venerdì 22 Novembre 2024

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“Prigioniera nel tuo nido”, Ivana Spagna ci invita ad usare di più il cuore – RECENSIONE

Disponibile dallo scorso 6 dicembre “Prigioniera del tuo nido“, nuovo singolo della cantautrice veneta

Da sempre la musica accompagna e avvolge la vita di Ivana Spagna (qui la nostra recente intervista), cantautrice che nel corso della sua fortunata carriera ha sempre messo in primo piano la propria autenticità artistica. Nelle scelte che ha preso ha seguito il proprio cuore, un po’ come canta nell’inciso del suo nuovo singolo “Prigioniera del tuo nido”, terzo estratto dal suo ultimo album intitolato 1954, disponibile a partire dallo scorso 25 ottobre. Dopo aver lanciato l’estiva Cartagena“, realizzata in duetto con il cantante colombiano Jay Santos, e la ballad Nessuno è come te, Ivana irrompe sul mercato con un brano a metà tra tradizione ed innovazione, in perfetta sintonia sia con i tempi che con la sua importante storia musicale.

“Tra il dire e il fare c’è di mezzo il cuore” recita il ritornello del brano composto per lei da Luca Chiaravalli, il cui testo curato ben si sposa con l’interpretazione sincera e convincente di Spagna. Il pezzo racconta di un momento di confusione, l’istante in cui le nostre certezze sembrano vacillare, ma è proprio nei momenti di incertezza che possiamo tirare fuori qualcosa, che sia il meglio o il peggio di noi stessi.

E’ proprio questa sensazione di libertà che ci dona leggerezza e ci sprona a mostrare chi siamo realmente, ce lo chiede il destino, ce lo impone la nostra natura, perché il cambiamento è sempre uno stimolo, un motivo per reagire: “metterò due ali su un vestito nuovo per sentirti addosso, come un gran sollievo, congiunzioni astrali, lampi all’improvviso e il pensiero adesso accende un po’ il mio viso”.

Orecchiabilità e riconoscibilità, questo e molto altro ancora è Prigioniera del tuo nido, un brano forte e consapevole che inneggia al desiderio di ritrovarsi e migliorarsi. In tal senso, Ivana Spagna si fa portavoce di un messaggio universale quantomai attuale, soprattutto in un’epoca confusa e infelice come quella contemporanea, in cui si avverte sempre più il bisogno, tra il dire e il fare, di metterci un po’ di cuore.

Acquista qui il brano |

Prigioniera nel tuo nido | Video

Prigioniera nel tuo nido | Testo

Ho la mente in fiamme
i colori che sia accendono
e le mie certezze ora si sconvolgono
ed ho il cuore in panne
l’emozione vibra ancora
e mi dà l’ebrezza di una vita vera

Metterò due ali
su un vestito nuovo
per sentirti addosso
come un gran sollievo
congiunzioni astrali
lampi all’improvviso
e il pensiero adesso accende
un po’ il mio viso

Tra il dire e il fare
c’è di mezzo il cuore
torno libera e sorrido
prigioniera nel tuo nido
sei l’orizzonte
e la casa in cui tornare
io mi perdo e in te rivivo
prigioniera nel tuo nido

Faccio il pieno al cuore
che avrò con me quando sarò distante
sento un altro viaggio
dentro le mie gambe
mancherai davvero
mancherà il respiro
quando in un pensiero spunterà il tuo viso

Tra il dire e il fare
c’è di mezzo il cuore
torno libera e sorrido
prigioniera nel tuo nido
sei l’orizzonte
e la casa in cui tornare
io mi perdo e in te rivivo
prigioniera nel tuo nido

Sono libera e rivivo
prigioniera nel tuo nido
prigioniera all’infinito

Prigioniera all’infinito
tra il dire e il fare
c’è di mezzo il cuore
torno libera e sorrido
prigioniera nel tuo nido
sei l’orizzonte
e la casa in cui tornare
io mi perdo e in te rivivo
prigioniera nel tuo nido

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.