Un secolo di voci, musica e storie che hanno fatto grande la radio, tra passato e attualità, davanti e dietro il microfono. A cura di Pio Russo
Benvenuti a “Century Radio”, la rubrica dedicata ai cento anni della radio. In questo spazio esploreremo l’affascinante mondo della radiofonia, non solo attraverso ciò che ascoltiamo, ma anche svelando cosa accade quando i microfoni si spengono.
Pio Russo racconterà l’evoluzione e l’involuzione di un mezzo che ha segnato intere generazioni, portando musica, voci e storie nelle case di tutto il mondo. Dal fascino delle prime trasmissioni fino all’era del digitale, in un viaggio tra passato, presente e futuro della radiofonia.
Century Radio, la nascita del mezzo e la prima messa in onda
C’è una data che per tutti noi è fondamentale. Quando dico “tutti noi” intendo noi radiofonici e, non solo gli addetti ai lavori, ma anche gli ascoltatori che poi sono la parte fondamentale di qualsiasi stazione radiofonica al mondo. La data, è quella del 6 Ottobre 1924 che per noi italiani rappresenta la nascita della radio in Italia.
“Uri, Unione Radiofonica Italiana. 1-RO: stazione di Roma. Lunghezza d’onda metri 425. A tutti coloro che sono in ascolto il nostro saluto e il nostro buonasera. Sono le ore 21 del 6 ottobre 1924. Trasmettiamo il concerto di inaugurazione della prima stazione radiofonica italiana, per il servizio delle radio audizioni circolari, il quartetto composto da Ines Viviani Donarelli, che vi sta parlando, Alberto Magalotti, Amedeo Fortunati e Alessandro Cicognani, eseguirà Haydn dal quartetto opera 7 primo e secondo tempo”.
Queste, le prime parole pronunciate da Ines Viviani Donarelli, il cui nome è vittima della prima diatriba scatenata dal nostro mezzo di comunicazione del cuore. Per molti anni, infatti, questo annuncio è stato attribuito alla voce di Maria Luisa Boncompagni, carriera lunghissima e luminosa alla radio, ma consideriamo anche “zia radio” o “l’usignolo della radio” (questi i suoi soprannomi”, vittima di un equivoco: c’è una parte dell’annuncio “che vi sta parlando” preso, non ne conosciamo il motivo, da vecchie registrazioni e quindi per più di 70 anni la povera Ines Viviani Donarelli perse il suo posto nella storia.
Concerto di musica classica, bollettino meteo e della borsa a costituire il primo “palinsesto” Il primo studio radiofonico, naturalmente, si trovava a Roma, l’anno dopo fu la volta di Milano, nel 1926 di Napoli e poi Torino nel 1929.
Il 6 ottobre si avvicina, la radio sta per compiere cento anni. In questa rubrica ripercorreremo la sua storia e parleremo di radiofonia, non solo di quello che ascoltate, ma anche di quello che accade a microfoni spenti… di evoluzione e involuzione del mezzo.
Pio Russo
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