sabato 23 Novembre 2024

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Pagelle Nuovi Singoli: Max Gazzè funziona ancora con Carl Brave, piace il ritorno di Dolcenera

Tutte le nostre mini-recensioni dei nuovi singoli in radio

  • CHIMICA – Cesare Cremonini

Ci sta capendo poco ultimamente Cesare Cremonini della dimensione radiofonica, delle sue esigenze e della propria produzione musicale. Anche questo nuovo estratto sfida la logica del tempo arrivando in radio con quasi 6 minuti di durata, qualche assolo di troppo e, soprattutto, con un crescendo musicale piuttosto diluito per arrivare finalmente al centro del brano. Una volta che la canzone si apre finalmente esce allo scoperto un potenziale non indifferente che mischia con sagacia l’elettronica al contesto suonato e che da alla voce di Cremonini la possibilità di tornare, finalmente, ad esprimersi con maggiore leggerezza. Il cantautore bolognese è intenzionato, in questi ultimi anni, a proporre un pop che ha nella complessità compositiva un proprio valore fondante e che, di conseguenza, lo sta, via via, allontanando sempre di più dal circuito radiofonico e dal larghissimo pubblico delle vendite. VOTO: 5.5

  • SPACECRAFT – Dolcenera

Mancava da qualche tempo di troppo Dolcenera che anche in questi ultimi anni dove si è proposta con argomentazioni meno “accessibili” ha sempre mantenuto elevata la qualità del proprio prodotto artistico riuscendo, anzi, ad incrementarne il valore sul piano della ricerca del suono e della produzione. Questa ripartenza musicale finisce per unire le tendenze elettroniche di questo suo ultimo periodo artistico con le intenzioni pop-rock più tipiche dei suoi esordi. Il risultato è quello di un brano trascinante perfetto per la dimensione radiofonica che ritroverà in Dolcenera una maggiore semplicità di proposta non potendo che apprezzare. VOTO: 7

  • PERDUTO INSIEME A TE – Francesco Bianconi e Malika Ayane

E’ difficile questo nuovo singolo scritto da Francesco Bianconi e cantato in collaborazione con la voce calda e suadente di Malika Ayane. Difficile come ogni altra cosa che Bianconi scrive per sé o per i propri Baustelle. A contribuire a questa sensazione è senz’altro la voce profondissima del cantautore che nemmeno la voce della propria ospite riesce minimamente a rischiarare. Chi pensava che il duetto con la Ayane fosse stato pensato per un inserimento nel mondo più mainstream di Bianconi può ritenersi in fallo perchè il brano, in realtà, rispecchia perfettamente le intenzioni del proprio interprete e della sua scrittura. Detto questo, però, le due voci s’incontrano a meraviglia, Bianconi viene esaltato nella propria capacità narrativa e la Ayane ribadisce, ancora una volta, la sua caratura artistica ed interpretativa. Difficile ma a tratti sublime. VOTO: 7-

  • A LONG GOODBYE – Gianluca Grignani

E’ una balla ballata pop-rock quella che Grignani propone per le radio in questa nuova occasione creando un mix convincente e, per lunghi tratti, sorprendente. L’intenzione è quella di raccontare d’amore ma a cambiare è lo strumento con cui si sceglie di farlo. Grignani gioca soprattutto con l’elettronica, la ritmica e la produzione realizzando quello che, probabilmente, è il brano più convincente della sua ultima produzione. La sua voce si districa tra sovrapposizioni vocali che alternano una voce decisa e potente e le tinte più soft. Difficile probabilmente da seguire e cantare per un ascoltatore medio ma la musica non è solo leggerezza e fischiettio. VOTO: 7=

  • APATICO – Matteo Romano

Dopo un Festival di Sanremo sorprendente e, soprattutto, un post-kermesse in crescita con una Virale‘ che si è dimostrata letteralmente di parola, il giovanissimo Matteo Romano ci riprova con un singolo questa volta più leggero nelle intenzioni. La proposta primaverile dell’artista cuneese, dunque, guarda ad un sound più spensierato e che dimostra leggerezza sfruttando l’ausilio di un fischiettio e di un tu-ru-tu-tu-ru che si rivela contagioso per l’ascolto fin dalla prima riproduzione. Fresca anche se non così disarmante. VOTO: 6.5

  • CRISTO DI RIO – Max Gazzè e Carl Brave

Dopo il grande successo di ‘Posso’ ottenuto qualche anno fa si riforma la coppia romana di Max Gazzè e Carl Brave. Pur invertendo i due termini il risultato non cambia e anche in questo caso il singolo ha tutte le carte in regola per riuscire a ritagliarsi un posto importante nella rotazione radiofonica delle prossime settimane e, magari, anche nell’ambito delle playlist digitali. Rispetto al precedente successo questa volta Gazzè si ritaglia un ruolo di assoluto protagonista rispetto al proprio ospite e lo fa portando il brano in un mood leggermente più disteso e melodico. Non viene meno, però, il ritornello facile da memorizzare e da canticchiare con positività e spensieratezza in questa prima parte di primavera. Funzionerà. VOTO: 7+

  • OH OH OH – Modà

Una band arrivata in pochissimo tempo a collezionare dischi di platino e di diamante è, altrettanto rapidamente, crollata in una situazione di medio-scarso rilievo in tutte le diverse componenti di vendita. A spiegarne, almeno in parte, le sorti è probabilmente la tendenza di Kekko Silvestre e compagni a ripetersi. Per questo nuovo singolo apripista la scelta autorale e produttiva ricada su di una chiave rock che spinge nella dimensione ritmica e in un cantato sregolato e, a tratti, eccessivamente urlato. Il tema rimane l’amore che, quando viene raccontato con queste intenzioni musicali, viene declinato in una chiave più distaccata, piccante o sregolata. Può piacere o meno ma di certo non incide o si fa ricordare particolarmente. VOTO: 4.5

  • NUDA SEXY NOIA – Tropico

Ha una personalità ben definita e centrata Davide Petrella che, nel proprio percorso personale, ha scelto di identificarsi come Tropico mantenendo sempre una certa distanza da quell’autore di hit multiplatino per il meglio della scena mainstream italiana tanto nel pop quanto nel rap. In questo nuovo episodio della sua produzione a colpire è soprattutto l’utilizzo costante della componente ritmica che, con la produzione di Marz, Zef, D-Ross e Sarah Startuffo, caratterizza il brano fin dalla prima battuta eclissandosi solo nello special finale. La voce di Davide si contraddistingue e si dimostra sicura e a proprio agio anche con atmosfere che ne richiedono un utilizzo non banale. VOTO: 6/7

  • LA COLPA DEL VENTO – Willie Peyote

Ha sempre un bel flow da seguire Willie Peyote che su di una base che sfrutta l’elettronica ed i sintetizzatori (ma non dimentica il suonato reale) si appoggia vocalmente creando un mix interessante. “Era un biglietto della lotteria e con un soffio ti è volato via e ora vuoi dire che la colpa è mia”. Il ritornello ha la giusta dose di immediatezza per farsi ricordare e lanciare perfettamente il nuovo album d’inediti in uscita. Willie ha scritto forse cose migliori sia dal punto di vista testuale che da quello di un “tormentone” ma l’episodio è comunque riuscito. VOTO: 6+

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.