venerdì 22 Novembre 2024

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“Giovane stupida”, l’elogio delle differenze by Cesare Cremonini – RECENSIONE

Disponibile dal 28 febbraio il singolo del cantautore bolognese, secondo estratto da “Cremonini 2C2C

Reduce dal successo ottenuto con il precedente singolo Al telefono, Cesare Cremonini torna in rotazione radiofonica con un il secondo estratto dalla raccolta Cremonini 2C2C – The Best Of, intitolato “Giovane stupida”, un brano dal diverso appiglio emotivo, decisamente più leggero e scanzonato. Una storia autobiografica, definita dallo stesso cantautore come una sorta di “commedia sentimentale”, data la differenza d’età dei due protagonisti: 39 lui, 23 lei. Cosa vuoi che siano sedici anni quando c’è del sentimento, verrebbe da dire, ma il pretesto è utile per tirar fuori una valida analisi sociale, che parte dall’evergreen concettuale del non prendersi mai troppo sul serio, per poi ironizzare sugli stereotipi, su quella spensierata quotidianità che, in fin dei conti, avvicina qualsiasi tipo di distanza.

Un invito a basarsi sulla sostanza, mettendo da parte qualsivoglia diffidenza iniziale tipica dell’apparenza e del pregiudizio. In un’epoca in cui ciascuno di noi si sente in dovere di esprimere la propria opinione, anche su argomenti che non si conoscono fino in fondo, Giovane stupida ci invita a prendere le cose per quello che sono, accennando sia i lati positivi che quelli negativi di qualsiasi situazione, descrivendo in parte l’attuale momento storico che stiamo vivendo, senza più regole e senza più paletti, un mondo in continua e costante evoluzione.

In tal senso, Cesare Cremonini sviluppa in musica il suo personale elogio delle differenze, l’incontro tra due diverse generazioni che, attraverso un sentimento puro e sincero, riescono ad abbattere il muro dell’incomunicabilità, mediando il proprio linguaggio. Forse è proprio questo il segreto dell’accettarsi, rispettarsi e incontrarsi a metà strada, all’angolo tra le proprie abitudini e la comprensione di quelle altrui. Funziona ascolto dopo ascolto, grazie alla sua freschezza, all’estemporaneità musicale e alla contemporaneità tematica. Checchè ne dicano Elton John e Mick Jagger, ha quel certo non so che di geniale.

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Giovane stupida | Lyric Video

Giovane stupida | Testo

Ogni santo giorno mi sveglio
guardo fuori dalla finestra quello che succede
in questa parte dell’universo
poi vedo te! Poi vedo te, corri per la strada
ma chissà dove andrai con quegli occhiali da sole
Sembri Elton John, un giorno che si era perso
complicazioni sentimentali
è più facile guardarti il culo
mentre ti allontani
ma chissà se anche tu
mangi la pizza con le mani?

Le relazioni elettroniche
il battito nel cuore dell’etere
e vai vedere che è semplice
innamorarsi di te
che sei più giovane

Ogni santo giorno mi sveglio
accendo la radio
tu resti nel letto:
“dormi ancora un po’
mentre mi rado allo specchio”
combinazioni particolari
sembro tuo padre se mi metto gli occhiali
ma se ti prendo la mano
come due farfalle ce ne andiamo lontano

Segreterie telefoniche
il tuo strabismo di Venere
è strano questo disordine
che porti sempre con te!
che sei più giovane e stupida
non ti arrabbiare sei unica
ho già paura di perdere
se mi innamoro di te
che sei più giovani

Dai, spegni quel cellulare
ma come “Chi è Mick Jagger?”
dai non ho voglia, sono stanco
e lasciami stare

Incomprensioni elettroniche
e non mi dire di crescere
ma chi ti credi di essere
non ho bisogno di te!
che sei più giovane e stupida
non sei la prima ne’ l’ultima
ma non l’hai ancora capito che
mi sono innamorato di te
che sei più giovane

E stupida
che musica ascolti?
Giovane e stupida
dai, stavo scherzando
no no no no no
ho mal di schiena
Martina
non c’ho mica vent’anni
stupida
giovane… stupida
giovane… stupida
giovane e stupida, giovane e stupida

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.