Tutto quello che è accaduto musicalmente negli ultimi 12 mesi lettera per lettera
ANGELINA MANGO
E’ la rivelazione dell’anno, la nuova scommessa vinta di Maria de Filippi e del suo “Amici” che, a dispetto degli altri talent, ha ancora la forza di saper imporre al mercato discografico (e alla discografia) artisti e successi da dischi di platino. La figlia d’arte, arrivata alla corte dello show di Mediaset con un percorso discografico già avviato ma senza troppa fortuna mediatica dalla sua, è letteralmente esplosa vantando una freschezza innovativa ed una personalità capace di conquistare il pubblico più giovane (e superficiale) ma anche quello più adulto e pretenzioso che da lei si aspetta presto qualcosa all’altezza del sangue che le scorre nelle vene. Nuovo sangue nelle vene.
BELLISSIMA-EFFECT
Duemilaventitrè uguale Annalisa. La cantante savonese ha letteralmente dominato questi ultimi dodici mesi sfruttando l’onda che le ha offerto il successo clamoroso di “Bellissima”, rilasciata sul finire del 2022. Il tormentone d’autunno si è trasformato in un volano incredibile per “Mon amour”, l’estiva “Disco paradise” insieme a Fedez e gli Articolo 31, “Ragazza sola” e l’album “E poi siamo finiti nel vortice”. Senza dimenticare, naturalmente, anche l’esordio al Mediolanum Forum di Assago per un tour che, dopo Sanremo, attraverserà i maggiori palazzetti dello sport della Penisola. E’ lei il volto femminile dell’anno e la sua “Bellissima” ne è la bandiera. Giusto riconoscimento per una voce meritevole e per un’artista che ha saputo lavorare su se stessa. Sei sempre stata bellissima.
CALCUTTA
Tornato dopo oltre quattro anni di silenzio discografico, ad eccezione di pochissime partecipazioni in progetti altrui come autore o duettante, Calcutta è riuscito a riprendersi la scena con una facilità disarmante. Segno che il suo pubblico ha saputo aspettarlo superando anche la frenesia consumista del mercato contemporaneo che impone un continuo stare sulle scene e produrre. Il suo album “Relax” sta andando benissimo ma, soprattutto, il suo tour live è un continuo successo da sold-out. Evergreen.
DIVINA COMMEDIA
Con soltanto sei mesi di vendita “La Divina Commedia” di Tedua sarà probabilmente il secondo disco più venduto dell’intero 2023 dietro al solo “Il coraggio dei bambini” di Geolier che, però, vanta la pubblicazione risalente allo scorso gennaio. Quattro dischi di platino con il solo album, nove dischi di platino e otto dischi d’oro con i singoli: il suo è un successo incontrovertibile e assolutamente dimostrato. Il progetto dalle uova d’oro.
ELISA E GIORGIA A SANREMO
L’impressione è che il Festival di Sanremo 2023 possa rimanere negli annali della musica proprio per quella magica esibizione che ha unito (non per la prima volta a dire il vero) le voci di Elisa e Giorgia, le due indiscutibili protagoniste del Festival 2001 con due canzoni incredibili come “Luce (tramonti a nord-est)” e “Di sole e d’azzurro”. Molto più del tormentone di Lazza, dell’ennesimo successo di Marco Mengoni, dei baci di Fedez e dei look di Chiara Ferragni farà storia quell’intreccio di voci incredibili che non si è potuto che applaudire commossi. Vere regine di voce, arte e musica.
FORUM
Il Forum di Assago è stato il grande protagonista della musica live del 2023 aprendo le proprie porte a tanti nuovi protagonisti. Da un certo punto di vista l’approdo di nuovi nomi al tempio dei palazzetti italiani rappresenta senz’altro un fattore positivo, dall’altro dà l’idea che il raggiungimento della meta potrebbe essersi fatto eccessivamente semplice e immediato. Da Mr.Rain ad Annalisa e Elodie passando per Madame e Drillionaire: in tanti (troppi, forse) hanno debuttato al Forum. C’è da augurarsi che possano tornarci. C’è un Forum per tutti.
