mercoledì 27 Novembre 2024

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Cristina D’Avena, quindici anni di “Magia di Natale”

Album Amarcord, i dischi più belli da riascoltare: un viaggio nel tempo nei ricordi di progetti che hanno lasciato il segno e che vale la pena riportare alla nostra attenzione

C’era un’epoca non molto lontana, fino a una quindicina di anni fa, in cui fare un disco di Natale non era una moda, bensì un banco di prova e un momento importante per la carriera di un artista. Ne sa qualcosa Cristina D’Avena, una delle primissime artiste a mettersi alla prova con il repertorio natalizio, prima della successiva ondata di proposte che si sono susseguite dopo. Precedentemente, in tempi non sospetti, soltanto Irene Grandi ed Enrico Ruggeri avevano inaugurato il nuovo millennio con un disco di cover dedicate al Natale.

Pubblicato il 27 novembre del 2009, “Magia di Natale” è l’album che segna una svolta nella carriera della cantante emiliana, il primo progetto non composto da sigle televisive, dopo ben ventotto anni di onorato servizio nel mondo dei cartoni animati. Dodici le tracce in scaletta, tutte arrangiate dal Maestro Valeriano Chiaravalle, molte delle quali tratte dal repertorio classico della tradizione natalizia, come “Santa notte” (versione italiana dell’austriaca “Stille nacht”, conosciuta anche come “Astro del ciel”), “Bianco Natale” e “Oh holy night”.

Per la prima volta Cristina D’Avena incide in lingua inglese, tra cui spiccano le reinterpretazioni di “All I want for Christmas is you” di Mariah Carey e “Happy Xmas (war is over)” di John Lennon, ma anche canzoni che non hanno a che fare con la tradizione natalizia, come “The prayer” portata al successo della coppia formata da Andrea Bocelli e Céline Dion, “Childhood” di Michael Jackson e la celebre Ninna nanna di Brahms”.

Leggermente meno riuscite le versioni italianizzate dei grandi classici di matrice anglo-americana, come “Ginge rock” (originariamente “Jingle Bell Rock”), “Il Natale arriva in città” (meglio nota come “Santa Claus is comin to town”) e “Din don dan” (ovvero la celeberrima “Jingle bells”), che tradotte non rendono quanto l’originale.

Splende di luce propria, invece, la nuova versione di “Alla scoperta di Babbo Natale”, che la stessa interprete bolognese aveva inciso nel 1986 come sigla dell’omonimo cartoon, proposta in maniera convincente in salsa pop, esperimento che in futuro ha poi replicato con successo nei recenti “Duets” e “Duets forever“, duettando con ben trentasei personaggi di spicco della musica leggera italiana.

In “Magia di NataleCristina D’Avena ci regala nuove sfumature, discostandosi per la prima volta dal suo solito repertorio, sperimentando al di fuori dalla propria zona di comfort, mettendosi alla prova sia con i classici della tradizione natalizia che con autentiche hit più contemporanee di stampo internazionale. Un disco che negli anni è stato riproposto varie volte e in diverse versioni, con l’aggiunta di alcune bonus track ma che, a distanza di tre lustri, resta attuale e piacevolmente senza tempo.

Magia di Natale | Tracklist e stelline

  1. Santa notte (Stille nacht)
    (Joseph Mohr, Franz Xaver Gruber)
  2. Bianco Natale
    (Filiberto Bellobuono, Ettore Carrera, Irving Berlin)
  3. Ginge Rock (Jingle Bell Rock)
    (Mario Panzeri, Joe Beal, Jim Boothe)
  4. O holy night
    (Placide Cappeau, John Sullivan Dwight, Adolphe Adam)
  5. Il Natale arriva in città
    (Haven Gillespie, Paolo Re, Fred Coots)
  6. Happy Xmas (war is over)
    (John Lennon, Yoko Ono)
  7. Ninna nanna di Brahms
    (Johannes Brahms, Bruno Martelli, Giovanni Bobbio)
  8. Din don dan (Jingle Bells)
    (James Lord Pierpont, Umberto Bertini)
  9. Alla scoperta di Babbo Natale
    (Alessandra Valeri Manera, Ninni Carucci)
  10. All I want for Christmas is you
    (Walter Afanasieff, Mariah Carey)
  11. The Prayer
    (Carole Bayer, Tony Renis, Alberto Testa, David Foster, Carole Sager)
  12. Childhood
    (Michael Jackson)
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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.