Chi sta ancora sperando per un posto al prossimo Festival?
E’ l’8 dicembre 2018 e oltre ad essere, per il calendario cristiano, il giorno della Immacolata Concezione è anche il giorno successivo alla chiusura delle selezioni per accedere al prossimo Festival di Sanremo. Entro la giornata di ieri, 7 dicembre 2018, gli artisti Big interessati a prendere parte alla kermesse ligure, infatti, dovevano presentare ufficialmente la propria candidatura, oltre alla canzone in oggetto, alla commissione presieduta da Claudio Baglioni in persona. C’è da dire subito che mai come quest’anno i lavori stanno procedendo piuttosto a rilento a causa della lunga turneé live che ha tenuto impegnato il direttore artistico fino alla fine del mese di novembre e al nuovo meccanismo di Sanremo Giovani che ha necessitato di parecchie attenzioni. Per di più i rumors parlavano, fino a pochi giorni fa, di una scarsa qualità delle proposte (qui i dettagli) mettendo non poco in difficoltà i selezionatori che ora avranno a disposizione circa 10 giorni per completare davvero il cast definitivo.
Ma andiamo subito a vedere quali sono, ad oggi, i nomi ancora in ballo (circa 40) per un posto tra i 22 artisti (2 verranno dalla gara di Sanremo Giovani) precisando che, ahimè, le situazioni sono tutt’altro che definitive e che tutto si giocherà, davvero, fino all’ultimo minuto. Per questa volta ricorriamo all’espediente delle diverse etichette mettendo in chiaro che, da sempre, nel comporre il cast di un Festival la commissione artistica deve in qualche modo tener conto anche di un’equa distribuzione delle “quote” discografiche.
SONY MUSIC
Anche quest’anno Sony Music è pronta a fare la voce grossa e a prendersi, senza troppi complimenti, una buona parte (se non la maggioranza) delle quote del cast definitivo. A permettere ciò è un roster di primo livello e, soprattutto, molto ben nutrito anche grazie all’importante investimento da anni portato avanti sui giovani nomi provenienti dai talent show. E proprio da loro vogliamo partire. In partita dovrebbe esserci con buone probabilità Chiara Galiazzo che vuole mantenere la tradizione che la vede all’Ariston ogni due anni (2013 – 2015 – 2017) e che, per volontà discografiche, ha cambiato totalmente rotta rispetto all’ultimo fallimentare episodio (Nessun posto è casa mia). Il nuovo produttore è Katoo e nell’album in lavorazione trovano spazio nomi ultra-pop come quelli di Mahmood e Federica Abbate (qui tutti i dettagli). A competere con la giovane veneta ci sono, poi, anche delle più “deboli” Deborah Iurato, già figlia di due esclusioni consecutive e con un disco in stand-by da parecchio (ci sono firme come quelle di Tony Maiello, Paolo Antonacci e Placido Salomone), Giusy Ferreri, che di batoste al Festival non è ancora stanca, e Noemi, che quest’anno festeggia il decennale di carriera e che potrebbe aver previsto una nuova comparsa all’Ariston per sognare un ritorno ai fasti delle origini. A Baglioni nomi e canzoni di questo genere piacciono quanto una chitarra scordata ma su qualcuno dovrà pur cedere come fece lo scorso anno tanto più se qualcuna di loro dovesse essere la legittima proprietaria del famigerato pezzo firmato da Vasco Rossi in persona.
Sul fronte uomini le prospettive si riducono ad una prepotente candidatura di Enrico Nigiotti, che già da un anno ha in mente Sanremo 2019 (come ci raccontò qui) e che ha presentato un bel pezzo pop scritto e composto da lui stesso dopo i riconoscimenti autorali venuti da Gianna Nannini, Laura Pausini ed Eros Ramazzotti, e Lorenzo Fragola, che delusissimo dal suo ultimo rivoluzionario (ma bellissimo) album avrebbe chinato la testa di fronte alla necessità di tornare a farsi vedere ad un’ampia platea televisiva.
