Album Amarcord: i dischi più belli da riascoltare
Sono trascorsi quindici anni dalla pubblicazione di “Ragazza di periferia”, il secondo album in studio di Anna Tatangelo, rilasciato il 18 marzo del 2005. A due anni di distanza dal lancio del suo disco d’esordio “Attimo x attimo”, la cantante ciociara è cresciuta, sia dal punto di vista vocale che per quanto concerne la propria consapevolezza umana e artistica. Un progetto che arriva poche settimane dopo la fortunata partecipazione al Festival di Sanremo, la terza della sua breve ma intensa carriera, con l’omonimo brano che dà il titolo a questo nuovo lavoro prodotto da Gigi D’Alessio e Adriano Pennino. Tra gli altri autori coinvolti, figurano Vincenzo D’Agostino, Giuseppe Di Tella, Cesare Chiodo, Antonio Galbiati, Walter Cesar Farias, Luciano Oriundo, Allan Rich, Federico Cavalli, Annalisa Sacchezin e Luca Chiaravalli.
Il settore discografico era già in parte cambiato, la qualità e le belle canzoni cominciavano a non bastare, a non essere in realtà nemmeno necessarie, contava piuttosto trovare una collocazione dettata dalla moda del momento, da ciò che era richiesto dalle radio all’epoca, una prassi che dura ancora oggi e che muta ciclicamente a seconda delle tendenze del momento. In tal senso, Anna Tatangelo è una delle ultime brave interpreti appartenenti ad un mondo che non c’è più. Con gli anni ha provato a cambiare, a cercare di stare al passo con i tempi, proponendo sempre progetti interessanti, ma mai sentimentalmente coinvolgenti come questo, perché paradossalmente è riuscita a mostrare vari colori della sua voce, molto più di quanto abbia fatto successivamente con dischi più contemporanei e, per certi versi, meno versatili per tematiche e sonorità. In “Ragazza di periferia” convergono dimensioni e atmosfere diverse, che si lasciano apprezzare sin dal primo ascolto.
Si passa dall’immediatezza di pezzi crudi e sofisticati come “Non tradirmi mai” o “Così è l’amore” alla spensieratezza latineggiante di “Pensiero stupendo” o “Sotto un cielo di stelle”, dalla candida dolcezza di “Dimmi dimmi” al pop-rock di “O te o me”, fino alla radiofonica e orecchiabile ben fatta “Qualcosa di te”. Paragonato alle odierne approssimative produzioni, potremmo considerare questo disco un piccolo capolavoro pop, in un’epoca in cui il termine pop sembra essere diventato desueto. Nella carriera di qualsiasi artista la tempestività è tutto, a volte arrivi prima, altre arrivi dopo, ma diventa fondamentale mantenere una certa coerenza in qualsivoglia tipo di evoluzione, è necessario che il processo sia graduale, senza necessariamente rinnegare il proprio passato. Questo Anna Tatangelo non lo ha mai fatto, anzi, ha sempre difeso con le unghie e con i denti le scelte prese in giovane età, anche quelle sbagliate che l’hanno portata a crescere imparando dai propri errori. Criticata, incompresa e sottovalutata, l’ex ragazza di periferia resta una delle artiste del nostro panorama musicale più talentuose e versatili dell’ultimo decennio.
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Ragazza di periferia | Tracklist e stelline
- Quando due si lasciano
(Vincenzo D’Agostino, Gigi D’Alessio) - Dimmi dimmi
(Vincenzo D’Agostino, Gigi D’Alessio, Adriano Pennino) - Ragazza di periferia
(Vincenzo D’Agostino, Gigi D’Alessio, Adriano Pennino) - Non tradirmi mai