del linguaggio “explicit” di Plaza e della sua generazione musicale. Piacerà a chi è sempre piaciuto ma di certo non incontrerà nuovi consensi, anzi, rischierà che, a lungo andare, qualcuno si stanchi di ascoltare sempre le stesse storie… VOTO: 4

  • MELODIA PROIBITA – Irama

Ormai non c’è estate senza Irama ed ecco che, dunque, anche quest’anno arriva la sua proposta. L’incipit suona pesantemente come un auto-plagio richiamando tutti i suoi precedenti episodi musicali. L’evoluzione, poi, approfondisce i ritmi ed i suoni latini combinandoli con la componente elettronica che, senza dubbio, ci sta a pennello. Il ritornello, ad un primo ascolto, suona meno potente di quello che ci si poteva aspettare ma, in realtà, ha in sè il solito grande potenziale radiofonico che lo farà volare nell’airplay. Lascia qualche dubbio la tendenza che, sempre di più, sta portando Irama verso lidi rap nel linguaggio: “lo vuoi prendere come un lecca lecca” messo in mezzo alla citazione di “tu vestita Prada” fa tanto scuola trap ma, in realtà, poteva essere tranquillamente evitato. Oltre a questo, niente di nuovo sotto l’ombrellone nemmeno per Irama: fedele alla propria tradizione estiva e, in quanto tale, funzionerà anche stavolta. VOTO: 7-

  • MA STASERA – Marco Mengoni

Mengoni torna dopo quasi 3 anni dal suo ultimo album d’inediti e lo fa accettando la sfida dell’estate forse per la prima volta in carriera. Lo fa ricorrendo ad una produzione internazionale importante come quella di Purple Disco Machine che lo catapulta con efficacia dentro agli anni ’80. Il risultato è un brano leggero, prodotto perfettamente e assolutamente fresco rispetto a tutte le altre proposte della stagione rispetto alla quale non viene citato alcun clichè nè musicale nè testuale. L’unico rammarico è quello di non aver ancora il privilegio di riascoltare la voce del cantautore di Ronciglione davvero impegnata in una prova alla propria altezza. Con la speranza che è l’ultima a morire ci godiamo, nel frattempo, un discreto singolo di ritorno che ha il coraggio di proporre qualcosa di diverso. VOTO: 7+

  • 1+1 – Matteo Faustini
  • FALENE – Michele Bravi e Sophie and the Giants

Accoppiata inattesa e assolutamente curiosa da andare ad ascoltare. La cosa che più stupisce è il ritorno di Michele Bravi a delle sonorità più accese, complesse e fresche che, poi, si riflettono anche in alcuni passaggi testuali. E’ piacevole l’inserimento di Sophie and the Giants che, in italiano ancor più che nel cantato inglese, riesce a sposarsi perfettamente alla canzone e a donare al suono del pezzo uno spessore sonoro particolarmente gradevole grazie ad un perfetto combinarsi con la dimensione ritmica e con le tonalità vocali di Michele Bravi. Il pezzo c’è, è contemporaneo ed arriva da due artisti non troppo inflazionati nella stagione estiva. VOTO: 7.5

  • QUELLO CHE NON SO DI TE – Motta

E’ risultato meno convincente del solito questo ultimo progetto discografico del cantautore toscano che, forse, avrebbe dovuto giocarsi meglio le proprie carte. Questo nuovo singolo affronta con coraggio una struttura musicale più accesa, accelerata e spensierata riuscendo a risultare trascinante. La scelta di sovrapporre le linee vocali permette, in alcuni snodi del brano, di irrobustire il suono creando dei colori musicali particolarmente efficaci. Certo, non è il tormentone estivo che si ballerà quest’estate sotto tutti i chioschi italiani ma per chi è alla ricerca di prove diverse questo può essere un episodio da tenere in considerazione. Peccato solo che venga troncato troppo prematuramente. VOTO: 6

  • L’ULTIMA PAROLA – Roby Facchinetti

Ultimo dei cinque brani inediti che hanno popolato l’ultimo progetto discografico dell’ex Pooh. Anche questo porta la firma del compianto Stefano D’Orazio per, ironia della sorte, una dedica allo storico paroliere del gruppo, Valerio Negrini. Il tutto suona sincero e sentito anche se adotta una forma-canzone probabilmente discutibile nella propria struttura. L’arrangiamento non fa nulla per trascinare il brano verso un’attualità più spendibile e, anzi, rafforza l’idea di un brano d’antiche radici. Una volta che, però, si accetta questo dato di fatto e lo si apprezza insieme ad una voce sempre iconicamente riconoscibile non si potrà che non amare anche questa prova di Roby Facchinetti a cui va dato il merito di saper cantare, di saper scrivere e di saper interpretare come pochi. Una canzone vecchia. Orgogliosamente. E per questo funziona. VOTO: 6

  • CABRIOLET PANORAMA (REMIX) – The Kolors e Sottotono

Si giocano la carta del remix-duetto i The Kolors per il loro pezzo che meglio si sta comportando nelle classifiche tra quelli usciti nell’ultimo biennio dopo ‘Pensare male’. Rispetto alla versione originale effettivamente i Sottotono stravolgono l’arrangiamento spingendo l’acceleratore sul piano della ritmica e dei sintetizzatori. La nuova strofa rap si adatta benissimo al nuovo sound e riesce a risultare sufficientemente integrata alla narrativa del brano senza scadere nell’abuso delle solite frasi fatte che, ormai, anche i rapper si giocano a rotazione per i propri featuring pop. Una buona rivisitazione che esalta ancora di più l’efficace ritornello. VOTO: 6.5

  • BRAVA GENTE – Virginio

Dopo la bella ballata pop di ‘Rimani’ ecco arrivare anche per Virginio un pezzo calato nell’attualità estiva. Le tematiche sono, ovviamente, quelle della tipica estate italiana ma riesce anche ad inserire una narrazione più profonda che si concentra anche nella definizione di un amore che “non è clandestino, è soltanto sè stesso”. Ennesima dimostrazione, dunque, non solo che Virginio è un autore sempre efficace ma anche che è possibile far sposare le esigenze della musica estiva con il riuscire a comunicare qualcosa di più interessante delle solite feste in spiaggia o dei cocktail esotici. Convincente. VOTO: 8

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.