Recensione del nuovo singolo del cantautore e rapper pugliese in compagnia della cantante messicana Mishel Domenssain
Caparezza non compie quasi mai scelte banali e anche stavolta sceglie di tornare in radio, a partire da venerdì 10 settembre, con un singolo intitolato El Sendero insieme alla cantante messicana Mishel Domenssain. Il brano rappresenta un nuovo estratto dall’ultimo ed atteso album dell’artista pugliese dal titolo Exuvia (ne abbiamo già parlato approfonditamente qui), pubblicato lo scorso maggio per Polydor/Universal Music Italy e già promosso in radio dal singolo La scelta.
‘El Sendero’, letteralmente “il sentiero”, viene introdotto nella tracklist dalla skit ‘Una voce’, che recita: “Spinto dalle mie orme ritrovo la guida / Guardo dietro le fronde, è di nuovo mattina / Nella testa una voce di tuono, antica / Sta dicendo: “non correre uomo”. Caparezza, dopo aver iniziato la sua fuga (come si capisce ascoltando le prime tracce del disco), si trova ora fermo all’interno di un bosco, (“dietro le fronde”) in quello che metaforicamente si trasforma nel primo passo verso una nuova ripartenza, un viaggio che sarà percorso poi con i brani successivi.
Il sentiero che il cantautore si trova davanti è un passo che mischia futuro, passato e presente. Così come Dante e la sua celebre “selva oscura” anche Caparezza si trova dinanzi ad un nuovo punto di partenza. La canzone si apre in maniera soft, con la dolce voce di Mishel Domenssain che arriva quasi “cullata” dall’atmosfera rilassata della base scelta dall’autore. “Cammina” è il suggerimento che il cantautore vuole cogliere prima di “fare il passo nella selva”. Caparezza cita la sua vita, come per altro accade parecchie volte all’interno del disco, in quel cammino che per forza di cose ognuno deve percorrere per proseguire nel proprio percorso di crescita personale.
Così il rapper e cantautore si avvia in un lungo racconto in cui ad uscire sono soprattutto le parti autobiografiche. Tra il fermarsi a riflettere sul proprio passato e il correre verso un nuovo futuro, la scelta sembra anche qui ricadere nel mezzo. Camminare in modo lento riconciliando quello che è stato a quello che inevitabilmente sarà, senza dimenticare le citazioni alla vita del padre, costretto a fare l’operaio nonostante il sogno di diventare cantautore e del nonno (“cammina mio nonno nel fango vent’anni col mitra vicino / cammina costretto a schivare il nemico, sì, mica il vicino”).
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El Sendero | Audio
El Sendero | Testo
Camina, guerrero, camina
Por el sendero del dolor
Y la alegría
Camina, guerrero, camina
Por el sendero del dolor
Y la alegría
Camina (camina)
Faccio un passo nella selva
Senza briglie e senza sella
Vado incontro alla mia libertà
Già da come marcio sembra Selma
Alle spalle la mia guerra
Io la stella della Senna
Tu che invidi la mia vita
Io che penso, “Sa di un cazzo, sembra seitan”
Sì, suono
Non ho mai scalato una montagna a mani nude, free solo
Non ho mai nuotato tra i piranha lungo il fiume, mi muovo
Non ho mai viaggiato sull’Apollo 13
Sento dire solo, “Pollo, credici”
Non ho fremiti
Non ho mai lasciato la Nigeria
Con i miei risparmi chiusi dentro il palmo
Non ho mai sfidato la miseria
Nei deserti caldi chiuso dentro un camion
Vivo le mie storie, magari
Chiuso in casa come Salgari
Chino sui libri e sui manuali
Michi, sei Lazzaro, dai, alzati e
Camina, guerrero, camina
Por el sendero del dolor
Y la alegría (y la alegría)
Camina, guerrero, camina
Por el sendero del dolor
Y la alegria
Camina
Cammina mio nonno nel fango a vent’anni col mitra vicino
Cammina costretto a schivare il nemico, sì, mica il vicino
Arriva in Australia e lavora per una fondina di cibo
Qua l’unica strada che insegna qualcosa è la figlia di Gino
Cammina mio padre, che ha perso suo padre
E vaga da solo, ed è solo un ragazzo
Che impara a indossare
Le scarpe da uomo
E cammina lungo un sentiero di sogni infranti
Guarda dritto, tira avanti
Chi ha paura perde tempo
Guarda, cito Indira Gandhi
Arte mi devi guidare, fa’ uno sforzo
Di’ alla natura di vegliare il mio percorso
Dalla borsa tiro fuori un grande corno
Per soffiare via il mio panico dal corpo
Col coraggio in tasca la mia vita passa
Camminando e basta, lascio la mia traccia
Capirà soltanto chi vedrà dall’alto
Tipo ragno a Nazca
Camina, guerrero, camina
Por el sendero del dolor
Y la alegría
Camina, guerrero, camina
Por el sendero del dolor
Y la alegría (y la alegría)
Camina
Faccio un passo nella selva
Senza briglie e senza sella
Vado incontro alla mia libertà
Por el sendero del dolor
Y la alegría (y la alegría)
Michi, sei Lazzaro, dai, alzati e (camina)
Faccio un passo nella selva
Senza briglie e senza sella
Vado incontro alla mia libertà
Por el sendero del dolor
Y la alegría (y la alegría)
Michi, sei Lazzaro, dai, alzati e (camina)
Camina, guerrero, camina
Por el sendero del dolor
Y la alegría
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