Le uniche altre donne proposte da Sony Music sembrerebbero essere il colosso di Ivana Spagna, con cui è stato firmato un nuovo contratto proprio in ottica sanremese (potrebbe essere lei la Vanoni di turno), e la più giovane, ma già parecchio esperta per quanto concerne Sanremo, Anna Tatangelo, che l’uscita dell’album l’ha rimandata appositamente (mettendo da parte anche un brano di Giuseppe Anastasi) ma che all’Ariston da sola faticherebbe non poco ad essere ammessa. Possibile, dunque, un duetto? Al momento si nominano sia Gigi d’Alessio, con cui da anni si attende la partecipazione congiunta, che Achille Lauro, la cui collaborazione su Ragazza di periferia ha lasciato aperti parecchi spiragli (non da ultimo la necessità di Baglioni di portare un po’ di rap/trap al Festival).
Nomi in fortissima ascesa sono quelli de Il Volo, che pare abbiano trovato la canzone giusta (in perfetto stile Grande amore per non correre troppi rischi) per tornare alla kermesse (e magari, poi, in Europa) accompagnati dalla nuova produzione pop di Michele Canova Iorfida che li potrebbe rendere ancora più mainstream di quanto già non fossero, e di Daniele Silvestri, che sarebbe il vero colpaccio di Claudio dato che il cantautore romano festeggia quest’anno i 25 anni di carriera con un tour che, per la prima volta in carriera, raggiungerà i palazzetti (che in qualche modo bisognerà pur riempire).
Tra i big del pop in corsa ci sarebbe ancora anche Francesco Renga che fino all’ultimo ha valutato o meno l’idea di tornare all’Ariston per lanciare un nuovo progetto discografico in lavorazione da qualche mese. In seconda linea sarebbero passate le ipotesi di Luca Carboni, che alla fine non dovrebbe aver ceduto alla necessità di rilancio del suo ultimo (deludente) progetto discografico, e di Marco Masini, che il pezzo l’ha mandato ma che avrebbe raccolto una timidissima accoglienza della commissione artistica dopo anni di sovra-esposizione alla kermesse. E Massimo Ranieri? Pare non abbia accettato l’invito per proporre al Festival il brano di Aznavour ma Baglioni potrebbe convincerlo anche all’ultimo momento. D’altronde c’è un disco in dirittura d’arrivo.
Universal Music
Meglio pochi ma buoni. Questo sembra essere il motto della Universal Music che quest’anno vorrebbe puntare tutto su pochi selezionati nomi da spedire in riviera con tutti gli onori che si meritano. Tra le donne da accontentare è sicuramente Elodie, il nome giovane di punta dell’etichetta quest’anno, che dopo il successo estivo ha bisogno di lanciare il nuovo album a cui lavora da un anno con un team tutto nuovo. Per lei al Festival avverrebbe un ritorno al classico pop senza dimenticare, però, i gusti dei più giovani. L’altra dama è Dolcenera, anche lei espertissima della kermesse e che già da qualche mese ha messo appositamente in cantina un disco già chiuso per avere un lancio come si deve. Lei ha detto di non essere interessata ma, in realtà, il pezzo c’è e, nel caso in cui non convinca, c’è sempre un duetto archiviato durante l’autunno…
Tra gli uomini l’unica certezza riguarda i The Kolors che, passati ad una major, devono ancora pubblicare l’album che li consacra con l’uso dell’italiano e che racchiuda i due singoli dello scorso anno. Un ritorno al Festival pare quasi d’obbligo. Almeno per loro. Un pezzo lo ha presentato anche Nesli che per la prossima primavera ha annunciato l’ultimo capitolo (qui tutti i dettagli) della sua trilogia discografica (sempre presentata a Sanremo) che, dovesse andare male, potrebbe anche rappresentare l’ultimo atto con la major. Le chance per lui son poche ma la speranza c’è. Ipotesi Negrita? Se ne parla tutti gli anni ma loro non accettano mai. Certo che questa volta hanno mezzo flop sulla coscienza con l’ultimo disco d’inediti…