GEOLIER
Se il 2021 aveva incoronato Rkomi ed il 2022 Lazza, il 2023 è stato indubbiamente l’anno di Geolier che, più della conferma di Tedua, ha rappresentato il nome dell’anno. Almeno sul versante della musica rap e urban. Partito dall’ambiente partenopeo e napoletano, il giovane cantante ha conquistato tutt’Italia con un disco streammatissimo come “Il coraggio dei bambini”. Il tutto senza dimenticare che nel 2024 avrà la sfida del Festival di Sanremo per conquistare il mainstream e, successivamente, ben due date allo Stadio Maradona di Napoli. Jamme bell’, jà!
HOLDEN
Attualmente ancora in gara nella fase pomeridiana della ventitreesima edizione di “Amici di Maria de Filippi”, il giovane Holden è, in realtà, già entrato nella storia del talent e di tutta la discografia italiana. Il suo primo inedito promosso all’interno dello show di Canale 5, “Dimmi che non è un addio”, ha conquistato il record di brano più ascoltato nelle 24 ore immediatamente successive alla sua pubblicazione dell’intero storico del format di Maria de Filippi. Oltre 162 mila ascolti su Spotify nel primo giorno di rilevazione ne fanno un’autentica scommessa per il futuro. Record-man.
ITALODISCO
Mancavano giusto i The Kolors all’elenco dei propositori del nuovo amore disco. Affrontato, a modo proprio, il riscoperto genere, Stash e compagni sono rinati discograficamente proprio con la disco. Suonati e non ultraprodotti ma autentici e fedeli al proprio DNA, i The Kolors hanno basato il proprio successo estivo su di un ritornello martellante e perfetto per farsi urlare a tutta voce. Dall’Italia il loro successo si è spostato velocemente in tutt’Europa con versioni tradotte e remix che si sono sprecate e riconoscimenti che vanno ben oltre l’immaginabile anche al di fuori dell’Italia. Una rinascita.
KIDS
In televisione il 2023 è l’anno della rinascita del genere “kids”. Sulla coda dell’inverno Rai Uno, con il volto di Antonella Clerici alla conduzione, ha azzardato il format “The Voice Kids” come spin-off di sole due puntate del già testato, riuscito e adatto al pubblico adulto dell’ammiraglia Rai ‘The Voice Senior’. Il successo ha convinto a ripetere l’operazione già nell’autunno con un’ampliamento a ben 5 prime serate che sono state un vero e proprio boom di telespettatori. Canale 5 non ha atteso oltre e ha giocato la carta “Io canto generation” recuperando un vecchio format con lo stesso Gerry Scotti alla conduzione e un po’ più di lustrini per garantirsi un riscontro, anche qui, per nulla scontato. La TV riscopre i bambini canterini.
LAZZA
Lo scoglio rappresentato dall’esordio sul palco del Festival di Sanremo è stato superato perfettamente dal re delle vendite del 2022 e dal maggior rappresentante del rap italiano nel cast dell’ultima kermesse canora. Il risultato non era affatto scontato perchè, per gran parte della platea del Festival, Lazza non rappresentava affatto quello che, invece, già era per il pubblico più giovane e underground. La sua “Cenere” ha convinto parecchio in tutte le fasce d’età finendo sul podio sanremese e nelle cuffiette di gran parte del pubblico italiano che ne ha fatto una hit per mesi e mesi. Non tutti sarebbero riusciti nell’impresa. Prova superata.
MARCO MENGONI
Tornato in gara al Festival a dieci anni dalla sua vittoria con “L’essenziale” proprio nel momento in cui non ne avrebbe avuto affatto bisogno. Vittorioso sia nella serata delle cover che con la sua “Due vite”, l’artista di Ronciglione ha ben figurato anche all’Eurovision Song Contest prima di scatenarsi con le note estive di “Pazza musica“, un nuovo disco, un tour negli stadi tutto sold-out e un altro tour europeo di ottimo successo. Il suo è stato un 2023 pienissimo, preludio di un 2024 che lo vedrà concludere il percorso con il ritorno al Festival (da conduttore) prima del meritato riposo. La nostra popstar più rappresentativa.
NEGRAMARO
Hanno fatto discutere i Negramaro per la scelta di festeggiare i propri 20 anni di carriera nella loro Puglia con un maxi-evento che ha causato non pochi problemi logistici a numerosi fan rimasti imbottigliati nel traffico. Poi, però, hanno avviato un nuovo percorso musicale partendo dai duetti con Elisa, Jovanotti e Fabri Fibra. Poi l’annuncio del ritorno in gara a Sanremo per il 2024 a distanza di 19 anni dalla prima e unica partecipazione. Giuliano Sangiorgi e compagni in Riviera sono uno di quei nomi impensabili fino a pochi anni fa. Per loro Sanremo spalancherà la braccia come, poi, gli stadi italiani per un ritorno live in grande stile. Una sfida importante. I big di ieri che vogliono essere anche i big di oggi.
