venerdì 22 Novembre 2024

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Almanacco musicale del 2 novembre

Giorno per giorno, le curiosità, i compleanni dei personaggi più amati e le uscite da non dimenticare

Almanacco – 2 novembre: 306esimo giorno del calendario gregoriano, mancano 59 giorni alla fine dell’anno. Ecco i fatti del giorno, compleanni e ricorrenze dei personaggi più amati della musica leggera italiana.

Almanacco musicale del 2 novembre

1941 – Nasce a Melito di Napoli il cantante Mario Trevi
1951 – Nasce a Firenze il cantautore Alberto Cheli
1962 – Adriano Celentano è primo in classifica con “Pregherò”
1968 – I Camaleonti sono in vetta alla hit parade con “Applausi”
1972 – Lucio Battisti rilascia il singolo “Il mio canto libero”
1974 – “Bella senz’anima” di Riccardo Cocciante è in cima alle classifiche
1985 – Ci lascia il musicista Gastone Melotti
1995 – Nasce a Gattinara il cantante Nick Zaramella
2000 – Eros Ramazzotti è ai vertici della hit parade con “Fuoco nel fuoco”
2001 – Laura Pausini è prima in classifica con “E ritorno da te”
2007 – Anna Tatangelo rilascia l’album “Mai dire mai”
2007 – Elisa pubblica “Qualcosa che non c’è”
2011 – Vasco Rossi lancia “Stammi vicino”
2013 – Zucchero incide “Quale senso abbiamo noi”
2014 – Chiara Galiazzo debutta in classifica con Il rimedio la vita e la cura
2015 – Max Gazzè è tra gli artisti più trasmessi in radio con “La vita com’è”
2016 – I Negramaro lanciano il singolo “Lo sai da qui”**
2017 – Fenomenale di Gianna Nannini è in vetta su EarOne
2018 – Esce l’album “Ego di Biondo
2019 – “Persona” di Marracash debutta in cima alla classifica FIMI
2020 – Il singolo “Ringo Starr” dei Pinguini Tattici Nucleari viene certificato doppio disco di platino
2023 – Laura Bono rilascia il singolo “O sopravvivere o vivere”

*La canzone del giorno: Lo sai da qui

“…Lo sai da qui
si vedono le luci sciogliersi
ci pensi mai
il tempo si misura in brividi
lo sai che qui
confondono gli eroi con gli angeli
solo così
è facile per me nascondermi
non c’è più distinzione
non c’è nemmeno l’illusione
di essere colpevoli
e poi per chi
per gente che si muove
sbattendo stupidissime ali al sole
ho chiesto solo gambe nuove per poter tornare lì

Ti mostrerò com’è speciale
il mondo anche se fa male
non è quel posto da lasciare è ancora presto per partire
ti parlerò di chi è speciale
quanto è noioso saper volare
è più difficile restare
coi piedi a terra e non morire

Lo sai da qui
si vedono gli alberi
lo sai da qui
si sentono i pensieri liberi
anche di chi
è sempre pronto a rinchiuderli
lo sai che qui
ti ascoltano parlare senza interromperti
e in questo sì
che avremmo da imparare per meglio viverci
e non c’è più distinzione
non c’è nemmeno l’illusione
di essere colpevoli
e poi per chi
per gente che si muove
sbattendo stupidissime ali al sole
ho chiesto solo gambe nuove per poter tornare lì

Ti mostrerò com’è speciale
il mondo anche se fa male
non è quel posto da lasciare è ancora presto per partire
ti parlerò di chi è speciale
quanto è noioso saper volare
è più difficile restare
coi piedi a terra e non morire

Lo sai da qui
lo sai che qui
lo sai da qui
ci importa poco di vedere
ci importa poco di vedere
ti parlerò di chi è speciale
quanto è noioso saper volare
è più difficile restare
coi piedi a terra e non morire
lo sai da qui
lo sai da qui
ci importa poco di vedere
gli alberi…”

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.