giovedì 21 Novembre 2024

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“Chiedo di non chiedere”, seduzione e dolcezza per Giordana Angi – RECENSIONE

In radio dal 5 luglio il nuovo singolo della cantautrice romana, nuovo estratto dall’EP intitolato “Casa

Sensualità e dolcezza, due comportamenti talvolta opposti che difficilmente riescono ad andare a braccetto, ma che trovano la giusta dimensione grazie alle doti compositive/interpretative di Giordana Angi (qui la nostra recente intervista). Si intitola Chiedo di non chiedere il secondo singolo estratto dall’EP Casa, rilasciato lo scorso 19 aprile in concomitanza con le fasi finali della diciottesima edizione di Amici di Maria De Filippi, dove si è classificata seconda. Il suo talento non passa inosservato, anche quando abbandona la zona di comfort delle ballad per fare incursione in territori sonori diversi, più ritmati e passionali. Marchio di fabbrica è, come sempre, la capacità di utilizzare le parole con stile e trasparenza, arrivando al nocciolo della questione in maniera diretta e senza troppi giri di parole.

Un’abilità di scrittura che non è passata di certo inosservata, a partire da Tiziano Ferro che l’ha scelta per co-firmare insieme ad Emanuele Dabbono il suo ultimo inedito Buona (cattiva) sorte, oltre ad altri tre pezzi che saranno contenuti all’interno del nuovo album Accetto miracoli, la cui uscita è prevista per il prossimo 22 novembre. A parte il cantautore di Latina, Giordana Angi ha la fila di artisti che vorrebbero una sua canzone, cominciando da Laura Pausini che lo ha dichiarato davanti le telecamere durante una puntata pomeridiana del talent show di Canale 5.

Insomma, non classificarsi primi non sempre è da intendere come una sconfitta, anzi, nel suo caso siamo certi che l’attende un lungo ed interessante percorso, sia come cantante che come autrice. In tal senso, “Chiedo di non chiedere” è la conferma che ci troviamo dinnanzi ad un’artista completa, capace di raccontare l’amore in tutte le sue forme, anche quello senza filtri e senza pudore, quello che non conosce barriere, confini e che si lascia abbandonare alla seduzione, ad un attimo di ardente ed irrimediabile follia.

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Chiedo di non chiedere | Video

Chiedo di non chiedere | Testo

Ho un fiore per tre
è un po’ sporco ma c’è tanta verità
cerco le chiavi di casa, sono sbronza
ma voglio te, voglio te
lei arriva col fare da diva
mi ammira, mi attira e mi schifa
ma io sono sempre la stessa
la solita stronza
lasciamo la festa che mi gira la testa
la macchina è spenta e con noi c’è anche lei
sì, c’è ancora lei

Chiedo di non chiedere
io chiedo di non chiedere
se ho più voglia di te
o invece ho più voglia di lei
chiedo di non chiedere
io chiedo di non chiedere
se ho più voglia di te
odi fare l’amore con lei

Ah che fortuna
sarà stata la luna
a mandarti qui da me
così iniziamo la festa
è un giro di giostra
le sue labbra sul mio seno
e perdo il controllo dei miei sensi
le mani intrecciate, le facce sudate
il vestito scucito dal mio desiderio
mi bacia e mi schiva
ed io sono sempre la solita stronza
ti cerco e la cerco ma ha il fiato corto
non sai cosa fare, lasciati andare
stanotte non pensare mai

Chiedo di non chiedere
io chiedo di non chiedere
se ho più voglia di te
o invece ho più voglia di lei
chiedo di non chiedere
io chiedo di non chiedere
se ho più voglia di te
odi fare l’amore con lei

Attends le temps que tu peux
et laisse-moi dans le sens que tu veux
mais j’ai compris que tu as envie
me dis pas que tu pars, me dis pas que t’as pas envie
me dis pas tu t’as un mari
que ça tombe, alors, pour le laisser
que la lumière maintenant elle est baissée
et moi j’suis là et j’suis toute mouillée
parce que j’suis à toi, j’suis à toi bébé

Chiedo di non chiedere
io chiedo di non chiedere
se ho più voglia di te
o invece ho più voglia di lei
chiedo di non chiedere
io chiedo di non chiedere
se ho più voglia di te
odi fare l’amore con lei

Et laisse-moi dans le sens que tu veux
avec le temps, le temps que tu peux
parce que j’suis à toi, j’suis à toi bébé

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.