Intervista al cantautore romano in gara a Sanremo Giovani
Cannella, nome d’arte di Enrico Fiore, è uno dei 24 artisti selezionati dalla commissione Rai presieduta da Claudio Baglioni per gareggiare nel nuovo format musical-televisivo di Sanremo Giovani 2018. Per lui, giovane cantautore romano in casa alla Honiro Label, il percorso parte da Nei miei ricordi, un intenso ed emozionale viaggio pop all’interno dei pensieri di una storia d’amore finita male. Ecco cosa ci ha raccontato Cannella a pochi giorni dalla doppia serata televisiva del 20 e 21 dicembre 2018:
Partiamo da “Nei miei ricordi“. Che canzone è per te questa? Cosa rappresenta?
<<E’ una canzone che ho scritto in un momento particolare della mia vita, in seguito di una storia finita per cui è una canzone molto personale, che sento molto mia, sulla mia pelle. Ogni cosa che ho scritto l’ho vissuta veramente non a caso nel testo ci sono tante immagini di quotidianità, niente di troppo costruito. E’ un qualcosa di molto alla mano in cui si può rispecchiare qualsiasi persona. Il pezzo inizia, infatti, con “volevamo una casa in montagna per andare i fine settimana” proprio perchè volevo dare da subito una chiara immagine del mio stile di scrittura che si sofferma sempre sui dettagli anche stupidi. Sono quei dettagli che nelle grandi storie d’amore non hanno mai troppa rilevanza ma che a me piace inserire nelle mie canzoni>>.
Ricordi il momento in cui hai scritto questa canzone?
<<Certamente! “Nei miei ricordi” è sempre stata una canzone importante per me fin dal momento in cui l’ho scritta. Ho sempre pensato che sarebbe stata una delle punte del mio disco. L’ho scritta piano e voce oltretutto e solo successivamente abbiamo studiato un arrangiamento che non deteriorasse l’intimità originale della canzone>>.
Da dove arriva l’idea di partecipare a Sanremo Giovani?
<<Sarò sincero. Per me è una grande soddisfazione prendere parte ad una manifestazione così importante per la musica italiana ma l’idea di Sanremo è una cosa piuttosto recente: non avevo mai né provato né tanto meno pensato di partecipare anche perché il percorso arriva dal rap che, in qualche modo, non è ancora del tutto indirizzato verso il Festival. Di recente abbiamo valutato con la mia etichetta, la Honiro, che “Nei miei ricordi” era la canzone giusta per un palco come quello di Sanremo e per dare anche a me la giusta visibilità. Mai mi sarei aspettato di arrivare fino a questo punto, ora è già una vittoria per me!>>.
Se dovessi essere uno dei due giovani in gara al Festival di Sanremo dovresti presentare un altro brano inedito. Hai tenuto il pezzo forte per quell’occasione?
<<Sono due brani completamente diversi e non abbiamo pensato a quale tra i due fosse il più forte. Abbiamo scelto “Nei miei ricordi” come esordio per sviluppare un certo tipo di percorso: questo brano rappresenta un po’ di più il mio mondo rispetto all’altro brano che osa di più>>.
Ormai mancano pochi giorni, come vivi quest’attesa?
<<Normalmente sono molto ansioso ma per il momento cerco di non pensarci e non farmi venire troppe paranoie. So che troppi pensieri potrebbero anche disturbarmi e danneggiare il mio umore: per ora voglio solo concentrarmi, fare le prove e fare tutto quello che ho in programma. Poi sono certo che prima di salire sul palco sarò in ansia ma, per adesso, devo dire che sono tranquillo>>.
Cosa ne pensi dei tuoi giovani colleghi in gara a Sanremo Giovani? Hai delle canzoni preferite?
<<Non ho ascoltato ancora tutte le canzoni ma ne ho sentite diverse. Mi piace molto il brano di Federica Abbate (Finalmente), Mahmood (Gioventù bruciata), Cordio (La nostra vita) e Le Ore (La mia felpa è come me). Casualmente, poi, i brani che mi piacciono di più sono quelli dei ragazzi con cui ho legato maggiormente quando ci siamo incontrati tutti assieme a testimonianza che quando ci si incontra musicalmente poi anche umanamente ci si scopre molto vicini>>.
Come mai la scelta del nome d’arte? Da dove arriva Cannella?
<<Cannella è un nome d’arte che mi ha dato Ultimo, un mio carissimo amico a cui io, in precedenza, avevo dato il suo nome d’arte. Ci siamo scambiati i nomi d’arte, diciamo. La cannella è una spezia che si sposa bene con tutto e questo mi rappresenta parecchio sia musicalmente che nella mia vita privata: il contrasto tra il romantico ed il nostalgico mi appartiene>>.
Da dove arriva la passione per la musica?
<<Non sono figlio d’arte ma mio padre ha sicuramente contribuito parecchio in questo mio avvicinamento alla musica: diceva sempre che avrei fatto il cantante e, in effetti, ha avuto ragione (ride). Sono cresciuto ascoltando i dischi di Giorgia: li so ancora tutti a memoria. Verso i 13 anni ho iniziato a scrivere le mie prime canzoni e man mano sono cresciuto diventando Cannella>>.
Se ti trovassi al Festival mi dici i nomi di 3 artisti big con cui ti piacerebbe dividere il palco?
<<Visto che ci conosciamo bene mi piacerebbe molto essere in gara con Ultimo. Sarebbe una cosa fighissima. Poi mi piacerebbe che ci fossero Francesca Michielin, che mi piace un sacco, e Cesare Cremonini>>.
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Ilario Luisetto
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