lunedì 25 Novembre 2024

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Top&Flop della settimana 36: fantastica Elisa, da dimenticare il tezetto NMR

Quali sono le 3 cose Top e le 3 flop della settimana musicale?

I TOP:

  • Prisoner 709: Caparezza ritorna prepotentemente nel cuore e nelle orecchie dei suoi fan con un nuovissimo singolo hard rock potente e con un testo importante che fa riflettere sul valore della musica. Da ascoltare mille volte in attesa dell’album.
  • foto di Massimo Dalla Barba

    Elisa all’Arena Di Verona / Ogni Istante: Non ho avuto il piacere di presenziare alle date andate in scena all’Arena di Verona ma chi, invece, ci è riuscito è stato avvolto da un’atmosfera unica e da una voce formidabile. Il pezzo inedito (di cui qui la recensione) è qualcosa che scalda il cuore sia nella versione italiana che in quella inglese. Una delle migliori artiste del panorama italiano.

  • Fiori sui balconi: Federica Abbate esordisce in modo magnifico come cantante solista. La canzone (di cui vi abbiamo parlato qui) è una power ballad catchy, trascinante, con un testo profondo. Lei ha sempre quella voce che stende. Promossa a pieni voti.

I FLOP:

  • Duri da battere: Max Pezzali, Nek e Francesco Renga tirano fuori, per promuovere il loro “promossissimo” tour congiunto (della cui conferenza stampa di presentazione vi abbiamo raccontato qui), un pezzo veramente brutto. Ormai il buon ragazzo di Pavia non è più in forma come un tempo e tira fuori canzoni con chitarrine facili e testi quantomeno discutibili. Peccato, però resta l’idea del tour che, invece, è decisamente qualcosa di bello.
  • La Fate Facile: da fan de Il Cile della prima ora (quello che dava prati di viole e lei cemento armato), trovo che tutti i suoi lavori post Siamo Morti A Vent’Anni siano in balia della banalità e dell’anonimato più assoluti. Persa qualsiasi venatura e gradazione indie, Francesco Cilembrini ormai cerca disperatamente nell’oceano delle melodie qualcosa che lo possa salvare non riuscendo più a trovarlo. Stavolta tenta la carta del cantautore incazzato ma la magia si è spenta. Nemmeno flop, più che altro disco (che vi abbiamo presentato qui) che ascolti una volta sola e poi via sugli scaffali.
  • Autunno: a me piange il cuore a parlar male di Noemi ma sono quasi obbligato. Il pezzo (di cui qui la recensione) se lo cantasse qualcun altro non sarebbe nemmeno così brutto (anche se i testi di Paradiso sono qualcosa che non può essere spiegato da una mente razionale) ma per lei è una pesante caduta di stile. L’unica cosa positiva è il ritorno alla freschezza ed alla vitalità che potrebbe garantirle qualche passaggio in radio in più.