Warner Music
In casa Warner quest’anno si vuole fare nuovamente sul serio dopo l’ottima prestazione portata avanti con Annalisa nella scorsa annata. Ecco, allora, che dopo la certezza di Loredana Bertè (qui tutti i dettagli della sua candidatura) con il brano Segreto firmato da Gaetano Curreri (è lei, ad ora, una dei pochissimi artisti già confermati nel cast e, d’altronde, come poterla escludere nuovamente?) il nome forte risulterebbe essere quello di Irama. Il neo vincitore di Amici da appena qualche mese ha pubblicato il suo nuovo album, Giovani, ma il Festival non si discute. Dopo le cocenti bocciature collezionate dopo il 2016 Filippo vorrebbe ora prendersi la sua rivincita all’Ariston. La canzone c’è, è stata presentata e l’etichetta è già all’opera per assicurargli un posto d’onore nel cast malgrado Baglioni, si sa, non ami gli ex-talent freschi freschi.
Sufficientemente certa è anche la presenza di Paola Turci che dopo un azzeccatissimo ritorno musicale nel 2017 ha coltivato anche la sua popolarità mainstream con la partecipazione come coach ad Amici prima di rimettersi a lavoro su di un album curato sempre da Luca Chiaravalli ed il suo team. Tra i nomi più giovani si spera in Thomas, a cui però mancherebbe la canzone giusta per colpire la commissione, e nella coppia di Shade e Federica Carta, che un brano firmato da Danti l’hanno presentato ma che, a quanto ci risulta, avrebbero già ricevuto un secco no. C’è anche Alessio Bernabei ma né l’etichetta né il direttore artistico ci credono con troppa convinzione.
Sugar Music
Attenzione all’etichetta della signora Caselli perchè, il 2019, potrebbe essere il suo anno. Se Andrea Bocelli pare in lizza per una super ospitata con tutti gli onori parecchie risultano essere le candidature interessanti alla gara tra i big. Il cavallo di punta è sicuramente Arisa che Caterina è riuscita a convincere per un ritorno a Sanremo per concretizzare il suo rilancio con la nuova etichetta discografica nell’anno del suo decennale di carriera. Per lei c’è un bell’album pop prodotto da Luca Chiaravalli ed una canzone che, sorprendentemente, non porta la firma del fido Giuseppe Anastasi (come è sempre successo in tutte le sue 5 partecipazioni) ma di un altro autore della scuderia Sugar.
Un brano l’hanno inviato anche Raf e Umberto Tozzi che vogliono riempire i palazzetti d’Italia la prossima primavera e che potrebbero fungere da successori di Facchinetti/Fogli. Si vedrà se piazzarli davvero in gara o ritagliare uno spazio da ospiti. In gara ci vuole tornare anche Raphael Gualazzi che la canzone l’ha mandata esattamente come il giovane Motta che ha riscontrato un ottimo apprezzamento grazie anche al brano firmato con Pacifico. Che ne è, invece, di Malika Ayane? Nulla. Come più volte dichiarato dalla stessa per quest’anno il Festival non è mai stato nei suoi progetti.
Carosello Records
In casa Carosello il nome dovrebbe essere nuovamente quello di Diodato che nelle ultime settimane è tornato in studio di registrazione per incidere il disco che già dallo scorso anno si aspetta. La sua riconferma sarebbe più che meritata visto il gradimento del 2018.
Altri nomi mormorati sono quelli di Bugo, che in pochi conoscono ma che raccoglierebbe perfettamente la quota indie, e di Levante, che non si è mai detta propensa a Sanremo e che anche quest’anno pare abbia declinato all’ultimo l’offerta dopo parecchi pensieri sul caso.
