giovedì 21 Novembre 2024

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Cosa resterà di questa estate 2017? Tormentoni promossi e boccati

Il nostro personale bilancio musicale delle canzoni che hanno spopolato negli ultimi mesi, ecco cosa salviamo e cosa rimandiamo a settembre..

Come già anticipato in un precedente nostro articolo, l’estate 2017 verrà ricordata per il suo altissimo tasso di tormentoni musicali, superiori alla media degli anni precedenti. Se sei un cantante italiano e non hai realizzato anche tu una hit radiofonica tra giugno e agosto fai attenzione, perché potresti rappresentare una rarità e, addirittura, poter anche sentirti un emarginato per questo motivo. Succede “Tutto per una ragione”, proprio come ha ripetuto in lungo e in largo Annalisa nel brano che ha sancito la crescita artistica di Benji & Fede (come abbiamo già approfondito qui). Tra gli altri vincitori da spiaggia, senza ombra di dubbio, anche Francesco Gabbani con “Tra le granite e le granate”, Tiziano Ferro con “Lento/Veloce”, Giusy Ferreri con “Partiti adesso”, i Thegiornalisti con “Riccione” e Takagi e Ketra feat. Lorenzo Fragola e Arisa con “L’esercito del selfie”, un tormentone d’altri tempi che rappresenta la vera sorpresa di questa estate (di cui vi parlammo qui a suo tempo).

C’hanno tormentato e non poco, nell’accezione più negativa del termine, invece: “Volare” della strana coppia formata da Fabio Rovazzi e Gianni Morandi, “Voglio ballare con te” di Baby K (analizzata nel dettaglio qui) e il crimine senza regole di “Senza pagare” della premiata ditta composta da Fedez e J-Ax. Rimandati a settembre, e dunque al prossimo singolo, anche Max Pezzali che con “Le canzoni alla radio” non convince, un po’ come Nina Zilli che per il suo ritorno poteva decisamente fare meglio di “Mi hai fatto fare tardi”. Non passano la fase a gironi anche: “Non è il Sud America” di Alessio Bernabei, “Mi drogherò” di Irama, “Bene ma non benissimo” di Shade, “Nel male e nel bere” di Briga e, soprattutto, “Uagliò” de I Desideri, vincitori tra i giovani dell’ultima patetica edizione del Wind Summer Festival (di cui abbiamo ampiamente trattato qui).

Tra i buoni propositi per la stagione estiva 2018, ogni artista dovrebbe metterci un po più di genuinità, lasciando a casa gli slogan e la voglia di fare a tutti i costi un tormentone, perché l’originalità non si studia a tavolino e il successo si confeziona fino ad un certo punto, perché l’ultima parola spetta sempre all’ascoltatore che, con un semplice click, determina le sorti di una canzone. Ci aspettiamo, dunque, meno tormentoni e più canzoni… in fondo è questo il vero segreto per durare nel tempo, anche dopo settembre.

Tormentoni promossi

  • Takagi e Ketra feat. Lorenzo Fragola e Arisa – L’esercito del selfie
  • Francesco Gabbani – Tra le granite e le granate
  • Giusy Ferreri – Partiti adesso
  • Benji e Fede e Annalisa – Tutto per una ragione
  • Thegiornalisti – Riccione
  • Tiziano Ferro – Lento/Veloce
  • Marco Mengoni – Onde
  • Giorgia – Credo
  • Francesco Renga – Nuova luce
  • Levante e Max Gazzè – Pezzo di me
  • Samuel – La statua della mia libertà
  • Tony Maiello – Il mio funky
  • Bianca Atzei – Abbracciami perdonami gli sbagli
  • Raphael Gualazzi – La fine del mondo

Tormentoni bocciati

  • Fabio Rovazzi e Gianni Morandi – Volare
  • Baby K e Andres Dvicio – Voglio ballare con te
  • J-Ax e Fedez – Senza pagare
  • Riki – Balla con me
  • Nek e J-Ax – Freud
  • Nina Zilli – Mi hai fatto fare tardi
  • Max Pezzali – Le canzoni alla radio
  • Alessio Bernabei – Non è il Sud America
  • Shade – Bene ma non benissimo
  • Briga – Nel male e nel bere
  • Il pagante – Too much
  • Irama – Mi drogherò
  • Guè Pequeno – Milionario
  • I Desideri – Uagliò
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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.