OXA
La sua venuta a Sanremo, a distanza di 12 anni dall’ultima partecipazione, è risultata da subito un evento. La curiosità suscitata nel pubblico non ha lasciato indifferente nessuno ed il fatto che, a fine 2023, il suo sia il nome femminile più cliccato e cercato tra le ricerche sul web ne è una testimonianza. La sua “Sali (canto dell’anima)” è un esempio della musica eterea e sublime della Oxa di oggi e senz’altro rappresenta una meta difficile da comprendere nell’inquinato panorama musicale attuale ma racconta che esiste ancora una musica di qualità, di spessore, di speranza. Vocalità eccelsa, ricerca musicale che abbraccia la ricerca spirituale e tocca le vette della verità. C’è solo una regina.
PAOLA E CHIARA
Gli anni ’90 e i primi anni ’00 sono tornati prepotentemente di moda musicalmente parlando. Amadeus ha deciso di cavalcare questa tendenza richiamando all’Ariston due icone di quegli anni come Paola & Chiara che hanno accettato la reunion e la ripartenza del loro percorso discografico congiunto a dieci anni dalla separazione. “Furore” è stata la loro nuova hit sanremese presentandole al pubblico esattamente come le aveva lasciate: un duo iconico per il pop disimpegnato ma anche rappresentazione del mondo disco, LGBTQ+ e anni ’90 tra coreografie, paillettes e ritornelli a tutto fiato. Musica maestro!
QUOTE ROSA
Da anni si parla, oramai, dello spazio riservato alle donne nello scenario musicale e discografico italiano. Il tutto legato spesso alla richiesta, più o meno esplicita, di ampliare questo spazio e di creare dei meccanismi che ne possano garantire un’equa rappresentanza rispetto a quella affidata ai colleghi maschi. La realtà è che il 2023 è stato, almeno nel pop, soprattutto l’anno delle donne: l’esplosione di Annalisa, la conferma di Elodie, la prima volta al Forum di Madame, la rinascita di Emma, la vittoria di Angelina ad ‘Amici’, le polemiche di Anna Oxa a Sanremo, il nudo di Arisa sui social… insomma, le donne ci sono, basta saperle guardare (e ascoltare). Girl power!
ROSE SANREMESI
Il Festival di Sanremo 2023 verrà ricordato, tra le altre cose, per il celebre episodio delle rose prese a calci e strattoni da Blanco nel corso di un’esibizione alquanto discutibile (e discussa). E poi come dimenticare, sempre in terra sanremese, le polemiche altrettanto forti di Rosa Chemical. Eccentrico nei look, capace di un bacio alla francese con Fedez e di un mimo piuttosto esplicito a tematica sessuale. Insomma, le rose hanno caratterizzato il quarto mandato sanremese di Amadeus e, attenzione, nel 2024 ci sarà in gara Rose Villain. Non solo fiori.
SANREMO
Il Festival di Sanremo è rinato sotto la spinta propulsiva di Amadeus che ha saputo essere inclusivo nella formazione dei propri cast, liberatore della piaga di troppi (inutili e ingiustificati talvolta) superospiti e aperto a nuovi linguaggi nella comunicazione e nella resa televisiva. Una ricetta che ha avvicinato notevolmente i giovani alla kermesse anche attraverso i social e l’inclusione di artisti fino a prima lontani da Sanremo. Ora il Festival è tornato davvero a fermare l’Italia intera e la nostra musica ne è dipendente più che mai. Una nuova primavera.
TOTO CUTUGNO
Il 2023 ha raccontato anche il triste addio a Toto Cutugno. L’eterno secondo del Festival di Sanremo, la voce de “L’italiano”, la penna di successi clamorosi donati anche ad altri artisti, l’animo del cantautore e del musicista vero. Con lui salutiamo un anno che ci ha costretto al saluto di molti altri artisti, musicisti e amanti delle sette note da Roberto Rossi, Burt Bacharach, Luca Bergia, Tina Turner, Matteo Romagnoli, Sinead O’Connor, Franco Migliacci… Grazie per la vostra musica.
