venerdì 22 Novembre 2024

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“In un certo qual modo”, l’originale e sentita dedica di Ghemon – RECENSIONE

Disponibile in rotazione radiofonica dallo scorso 28 febbraio, il nuovo singolo dell’artista campano

Si intitola In un certo qual modo il singolo che segna il ritorno discografico di Giovanni Picariello, meglio noto con lo pseudonimo di Ghemon, a un anno di distanza dalla fortunata partecipazione sanremese con Rose viola. Il brano, in rotazione radiofonica a partire dallo scorso 28 febbraio, anticipa l’uscita di “Scritto nelle stelle”, il nuovo album del cantautore campano, in uscita il prossimo 24 aprile. Tra le righe del testo viene sottolineata l’importanza della presenza, intesa come costanza e perseveranza, la capacità di migliorare l’esistenza del proprio partner day by day, il tutto espresso attraverso la semplicità del nostro quotidiano.

Non riuscire a stare neanche un giorno senza la persona che amiamo, un concetto già ripetuto in centinaia di canzoni d’amore, espresso in maniera originale da Ghemon, artista notoriamente poco incline ai cliché, frequentatore accanito di una poetica distante anni luce dalla retorica. In tal senso, In un certo qual modo incarna il prototipo ideale di quello che dovrebbe essere la base di qualsivoglia relazione, lontano dalle logiche della dipendenza, più votata a dinamiche affini all’indispensabilità, il tutto farcito da un sound coinvolgente, istintivo, sensuale, che ben si sposa con la particolare vocalità dell’artista, la cui timbrica resta uno degli episodi più interessanti della nuova saga discografica nazionale.

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In un certo qual modo | Video

In un certo qual modo | Testo

Ho grande fiuto d’intuito però lascio tutto a metà
ho l’entusiasmo facile ma poi non ho pazienza
tu parli sempre chiaro ed è una dote di un altro pianeta
io sono così puro che quasi faccio tenerezza
sai, il coraggio non mi manca
le sere che torno a casa con la faccia stanca
so che trovi una parola buona per me (una parola buona per me)
facciamo un passo alla volta
ci adattiamo adesso che la coperta è corta
e domani poi vedremo com’è
domani scopriremo com’è

Quando stai con me
pure nei momenti in cui mi sembra di impazzire
tu mi fai sentire tipo sai
in quel certo qual modo
che non so spiegare eppure amore ci provo
perché quando stai con me
pure nei momenti in cui mi sembra di impazzire
tu mi fai sentire tipo sai
in quel certo qual modo
che non so spiegare eppure amore ci provo
ci provo

Quando la bolla di pensieri minaccia
l’energia che rilascia
la tua semplice presenza attorno già mi rilassa
uso il cervello perché sono diverso dalla massa
ma ho imparato che alle volte devo agire di pancia
la calma scappa, le ho dato la caccia
il mondo è freddo e quando lo capisci il sangue si ghiaccia
non ho un posto sicuro a meno che io non sappia
che ti troverò lì che mi aspetti e mi apri le braccia
sai, il coraggio non mi manca
i giorni che chiama il direttore dalla banca
so che trovi una parola buona per me (una parola buona per me)
perché hai il bisogno profondo
di provare a ragionare giorno per giorno
e domani poi scoprire com’è
davvero non sapere com’è

Quando stai con me
pure nei momenti in cui mi sembra di impazzire
tu mi fai sentire tipo sai
in quel certo qual modo

Quando stai con me
pure nei momenti in cui mi sembra di impazzire
tu mi fai sentire tipo sai
in quel certo qual modo
che non so spiegare eppure amore ci provo
perché quando stai con me
pure nei momenti in cui mi sembra di impazzire
tu mi fai sentire tipo sai
in quel certo qual modo
che non so spiegare eppure amore ci provo
ci provo

Che non posso stare
più un giorno senza di te
che non posso stare
più un giorno senza di te
che non posso stare
più un giorno senza di te
che non posso stare
più un giorno senza di te

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.