“Cosa ci ha fatto l’amore” di Nek: quando descrivere l’amore è il tuo gioco preferito
La canzone è un intreccio di delicatezza e precisione
“Cosa ci ha fatto l’amore “ è quella canzone che emoziona. È quella canzone che ti fa ritornare a riascoltare la stessa strofa per quattro, cinque, venti volte di fila. È quella canzone che se sei particolarmente sensibile e ti capita di rivederti in quello che stai ascoltando allora ti fa scendere la lacrimuccia, perché ti commuove.

Non a caso, infatti, i tempi verbali utilizzati richiamano esattamente tutte e tre le fasi temporali. “ Fingevo non fosse così, poi il dolore mi ha cambiato” / “sei tu quella sicura” / “ ma sarà bellissimo”. Degna di sottolineatura è quindi tutta la forma testuale, centro di una canzone che trova nelle frasi utilizzate il suo punto di forza. L’atmosfera regalata è un’ atmosfera di seria consapevolezza.
Risulta su questa linea molto facile scorgere un senso di malinconia che accompagna tutta la canzone, in modo particolare le strofe, e allo stesso tempo un senso di ottimismo e di speranza decisamente più sentito nel ritornello che si conclude con un netto “ guarda che casino ma sarà bellissimo”, ad indicare quindi che l’amore non è finito ma al contrario sarà la base del domani.
E se molte volte si sente dire che musica e poesia non sono mondi così distanti allora ascoltate questa canzone e sentitevi liberi di fare le vostre considerazioni. “e tu lo ripetevi sempre, devi imparare a camminare, ma chi è come me non sceglie, corre per dimenticare”… difficile non emozionarsi, difficile non immedesimarsi, difficile che frasi del genere non diventino parte di chi ascolta con attenzione.

Spazio che Nek all’interno dei propri album è sempre molto attento a riservare per canzoni così. Amiche ad amici, dopo 27 anni di carriera (su cui qui trovate un nostro articolo) una cosa è chiara. Filippo canzoni di questo tipo non le sbaglierà mai.