UN BRICIOLO DI ALLEGRIA
E’ il nuovo che incontra la tradizione, il rivoluzionario che abbraccia il conservatorismo, la classe che accetta la veemenza, il pop che guarda al leggendario canto. Blanco sceglie Mina per il suo duetto-bandiera del nuovo album e la Tigre di Cremona non si tira indietro. “Un briciolo di allegria” è una traccia perfetta per i nostri giorni, per le radio, per lo streaming e anche per i dischi. Pur non suonando come un qualcosa di sorprendente o spiazzante, la canzone racchiude perfettamente i due mondi che ne hanno dato e trovato vita e legittimazione reciproca. Insieme si può.
VECCHIO POP
Anno di crisi per il vecchio pop tradizionale all’italiana. Un dato che, va detto, ribadisce una tendenza ormai sempre più marcata e chiara che già negli ultimi anni si era palesata con forza. Laura Pausini e Ligabue hanno raccolto a fatica un disco d’oro con i rispettivi propri nuovi album d’inediti pubblicati in autunno. Emma, malgrado il rilancio urban, ancora non è riuscita nell’impresa. Tiziano Ferro in oltre un anno ha collezionato a malapena un disco di platino. I dischi non si vendono più gridano da tutte le parti. Lo streaming ha segnato la morte del pop. Tutto vero ma i numeri latitano. Nelle vendite. Fortuna che ci sono i live.
WAX
L’alba del 2023 avvenne con il cosiddetto “Capodanno gate” che, in quel di ‘Amici 22’, pareva poter consistere in un qualcosa di gravissimo e indicibile. Maria de Filippi ha scelto (e imposto) il silenzio a tutti gli attori coinvolti nell’episodio tanto che ancora adesso nessuno sa davvero cosa accadde in quel momento all’interno del talent di Canale 5. Tra i maggiori indiziati e responsabili si è fatto forte il nome di Wax che poi, nel corso del programma, ha saputo inimicarsi giornalisti ed il settore che conta per avere un futuro rilevante nella discografia. Il mistero dell’anno.
XFACTOR
Giunto alla sua diciassettesima edizione italiana dopo già qualche annata di stanca, il format musicale di Sky Uno sembrava poter essere all’alba di una nuova rinascita grazie al ritorno in giuria di un chiacchierato quanto benvoluto Morgan. I fan storici del programma si aspettavano che il ritorno del giudice più vincente di sempre rappresentasse anche un ritorno all’ovile del format con un’attenzione maggiore riservato alla scelta dei brani, un’approccio più professionale ai giudizi e una selezione di talenti davvero capaci di poter occupare quel ruolo di pop-star che il programma dovrebbe, almeno nelle intenzioni, andare a scoprire. In realtà poco di tutto questo è avvenuto e, esclusione di Morgan a parte, di null’altro si è parlato lasciando XFactor nel suo sempre più sonnolente torpore. Tanto rumore per nulla.
YOUTUBE
Il 2024 avrà come maggiore novità l’introduzione di YouTube e del video-streaming nei conteggi ufficiali per le vendite. Una riforma che, in qualche modo, era stata auspicata da tempo. Soprattutto dai sostenitori del mondo del pop che vedono nella piattaforma video un’ultima torre di difesa del genere dall’assalto impetuoso del mondo rap, trap e urban agli altri servizi di diffusione musicale. Saprà il mondo del videoclip equilibrare le classifiche più di quanto sia accaduto fino ad oggi? Tutto a portata di un click.
ZUCCHERO NEGLI STADI
Tra i grandi eventi live che riempiranno il cartello dell’estate 2024 c’è il ritorno di Zucchero negli stadi italiani. Una delle voci più riconoscibili e preziose della musica italiana da anni mancava dalla cornice delle più grandi location nostrane. Non che in questi anni il bluesman emiliano non abbia raccolto numeri importanti sul fronte dei live (come dimenticare Campovolo o i record di concerti all’Arena di Verona?) ma un ritorno negli stadi della voce di “Chocabeck” era quanto di più giusto e meritato potesse avvenire. D’altronde già quest’ultima estate il duetto a sorpresa con i Coldplay a San Siro per “Diamante” ha restituito una prova di quanto fosse giusto questo ritorno. Bentornato Sugar!
Ilario Luisetto
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