A tu per tu con i due talentuosi artisti per la prima volta insieme nel singolo “Vediamoci stasera”
La musica ha il potere di superare i confini spazio-tempo-stagionali, di abbattere le difficoltà e di alleviare le frustrazioni di un momento storico che non risparmia momenti di sconforto. “Vediamoci stasera” è il l’energico singolo di Pasquale Giannetti e Luca D’Alessio, meglio noti rispettivamente con gli pseudonimi di Astol e LDA, un brano impreziosito dal featuring internazionale di Robledo. In occasione di questa uscita, abbiamo incontrato via Skype i due giovani artisti, per approfondire la conoscenza della loro fresca e ispirata visione musicale.
Ciao ragazzi, benvenuti. Partiamo da “Vediamoci stasera”, come sono nati rispettivamente il vostro incontro e questo brano?
Astol: «A settembre ho ascoltato il disco “Buongiorno” di Gigi D’Alessio, tra le canzoni del suo repertorio che mi piacevano di più c’è “Di notte”. Appena ho sentito la strofa di Luca nella nuova versione sono rimasto estasiato dal suo talento, mi è venuto spontaneo scrivergli su Instagram per complimentarmi. Da lì è nata una bella sinergia, coinvolgerlo nel mio progetto è stato automatico».
LDA: «Lavorare con Astol è un’esperienza stupenda, lo stimo tanto sia musicalmente che come persona, ci siamo trovati subito. “Vediamoci stasera” è nata nella maniera più genuina possibile. Del pezzo mi ha convinto subito la semplicità, oltre ad essermi misurato con un genere nuovo per me come il raggeton».
Quali sono le caratteristiche che più vi colpiscono l’uno dell’altro?
Astol: «Freschezza, capacità, talento, voglia di fare, umiltà e un’infinità di aggettivi per descrivere Luca sia come artista che come persona. Nonostante la sua giovane età, ha davvero tanto da dire e lo dirà, secondo me, in maniera incredibile perchè ho già avuto modo di sentire alcune sue cose nuove. Questo trovarmi bene si riflette sia a livello professionale, ma anche umano. E’ nata sicuramente una bella amicizia».
LDA: «Per quanto riguarda il lato artistico, Astol è sicuramente un hitmaker, riesce a trovare delle linee melodiche molto interessanti. Dal punto di vista umano è una persona molto umile, quando ci siamo incontrati mi ha messo subito a suo agio, non mi dava l’idea dell’artista e, questo, per me è un grandissimo pregio».
Entrambi venite da un momento particolarmente fortunato, Astol dal successo estivo di “Sangria” con Emma Muscat, LDA dalla partecipazione nell’album “Buongiorno” di Gigi D’Alessio. Cosa vi hanno lasciato rispettivamente queste esperienze?
Astol: «Per quanto riguarda “Sangria” ci tengo a sottolineare che per me è stato il primo disco d’oro, la mia prima certificazione, quindi sono contentissimo di aver partecipato con una mia strofa a questo singolo di Emma. Entrambi abbiamo dato il massimo affinché il pezzo prendesse la giusta direzione, con tanto lavoro e molta dedizione ci siamo riusciti».
LDA: «Per me è stato un onore partecipare a “Buongiorno”, mio padre ha voluto credere in me, ci teneva tantissimo alla mia presenza. Mi sono rapportato con grandi artisti, il mio carattere fortunatamente mi spinge a spaccare, a mettercela tutta, a non lasciarmi intimorire dal valore di grandi professionisti».
Per concludere, cosa vi piacerebbe riuscire a trasmettere a chi ascolterà, in un momento particolare come questo, la vostra “Vediamoci stasera”?
Astol: «L’auspicio è che questo brano possa far compagnia alle persone. A partire dal titolo ma anche dalle tematiche affrontate nel testo, emerge molto la realtà che stiamo vivendo. “Vediamoci stasera”, un invito così normale, scontato, due parole che in questo periodo non stiamo dicendo più. L’augurio è che tutto possa finire presto, nei prossimi mesi cercherò di far compagnia con la mia musica. Mi piacerebbe che questo pezzo venisse ballato seppur dentro casa, attraverso Tik Tok e le varie challenge, per poi sperare di tornare a ballarcelo e cantarcelo dal vivo».
LDA: «Diciamoci la verità, ci voleva qualcosa di più “presa bene” in questo periodo, dai! Siamo tutti a casa, un pochino più tristi, ci voleva una canzone così. Aggiungo solo questo, perchè il mio fratellone Astol è stato chiarissimo».
Nico Donvito
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