Giorno per giorno, le curiosità, i compleanni dei personaggi più amati e le uscite da non dimenticare
Almanacco – 4 marzo: 63esimo giorno del calendario gregoriano, mancano 303 giorni alla fine dell’anno. Ecco i fatti del giorno, compleanni e ricorrenze dei personaggi più amati della musica leggera italiana.
Almanacco musicale del 4 marzo
1943 – Nasce a Bologna il Mastro Lucio Dalla
1952 – Nasce a Torino il cantautore Umberto Tozzi
1961 – Adriano Celentano è primo in classifica con “24.000 baci”
1970 – Nasce a Roma il cantautore Riccardo Sinigallia
1980 – Edoardo Bennato pubblica il disco “Sono solo canzonette”
1986 – “E’ tutto un attimo” di Anna Oxa è tra i brani più venditi
1991 – Raf pubblica il disco “Sogni… è tutto quello che c’è”
1995 – Antonella Arancio debutta nella hit parade con “Più di così”
2000 – I Lunapop lanciano in radio “Un giorno migliore”
2005 – Laura Bono vince Sanremo Giovani con “Non credo nei miracoli”
2005 – I Negramaro rilascia il disco “Mentre tutto scorre”
2006 – Povia si aggiudica il Festival con “Vorrei avere il becco”
2011 – Annalisa pubblica il suo primo album “Nali”
2011 – Pierdavide Carone lancia il singolo “Dammela… la mano”
2016 – I Tiromancino incidono il brano “Piccoli miracoli”
2017 – Levante pubblica il singolo “Non me ne frega niente”
2020 – “Uebe“ di Fred De Palma è certificato disco d’oro
2021 – Debutta in radio “La genesi del tuo colore” di Irama
2022 – Tommaso Paradiso rilascia l’album “Space Cowboys”
2022 – Marracash e Calcutta lanciano “Laurea ad Honorem”
2022 – Bresh pubblica il disco “Oro blu”
*La canzone del giorno: 4 marzo 1943
“…Dice che era un bell’uomo e veniva,
veniva dal mare
parlava un’altra lingua,
pero’ sapeva amare
e quel giorno lui prese a mia madre
sopra un bel prato
l’ora piu’ dolce prima di essere ammazzato
Così lei restò sola nella stanza,
la stanza sul porto
con l’unico vestito ogni giorno piu’ corto
e benché non sapesse il nome
e neppure il paese
mi aspetto’ come un dono d’amore fin dal primo mese
Compiva 16 anni quel giorno la mia mamma
le strofe di taverna,
le canto’ a ninna nanna
e stringendomi al petto che sapeva,
sapeva di mare
giocava a fare la donna con il bimbo da fasciare.
E forse fu per gioco o forse per amore
che mi volle chiamare come nostro Signore
Della sua breve vita e’ il ricordo piu’ grosso
e’ tutto in questo nome
che io mi porto addosso
E ancora adesso che gioco a carte
e bevo vino
per la gente del porto
mi chiamo Gesu’ bambino
e ancora adesso che gioco a carte
e bevo vino
per la gente del porto
mi chiamo Gesu’ bambino
e ancora adesso che gioco a carte
e bevo vino
per la gente del porto
mi chiamo Gesù Bambino…”
Nico Donvito
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