venerdì 22 Novembre 2024

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“Un giorno semplice”, la soluzione alla noia e all’inerzia by Andrea Vigentini – RECENSIONE

Disponibile in radio e nei digital store dall’11 ottobre il nuovo singolo del cantautore milanese

Tempo di nuova musica per Andrea Vigentini (qui la nostra recente intervista), artista che abbiamo apprezzato sia in veste di autore, co-firmando Alza la radio per Nek, sia come cantautore nei singoli “Magari” (per noi uno dei pezzi più belli del 2018), “Come va a finire” e “Come l’estate”. Si intitola “Un giorno semplice” il nuovo singolo che, di fatto, anticipa la pubblicazione del suo album d’esordio, in uscita nei prossimi mesi per Mescal.

La canzone, scritta a quattro mani con Andrea Bonomo, sviscera il tema della monotonia e dell’abitudine all’interno di un rapporto di coppia, quando la tranquillità sembra ormai essersi trasformata gradualmente in passività, in torpore, in apatia. Meccanismi e dinamiche che ci inducono inevitabilmente a portare avanti situazioni ormai incrinate nella più comune routine quotidiana, che ci porta a tralasciare i problemi per evitare confronti che possono tramutarsi in vere e proprie in discussioni.

In realtà, tutto ciò che tendiamo a nascondere a noi stessi non resta invisibile agli occhi del tempo che, come recita il ritornello, “non dimentica neanche una foto di cent’anni fa”. Per cui diventa fondamentale arrivare alla consapevolezza che per superare un momento di crisi è necessario ripristinare un dialogo, inteso non per forza come un dover portare all’esasperazione le solite problematiche, accentuare e rimarcare i punti deboli di una relazione, bensì come un mettere in risalto le cose belle che ci sono e che ci sono state.

Ricordarsi di sorridere, tornare a comprendersi, parlare del più e del meno, ritrovarsi e riscoprirsi come il primo giorno, questi sono gli spunti che emergono ascoltando “Un giorno semplice”, un pezzo dai contenuti importanti, perché ci invita a riflettere sui valori realmente importanti, sopratutto in questo momento storico così frenetico e disordinato, in cui mettere in ordine le idee resta l’unica via di fuga per non restare intrappolati nell’inerzia e finire ostaggi della noia.

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Un giorno semplice | Audio

Un giorno semplice | Testo

È un pomeriggio sazio e senza nome
di libri che si lasciano a metà
e di clessidre in posa orizzontale
a raccontarci vecchie novità

Le canzoni da lontano
strade e portici
che ci ricordano chi siamo
niente è detto già

Per oggi
è un giorno semplice
il tempo non dimentica
neanche una foto di cent’anni fa
è un giorno semplice
è vederti ancora ridere
è che l’amore ci perdonerà

È un pomeriggio ad aspettar la sera
ad annoiarci bene io e te
il sole cade in mezzo ai tuoi capelli
è bello da non chiedermi perché

Nella piazza dorme un uomo
si sveglia per un tuono
e crede di essere un bambino
quale senso avrà?

Per oggi
è un giorno semplice
il tempo non dimentica
neanche una foto di cent’anni fa
è un giorno semplice
è vita di domenica
un’esplosione sopra la città
un giorno semplice
è vederti ancora ridere
è che l’amore ci perdonerà
ci perdonerà

Niente da scordare
ne da ricordare
siamo solo qui
felicemente ostaggi
credo sia l’eternità
per oggi

È un giorno semplice
il tempo non dimentica
come una foto di cent’anni fa
è un giorno semplice
è vederti solo ridere
è che l’amore ci perdonerà

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.