Il rock di Enrico Ruggeri batte a sorpresa il favorito della vigilia Renato Zero, ma la vera vincitrice gareggia tra le nuove proposte e si chiama Laura Pausini
La quarantatreesima edizione del Festival della canzone italiana, in scena al Teatro Ariston di Sanremo dal 23 al 27 febbraio del 1993, è stata presentata per la quinta volta da Pippo Baudo, affiancato dalla showgirl Lorella Cuccarini. Quarantadue le canzoni in gara e i relativi interpreti, suddivisi nelle due categorie “Campioni” e “Novità”. Pochi gli esordi tra i big, da Roberto Murolo a Pietra Montecorvino, passando per i Ragazzi di Via Meda, mentre sono numerosi gli illustri ritorni dei veterani, tra cui spiccano i nomi di: Renato Zero, Biagio Antonacci, Loredana Bertè, Mia Martini, Peppino di Capri, Milva, Amedeo Minghi, Mietta, Paola Turci, i Matia Bazar, Cristiano De André, Nino Buonocore, Rossana Casale, Grazia Di Michele, Andrea Mingardi, Francesca Alotta, Alessandro Canino, Jo Squillo, Francesco Salvi, i Ladri di Biciclette, Tony Esposito, i Schola Cantorum, Tullio De Piscopo, Peppino Gagliardi, Maurizio Vandelli, i Dik Dik, i Camaleonti e il vincitore Enrico Ruggeri, in vetta alla classifica di gradimento finale con “Mistero”, primo e unico brano rock ad aggiudicarsi il titolo della kermesse.
Tanti gli emergenti tra le nuove proposte, tra cui: Nek, Gerardina Trovato, Erminio Sinni, Angela Baraldi, Lorenzo Zecchino, Bracco Di Graci, Maria Grazia Impero, Leo Leandro, i Fandango, Cliò, Niné, Marcello Pieri, Luca Manca, Luca Virago, Emanuela, Gabriele Fersini, Marco Conidi, Rosario Di Bella, Tony Blescia, Antonella Bucci e la trionfante Laura Pausini, al suo esordio discografico con “La solitudine”, considerato ancora oggi uno dei brani cult degli anni ’90. Tra gli ospiti internazionali, invece, ricordiamo le presenze di Rod Stewart e Diana Ross.
https://www.youtube.com/watch?v=xF9-2yZi-y8
Top e Flop di Sanremo 1993
Top
1. Laura Pausini – “La solitudine”
2. Enrico Ruggeri – “Mistero”
3. Mia Martini e Loredana Bertè – “Stiamo come stiamo”
Flop
1. Leo Leandro – “Caramella”
2. Francesco Salvi – “Dammi 1 bacio”
3. Jo Squillo – “Balla italiano”
Oltre alle due canzoni vincitrici, “Mistero” di Enrico Ruggeri tra i big e “La solitudine” di Laura Pausini tra i giovani, ad imporsi nelle classifiche di vendita all’indomani dalla manifestazione sarà soprattutto “Ave Maria” di Renato Zero. Tra gli altri brani di successo, ricordiamo: “Stiamo come stiamo“ della coppia composta dalle sorelle Loredana Bertè e Mia Martini (alla sua ultima partecipazione prima della sua prematura e tragica scomparsa), “Non so più a chi credere“ di Biagio Antonacci, “Stato di calma apparente” di Paola Turci, “In te” di Nek, “Dietro la porta“ di Cristiano De Andrè (detentore del Premio della critica), “Gli amori diversi” dell’inedito duo Rossana Casale e Grazia Di Michele, “Dedicato a te“ dei Matia Bazar, “Notte bella, magnifica” di Amedeo Minghi, “Figli di chi” di Mietta e i Ragazzi di Via Meda, “Ma non ho più la mia città” di Gerardina Trovato, “Un anno di noi” di Francesca Alotta, “L’amore vero” di Erminio Sinni (scritta a quattro mani con Riccardo Cocciante), “La voce delle stelle“ di Peppino Di Capri, “L’Italia è bbella“ di Roberto Murolo, “Una Canzone d’amore“ di Nino Buonocore e “Il mare delle nuvole“ di Antonella Bucci (composta da Eros Ramazzotti).
LE CONCLUSIONI DEL DIRETTORE
Quello del 1993 è il Festival dei giovani e della malinconia. Dei giovani perchè è in quest’edizione che debutta e prende il volo la più grande interprete italiana nel mondo degli ultimi 25 anni: Laura Pausini. La ragazza di Solarolo che sbarca e conquista Sanremo non ha ancora 19 anni ma già conquista il pubblico con l’intensa, quanto potente, “La solitudine”. Ma affianco a lei il sempre lungimirante e attento Pippo Baudo fa debuttare all’Ariston anche il giovane Nek che, poi, vi farà ritorno altre 4 volte conquistando lentamente il pubblico e la scena discografica italiana. E’, però, anche il Festival della malinconia perchè tra i big si registra l’ultima partecipazione a Sanremo di Mia Martini, regina della canzone italiana che in duetto con la sorella Loredana Bertè non viene apprezzata e capita, e i fischi di parte del pubblico alla lettura della classifica finale che incorona Enrico Ruggieri ai danni, ancora una volta, dell’immenso Renato Zero (soltanto quinto con la sua “Ave Maria”) che, da allora, sceglierà di non tornare più in gara al Festival. L’Ariston lo osanna e gli tributa un applauso di oltre 4 minuti incoronandolo vincitore morale dell’edizione (proprio come avvenne nel 1991 con l’altrettanto celebre “Spalle al muro”. |
Nico Donvito
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