giovedì, Maggio 9, 2024

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Le musiche più famose utilizzate all’interno di videogames e giochi online

Le musiche nei videogiochi sono sottovalutate, ma la verità è che una grande colonna sonora può rendere un gioco mediocre un buonissimo gioco, decisamente più godibile. Quando parliamo di musica dei videogiochi, parliamo di quella colonna sonora che abitualmente accompagna il giocatore dall’inizio alla fine. Anche sotto questo punto di vista la tecnologia ha fatto dei passi da gigante rispetto alle origini, quando i videogames, scarseggiando di memoria interna, potevano essere accompagnati solo ed esclusivamente da musiche piuttosto monotone e limitate a melodie decisamente basiche ed elementari. 

Pensare che ora la SEGA sia sbarcata su Spotify con le colonne sonore dei suoi giochi, quindi, risulta essere incredibile. Coloro che hanno avuto l’onore di conoscere i videogiochi fin dall’inizio, si ricorderanno dei primi dischi e delle prime cartucce contenenti un solo chip audio, che ovviamente per forza di cose non permetteva di costruire e realizzare dei brani chissà quanto elaborati. Le colonne sonore dei videogames di un tempo non avevano nulla a che vedere con quelle attuali, tempo fa c’erano dei semplici ritmi sintetizzati, con composizioni a 8-bit o chiptune. Ad oggi le musiche che caratterizzano i giochi sono decisamente più simili a quelle del mondo del cinema, non a caso sia nel settore del gioco che in quello cinematografico la colonna sonora è un brano perfettamente sincronizzato alla sequenza di immagini e video. 

Lo scopo principale, ovviamente, riprendendo la filosofia del noto cineasta Federico Fellini, è quello di suscitare delle emozioni nel videogiocatore, trasportandolo come se per un attimo abbandonasse la dimensione fisica per entrare in quella del videogioco, così come accade per i film. 

Come viene progettata la musica nei videogiochi per colpire il giocatore? 

Il come e il quanto ci colpisce una determinata colonna sonora è senza ombra di dubbio soggettivo, ma la verità è che la psicologia musicale ci insegna che ci sono delle musiche che tendono a colpirci molto più di altre. Noi veniamo plasmati dai suoni fin da subito, possiamo dire addirittura fin dalla nascita. Secondo quanto riportato dagli studi di vari scienziati, già dalla sedicesima settimana di gestazione determinate funzioni cerebrali cominciano ad attivarsi più di altre per rispondere in maniera reattiva alla musica. 

Le parti del cervello adibite a questo compito sono le seguenti: lobo frontale, lobo temporale, ippocampo, amigdala e cervelletto. Non tutte le sopracitate parti del nostro cervello reagiscono e lavorano alla stessa maniera, ad esempio i testi vengono elaborati dal lobo frontale, mentre l’amigdala si occupa delle emozioni che suscita un determinato brano musicale. 

Qual è il tipo di musica che viene utilizzato nei videogiochi? 

Abbiamo sottolineato che l’interpretazione della musica è soggettiva, che ognuno reagisce ad essa a modo proprio, nonostante ci siano delle colonne sonore che tendenzialmente colpiscono più di altre. Tuttavia, è arrivato il momento di scoprire qual è il tipo di musica che viene impiegato più spesso nei videogames. Analizzando questi ultimi, ne esce fuori che i tipi di musica che vengono chiamati in causa sono due: la musica lineare e la musica adattiva. 

Per quanto concerne la prima, com’è intuibile dal nome si tratta di un tipo di musica che segue un andamento lineare, ovvero che non cambia e non subisce variazioni sulla base del gameplay del giocatore. Spesso e volentieri si tratta della musica che parte una volta avviato il gioco nella fase d’introduzione e che ci accompagna fino alla fine. La musica adattiva, invece, è esattamente l’opposto. Anche qui il nome ci dice già tutto, infatti si tratta di quel tipo di musica che subisce delle variazioni nel corso del gameplay sulla base della situazione o delle mosse che vengono effettuate. 

La musica lineare e la musica adattiva sono le due macroaeree all’interno delle quali troviamo tre ulteriori tipi di musica: la diegetica, l’extra-diegetica e il gameplay. Mentre la musica diegetica viene diffusa da una fonte identificabile all’interno dell’ambiente in cui si sta giocando, la musica extra-diegetica è alla base di una scena o dell’ambientazione. Per quanto concerne la musica da gaming, invece, si tratta di un tipo di musica controllato dal giocatore. Un esempio pratico in questo senso è “Guitar Hero”, inserito nella categoria dei giochi ritmici dove il giocatore stesso è autore della propria musica. 

La musica utilizzata nei casinò online 

Anche nel mondo dei casinò online la musica riveste un ruolo fondamentale, tanto che gli operatori delle piattaforme di gioco virtuali selezionano le colonne sonore volte ad influenzare il comportamento del giocatore e a migliorare il più possibile l’esperienza di gioco. Soffermandoci sul punto legato all’influenza sul comportamento del giocatore, una musica con un ritmo più veloce tende ad aumentare la frequenza delle puntate. 

In caso contrario, per le sessioni di gioco piuttosto lunghe viene selezionato un brano decisamente più lento, in modo tale da ricreare un’atmosfera pacata, piacevole e rilassante. La scelta della musica, inoltre, può favorire la concentrazione di un giocatore. In questo senso, la musica ambient e rilassante tende a ridurre sensibilmente le distrazioni, così da portare i videogiocatori a concentrarsi meglio sulle loro strategie.

Le colonne sonore più famose di sempre utilizzate nei videogiochi 

Come abbiamo già detto più volte, l’interpretazione della musica e di una colonna sonora è assolutamente soggettiva, motivo per il quale diventa difficile essere talmente categorici da poter stilare una classifica generale che valga per qualsiasi videogiocatore. Le colonne sonore che possono essere le migliori per noi potrebbero benissimo non esserlo per qualcun altro. Tuttavia, ci sono delle musiche impiegate nei videogiochi che sono diventate più famose ed iconiche di altre, tra queste ad esempio rientrano senza ombra di dubbio le Piano Collections di “Final Fantasy 7”, colme di brani rilassanti, che trasmettono gioia e che allo stesso tempo non risultano essere troppo invasivi. 

Insomma, delle musiche che potrebbero essere ascoltate anche durante una sessione di studio. Altre musiche travolgenti ed avvincenti sono quelle che ritroviamo all’interno di “Shadow of the Colossus” e di “Dota 2”. Se invece ami lo sport e segui le Olimpiadi, non puoi non correre ad ascoltare la colonna sonora di Tokyo 2020. Se volessi cimentarti nell’ascolto di musiche appartenenti più alla cosiddetta vecchia scuola, allora faresti bene a ripescare la colonna sonora di Super Mario, uno dei personaggi più iconici della storia del settore del gioco, divenuto anche protagonista di una pellicola cinematografica che nell’ultimo anno ha riscosso un grandissimo successo. 

 

Foto di copertina di JESHOOTS.COM su Unsplash

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