A tu per tu con Giovanni Toscano, in occasione dell’uscita del singolo “Piccolo tornado”. La nostra intervista giovane e poliedrico artista
È fuori per LaTarma Records da venerdì 25 ottobre, il nuovo singolo di Giovanni Toscano, intitolato “Piccolo tornado”. La nostra intervista al giovane artista classe 1996 di Pisa.
Cantautore, scrittore e attore, Giovanni è un performer a 360 gradi e con questo brano prodotto da Rootsie torna sulla scena musicale raccontando la sua estate.
“Piccolo tornado” è il tuo nuovo singolo, ci racconti del suo processo creativo?
«In realtà è stato abbastanza facile. Dopo le vacanze ero un po’ triste, avevo la febbre e volevo rivivere quello che avevo sentito durante l’estate».
Lo hai come il racconto della tua estate su un’isola deserta. Puoi parlarci di questa esperienza e di come ha influenzato la tua scrittura?
«Non so come abbia influenzato la scrittura, ma sicuramente ha influenzato il mio modo di vedere le cose. Anche dal punto di vista lavorativo, mi ha aiutato a guardare il mondo con un’altra prospettiva. Peccato che spesso me ne dimentico».
Nel singolo si parla di libertà totale e assenza di aspettative. Come si riflette tutto questo nella società iper performante di oggi?
«È difficile effettivamente trovare una combinazione e un equilibrio tra ciò che ci rende liberi e il mondo d’oggi. Con “Piccolo Tornando” cerco solo di riproporre la domanda, non ho risposte».
Dal punto di vista musicale, che tipo di lavoro c’è stato dietro la costruzione del sound di “Piccolo tornado”?
«Come con quasi tutti i miei brani, ho bussato alla porta del buon vecchio Rootsie, mio amico e produttore di fiducia. Avevo un’idea abbastanza precisa, poi con Edoardo ci intendiamo, in due giornate abbiamo fatto».
Sei un artista poliedrico: cantautore, scrittore e attore. Come riesci a bilanciare questi ruoli e come si influenzano a vicenda?
«A me piace tutto e non mi piace troppo aspettare. Adesso sono impegnato con la musica, ad anno nuovo so che ripartirà qualcos’altro. È bello alternare le cose, è come con gli amici, non li lasci mai, ma vanno a periodi, una volta vedi più volentieri uno, un’altra volta un altro».
Per concludere, c’’è una particolare lezione, un prezioso insegnamento, che senti di aver appreso dalla musica fino ad ora?
«Non ti stancare mai di discutere, preparati bene e ricorda perché lo fai».
Nico Donvito
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