All’ottavo album da solista l’ex Dogo non smette di stupire
Ci eravamo lasciati con lo scoppiettante annuncio di “Madreperla“, il disco di Guè uscito venerdì 13 gennaio 2023 per Island Records/Universal Music Italy. Si erano fatte vaghe previsioni circa l’attitudine rap, l’apporto dei featuring e la dimensione testuale, una pre-lettura leggera che andremo ad integrare e a correggere, ora che i giochi sono fatti.
“Madreperla” di Guè: la recensione
In tutta la sua lunga carriera Guè non ha mai nascosto di avere una spiccata padronanza del disco in quanto tale; pur avendo la capacità di indossare tanti stili, pur non avendo mai rinunciato alla sperimentazione, il “Guercio” ha sempre provato (con alte percentuali di riuscita) a trovare un equilibrio artistico che desse senso all’album. Paradossalmente, proprio la sua identità multiforme ha contribuito a non scadere nella “playlist discografica”, studiata ad hoc per raggiungere una predefinita fetta di pubblico.
In questo senso “Madreperla” è una ricetta efficace ed autentica che, con le solidissime fondamenta gettate da Bassi Maestro alla produzione (ne parleremo più avanti), esprime la poliedricità dell’artista: l’eccezionale abilità di dare credibilità al singolo brano (tutt’altro che scontato nel rap), il coinvolgimento degli artisti chiamati, il fiuto nel far diventare un beat una canzone rap francobollata e spedita all’ascoltatore.
A chi si approccia per la prima volta a Guè, è doveroso premettere che l’ex membro dei Club Dogo non è mai stato famoso per il suo rap “sociale” o “politico”. La sfaccettatura impegnata dell’hiphop non ha ancora varcato la soglia di casa Fini. I temi ricorrenti, riassunti allo stremo, rispecchiano esattamente gli stereotipi, i capi d’accusa del rap italiano se parliamo da un punto di vista testuale. Donne, autocelebrazioni, ricchezza, lusso, strada. Guè non ha mai provato a dipingersi per quello che non è, e di certo non lo fa in “Madreperla“, dove i temi suddetti trovano larghissimo spazio.
Traccia per traccia |
Trattando i brani più “frivoli” non ci esimiamo dal considerare “Cookies N’ Cream” una vera hit spacca-Spotify, dove Guè riprende il flow di un rap old style (50 cent il primo paragone) e introduce gli ospiti Anna e Sfera Ebbasta, che hanno così i binari costruiti per viaggiare sul pezzo, raccordati dal ritornello provocante e malizioso. “Tuta maphia” rinnova il fortunato sodalizio con Paky, portavoce del filone gangsta del rap odierno, mentre “Prefissi” è un intro leggera ma che incuriosisce. “Leon (The professional)” è un brano esotico nel quale Guè sfodera tutta la sua affinità con la base, “Free” con Rkomi e Marracash è la classica alternanza Marra-Guè sempre presente, stavolta spezzata da una strofa melodica del cantautore di Calvairate.
Presenti brani sentimentali già dalla terza traccia, con “Mi hai capito o no?” provvista del campionamento dell’omonimo brano di Ron (esperimento riuscitissimo) e “Need U 2nite“, pezzo in collaborazione con Massimo Pericolo in cui la difficoltà si mescola con barre ironiche e quasi demenziali (“Meglio fare i porno con la tipa che una tipa che fa i porno, Perla del giorno“).
La seconda parte di “Mollami” è anch’essa volutamente superficiale, con tratti melodici simili a “Insta lova“, singolo del 2016 composto con Marracash nell’album “Santeria“. Per “Da 1k in su” non servono introduzioni sul tema, trattato come di consueto con grande maestria. Nella parte finale trovano posto tre brani con un’impronta pop quali “Chiudi gli occhi“, “Lontano dai guai” con Mahmood e “Capatosta” con Napoleone.
Il fattore Bassi Maestro |
Titolammo così un paragrafo della preview, e francamente non ci sono motivi per smentire. L’artista classe 1973, caposaldo e in qualche modo “fondatore” del nostro rap, ha cucito su misura per Guè un disco vero, un disco creativo e ricco.
Le atmosfere anni ’90, gli scratch, strumenti nuovi e inaspettati per il rap, abituato ultimamente a composizioni forse troppo basiche e scontate, che non rappresentavano la forma migliore per esprimere un genere così complesso. Il fattore Bassi c’è stato, ed è udibile sin dai primi ascolti anche dagli ascoltatori meno attenti.
Migliori tracce | Cookies N’ Cream / Da 1k in su
Voto complessivo | 7.7/10
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Tracklist e stelline |
- Prefissi ★★★★★★★½☆☆
[Guè, Bassi Maestro] - Tuta maphia feat. Paky ★★★★★★★★☆☆
[Guè, Paky, Bassi Maestro] - Mi hai capito o no? ★★★★★★★½☆☆
[Guè, Bassi Maestro, Daryl Hall, John Oates, Sara Allen] - Cookies N’Cream feat. Anna e Sfera Ebbasta ★★★★★★★★½☆
[Guè, Anna, Sfera Ebbasta, Bassi Maestro] - Need U 2nite feat. Massimo Pericolo ★★★★★★★½☆☆
[Guè, Massimo Pericolo, Bassi Maestro, Judie Tzuke, Mike Paxman] - Leon (the professional) ★★★★★★★★½☆
[Guè, Bassi Maestro] - Free feat. Marracash e Rkomi ★★★★★★★½☆☆
[Guè, Marracash, Rkomi, Massimo Pericolo, Fabio Visocchi] - Mollami pt.2 ★★★★★★★☆☆☆
[Guè, Bassi Maestro, Christopher Kenner, Ini Kamoze, Kenton Nic, Salaam Remi] - Lontano dai guai feat. Mahmood ★★★★★★★½☆☆
[Guè, Mahmood, Bassi Maestro, Fabio Visocchi] - Chiudi gli occhi ★★★★★★★½☆☆
[Guè, Bassi Maestro, Federico Zampaglione, Domenico Zampaglione, Shablo, Rosa Luini] - Da 1k in su feat. Benny the Butcher ★★★★★★★★☆☆
[Guè, Bassi Maestro, Jeremie Pennick] - Capa Tosta feat. Napoleone ★★★★★★★☆☆☆
[Guè, Napoleone, Bassi Maestro, Giordano Colombo]
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