venerdì 22 Novembre 2024

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Pagelle nuovi singoli: Mr.Rain colpisce ancora, Marco Mengoni sbaglia la cover

Ecco tutte le nostre recensioni dei nuovi singoli in radio

  • KARAOKE – Boomdabash e Alessandra Amoroso

Non hanno saputo resistere alla tentazione di creare un nuovo tormentone e di replicare il successo (scontato) della scorsa stagione ottenuto con ‘Mambo salentino’. Il binomio è ovviamente di primo ordine e sicuramente le spiagge ameranno questa reunion proprio come le radio che non vedono l’ora di riempirsi fino a Natale dei tormentoni dell’ombrellone. Punti deboli? Il fatto che duri poco, troppo poco (appena 2 minuti e mezzo), che il testo (naturalmente) non sia questo capolavoro di letteratura ed originalità e che dei Boomdabash ci sia giusto qualche verso. Punti di forza? L’immediatezza ed il fatto che dopo un’ascolto già la si canticchia in testa con facilità. Funzionerà ma ci si augura che Alessandra possa tornare ad inspessire il proprio repertorio e che i Boomdabash rinfreschino i propri arrangiamenti perchè questa produzione made in Takagi & Ketra ricorda un po’ troppe altre loro cose… VOTO: 6

  • FEDEZ – Bimbi per strada (Children)

Un grandissimo successo internazionale del 1995 viene qui riadattato da Fedez che mantiene pressoché intatta la melodia e scrive appositamente un testo in italiano che permetterà a tutti di canticchiare questo motivetto vincente fin dalla sua composizione. Piace (e molto) la produzione che recupera quel suono elettronico puro e autentico tipico degli anni ’90 e piace che Fedez, finalmente, sia riuscito a tornare ad una ricerca testuale e tematica almeno un po’ più accentuata ed evidente. Nelle feste in spiaggia avrebbe spopolato senza difficoltà alcuna, ora bisognerà capire… VOTO: 7.5

  • PER FARE L’AMORE – Le Vibrazioni

Dopo aver fatto bene sul palco dell’ultimo Festival di Sanremo Francesco Sarcina e compagni ci riprovano puntando, soprattutto, al consolidare soprattutto un successo commerciale che ancora risulta non pienamente riconquistato rispetto all’affetto delle radio. Si recupera un pop-rock più convinto e ritmico in cui si fa strada anche un’attento utilizzo dell’elettronica e di sfumature dance. Nel testo spuntano anche i riferimenti d’attualità (“cantiamo dai balconi in coro e neanche ci conosciamo”) ma poi il ritornello torna a giocare su di una certa ripetitività delle parole che così entrano più facilmente in testa. Piacevole, orecchiabile e radiofonica. VOTO: 7+

  • FORSE DOVREMMO PARLARE – Manuel Finotti

Finora lo abbiamo conosciuto quasi esclusivamente come autore per altri interpreti ma, questa volta, Manuel ci mette la voce per interpretare da sé questo suo nuovo singolo che gioca su atmosfere intense, pop e tipicamente appoggiato sul racconto di un amore su di un mood cantautorale. La voce si avvicina, in alcune sfumature, al mondo di Coez prima che l’inciso si apra e consenta di mettere in evidenza dei colori più soul e spessi. La struttura del brano è funzionale e ben composta. Il messaggio arriva preciso e puntuale. Manca soltanto una certa riconoscibilità e pulizia vocale che possa permettergli di essere ricordato con facilità. VOTO: 6

  • QUANDO – Marco Mengoni

Seconda cover che sbarca in radio per l’iniziativa ‘I love my radio’ e questa volta tocca al cantautore di Ronciglione reinterpretare un grandissimo classico della nostra tradizione musicale. Pino Daniele, però, è uno di quegli artisti intoccabili perchè i suoi brani si trovano ad avere senso solo ed esclusivamente quando a cantarli è lui. Marco si dimostra rispettoso del pezzo riproponendolo in modo quanto più coerente e fedele possibile alla versione originale ma la sua voce manca di quell’animo napoletano e di quel blues intenso che Pino aveva di natura e che sono assolutamente necessari per reggere un brano come questo. Cantata bene ma senza l’anima necessaria. Scelta sbagliata. VOTO: 5

  • 9.3 – Mr.Rain

Mr.Rain è uno dei rapper più ispirati dell’ultima stagione e, dopo l’ottimo riscontro di ‘Fiori di Chernobyl’, fa un passo indietro per esplorare la distruzione di un amore che finisce lasciandosi dietro rimpianti, ricordi da digerire e macerie da raccogliere. Si sgancia dall’obbligatorietà dei suoni facilotti della stagione estiva per continuare ad esplorare quel mood da dark-ballad che già nel precedente singolo aveva messo in piedi e che stavolta viene riproposto in una chiave ancor più spoglia ed essenziale ad eccezione di una leggera distorsione della voce nell’inciso. La scelta di premiare il contenuto ed il racconto invece che la banalità della moda lo premierà e gli permetterà di costruirsi un’immagine definita. VOTO: 7.5

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.