giovedì 5 Dicembre 2024

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Sanremo Giovani 2024, le pagelle della terza puntata (26 novembre)

Torna in tv Sanremo Giovani 2024, ecco le nostre pagelle delle sei performance della terza puntata, in onda questa sera, martedì 26 novembre

Sanremo Giovani 2024 è ufficialmente arrivato al penultimo appuntamento e noi siamo pronti ad aggiornare le nostre pagelle con le performance di questa terza puntata, in onda su Rai2 oggi, martedì 26 novembre.

Ad esibirsi in questo nuovo appuntamento sono: Alex Wyse con “Rockstar”, i Cosmonauti Borghesi con “Aurora tropicale”, Arianna Rozzo con “J’adore”, Nicol con “Come mare”, Bosnia con “Vengo dal sud” e Giin con “Tornare al mare”.

In attesa del verdetto finale della giuria, di seguito i nostri giudizi che arrivano a quattro settimane di distanza rispetto al primo ascolto delle versioni in studio (qui le precedenti pagelle).

Sanremo Giovani 2024, le pagelle della terza puntata

Alex Wyse – “Rockstar

Alex interpreta con precisione e la giusta dose di emozione. Esecuzione non impeccabile e per questo riuscita, perché “Rockstar” è la tipica canzone da cantare anche un po’ a squarciagola, senza dare troppo sfoggio della tecnica. Diciamo che è l’interpretazione ad essere perfetta.. per dirla “alla Fantozzi”, da 92 minuti di applausi. Voto 9.5

Nicol – “Come mare

“Non può piovere per sempre, ma può piovere per settimane” è il mantra di questa bella proposta presentata con trasporto dalla talentuosa Nicol. L’inquietudine si trasforma presto in consapevolezza e da sfogo sul finale, in un canto decisamente liberatorio, personale quanto collettivo. Davvero un peccato l’abbinamento, l’unico finora abbastanza bilanciato. Senza alcun dubbio, anche “Come mare” avrebbe meritato la semifinale del 10 dicembre. Voto 8

Cosmonauti Borghesi – “Aurora tropicale

Meglio dal vivo che nella versione in studio, la performance è decisamente più coinvolgente. L’ispirazione è palesemente del secolo passato, precisamente del penultimo decennio. Insomma, queste operazioni revival funzionano fino a un certo punto. Al di là della bontà di questa proposta musicale, mi incuriosirà vedere il percorso dei Cosmonauti Borghesi in futuro, verso quale direzione prenderà la bussola della loro sperimentazione. Voto 6.5

Bosnia – “Vengo dal sud

Nonostante la spiccata matrice territoriale e il dialetto, questa di Bosnia appare paradossalmente la proposta più eurovisiva delle ventiquattro in concorso. Il cocktail è servito con ingredienti ben equilibrati, senza mai sfociare nel guazzabuglio, seppur sfiorandolo in più passaggi. Di fatto, “Vengo dal sud” si distingue e si lascia ricordare. A prescindere dai gusti, bisogna apprezzare l’originalità e la contemporaneità, figlia di questo tempo. Convince e funziona senza l’ausilio di effetti speciali e di effetti revival. Voto 7

Giin – “Tornare al mare

Ha un timbro interessante Giin, ma non regge un pezzo monotono, che non prende mai il volo, nemmeno quando sembra che la pista sia libera e che la torre di controllo abbia dato l’ok per il decollo. La prova dal vivo è più riuscita della versione in studio, grazie al talento della cantautrice che sul palco ci sa stare e con la chitarra ci sa fare. Voto 5.5

Arianna Rozzo – “J’adore

Se le canzoni di Sanremo Giovani devono rappresentare in qualche modo un biglietto da visita fedele e riassuntivo del percorso di un nuovo artista, da questo pezzo non si capisce in che direzione si dirige la giovane Arianna: tra parlato e cantato, tra urban ed elettronica… forse c’è troppa roba e troppi idiomi tutti assieme, come se Maria Nazionale e Myss Keta improvvisassero una jam session lungo l’A1, allo svincolo di Caianello. Certo, bisogna ammettere che il “M’ ne fott’ proprio” ripetuto a oltranza ti si appiccica addosso come un tormentone sul bagnasciuga. Voto 6

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.