Indipendenti
Sul piano degli indipendenti decine sono le candidature pervenute ma molte, per un motivo o per un altro, dovranno accontentarsi di fungere da spettatori. Tra i nomi più accreditati per una partecipazione ci sono sicuramente quelli di Tricarico, invitato dalla commissione esattamente come Simone Cristicchi per alzare un po’ l’asticella delle proposte musicali. In lizza anche l’eterna Patty Pravo che la canzone l’ha presentata (raccogliendo anche un certo favore) malgrado avesse giurato di non tornare più al Festival dopo il Premio della Critica del 2016. Bisognerà, nel caso, fare i conti tra le grandi signore della musica italiana presenti: Bertè, Pravo e qualche altro nome nella stessa annata potrebbe essere fin troppo.
Corre, invece, già per la vittoria scontata il giovane Ultimo che dopo aver stravinto le Nuove Proposte (e non solo, dati alla mano) lo scorso anno vuole vincere anche il Festival vero e proprio per consolidare definitivamente il suo successo di pubblico e critica (ammesso che i continui sold-out dei live non bastino per affermarlo). Lui in gara c’è senza dubbio a meno che non abbia rinunciato all’idea all’improvviso. L’altro nome forte sembra essere, a sorpresa, quello di Dodi Battaglia degli ex-Pooh che pare irrinunciabile vista la canzone proposta forte anche di una firma di primo calibro di un autore scomparso.
Tra gli invitati c’è anche Irene Grandi che al Festival manca da 4 anni e il cui ultimo progetto è stato un vero fiasco. Ci provano anche Lisa, vincitrice di Ora o mai più che spera nel sostegno interno della Rai per il format che l’ha rilanciata, Mariella Nava, esclusa d’un soffio nella scorsa annata, e Le Deva, che dopo aver raccolto il no del 2018 hanno rielaborato la propria proposta per renderla ancora più credibile. Tra le donne ci sono anche Carmen Ferreri e Simona Molinari che Isola degli artisti, in collaborazione con Universal, stanno cercando di piazzare per aiutare soprattutto la più giovane tra le due.
La canzone l’hanno inviata anche Iva Zanicchi, che più volte ha confermato la cosa (qui i dettagli), e Tosca ma, per loro come per molte altre (Mietta, Alexia, L’Aura…) la strada appare piuttosto in salita. Possibile anche un ritorno in scena dell’immensa Anna Oxa che quest’estate è tornata con un tour spettacolare (qui la nostra recensione) e che non ha ancora smentito, come successo anche lo scorso anno, un suo interesse.
RTL 102.5 e Baraonda puntano tutto su Bianca Atzei e Gianluca Grignani e Lorenzo Suraci potrebbe farsi valere senza troppi problemi con la commissione artistica del Festival per ottenere un posto in gara forte anche del valore del cantautore che per un rilancio (anche radiofonico) ha accolto la possibilità del duetto. Il duetto dovrebbe esserci anche per Nino D’Angelo che prenderebbe il posto che fu di Enzo Avitabile lo scorso anno proponendo un brano napoletano. Con lui si mormora di una venuta in campo di Liberato o qualche nome inatteso (probabilmente di scuderia Sugar. E se fosse Lowlow?).
A provarci, per concludere, ci sono anche Valerio Scanu, che ha escluso il pezzo forte dal suo disco per il decennale di carriera sperando di poterlo portare all’Ariston, Pierdavide Carone, che ormai da anni conserva un disco che sembra non voler mai lanciare, e gli Ex-Otago su cui l’interesse c’è. E i Modà? Se ne è parlato con la nuova etichetta ma il problema sembra essere stata la canzone che, a quanto risulta, non si è trovata fino all’ultimo a causa di un nuovo progetto piuttosto debole malgrado la lunga fase di preparazione. Avranno trovato il pezzo giusto?
Ilario Luisetto
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