L’amore con una canzone
La mia bio vi dice due cose fondamentali di me: ho cinque tatuaggi e troppe playlist. Per quanto riguarda le playlist, continuano a salire di numero e di volume perché ne creo una per ogni periodo dell’anno o per ogni mio mood. Da qualche settimana poi potete trovare anche la playlist della rubrica, quindi cosa aspettate a seguirla? Mentre per il discorso tatuaggi, ne ho cinque, tutti nella parte alta del corpo, il primo l’ho fatto a quindici anni e l’ultimo, invece, circa due mesi fa. Quando l’ho prenotato era un periodo in cui sentivo il bisogno di avere delle certezze, allora mi sono ispirata ad un pezzo che gira da tempo nella mia testa e che ogni volta mi trasmette una sensazione di casa e di tranquillità. Una canzone che è dedicata ad una città che in questo 2020 è stata colpita, è caduta, ha lottato e si è rialzata.
Nell’attesa del loro nuovo disco in uscita venerdì, oggi vi porto dai Pinguini Tattici Nucleari, precisamente a Bergamo. Il pezzo esce nel 2019 e fa parte dell’album “Fuori dall’hype Ringo Starr”, pubblicato lo scorso inverno dopo il successo sanremese. La band capitanata da Riccardo Zanotti ha voluto dedicare alla sua città d’origine questa intensa ballata, una dichiarazione d’amore che accosta la persona che amiamo ai nostri luoghi del cuore.
Esistono diversi modi per dire ad una persona quello che proviamo e i Pinguini hanno deciso di non usare tanti giri di parole: “Forse non te l’ho mai detto ma tu, per me sei come Bergamo”. Per chi, come me, è un po’ Cesare Pavese dentro, non esiste dichiarazione più bella. Perché infondo siamo tutti fatti dei luoghi ai quali apparteniamo, delle piazzette dove siamo cresciuti a giocare a pallone, delle scale che ci portavano a scuola. E dire ad una persona “Lo vedi? Per me sei tutto questo” è un po’ come dirle che per noi è diventata come una casa, un rifugio, un luogo dove noi possiamo non nasconderci più: “So che potrebbe farti ridere ma migliori complimenti non ne ho”.
Sarebbe troppo mainstream e troppo scontato paragonare la persona che amiamo a un attore di Hollywood o a una modella mozzafiato. La bellezza è qualcosa di più, qualcosa che va oltre ciò che è materiale, diventa addirittura una città intera, con le sue mille anime che si alternano di giorno e di notte, le sue luci, i suoi rumori e la sua vita che scorre lungo le sue strade. Strade che diventano autostrade da percorrere di notte, quando non c’è nessuno e spingi sul pedale, vai più forte e ti senti libera. Così è l’amore, dopo essere rimasti anni bloccati nel traffico, ecco che ogni tanto c’è qualche corsia libera.
“Ma io vorrei, che se ti senti persa dentro alla malinconia, i giorni grigi e cieli neri tu, ricordi che sei bella come casa mia”. Dedicare qualcosa alla persona che amiamo è sempre un rischio. Possiamo dedicare canzoni, regalare oggetti, scattare fotografie, prenotare viaggi. È un rischio in tutti i casi perché probabilmente se l’amore dovesse avere una fine, allora saremmo costretti a decidere se buttare via gli scatoloni, cancellare i ricordi ed eliminare e le canzoni. Quante canzoni non riusciamo più ad ascoltare perché ci fanno tornare in mente momenti o persone che ci fanno soffrire. Poi ci sono i luoghi, ci sono città, paesi, piazze e profumi, ma dobbiamo stare attenti perché i luoghi non li puoi buttare via e non li puoi nemmeno evitare per sempre. Ancora di più se pensiamo ai posti dove abbiamo piantato le radici, che sentiamo dentro all’anima.
I luoghi del cuore non se ne vanno mai da noi, anche se la vita ci mette davanti a scelte che spesso comportano il fare le valigie, casa nostra sarà sempre lì ad aspettarci. Così come la nostra persona, quella che ci fa sentire al sicuro, anche se siamo nati a Bergamo ma siamo a Parigi, se arriviamo da un piccolo paese sugli Appennini e viviamo a Milano con due coinquilini e l’Esselunga davanti al palazzo. E allora anche se ci prende quella strana malinconia, se i giorni sono grigi e ci sembrano tutti uguali, soprattutto adesso che le nostre vite sono scandite dai DPCM, possiamo ascoltare questa canzone e pensare che forse anche noi abbiamo la nostra Bergamo e, viceversa, possiamo essere la Bergamo di qualcuno. E se quel qualcuno non riesce a capire cosa significhi, allora possiamo prenderlo per mano e portarlo in centro o a vedere un tramonto o sulla riva del fiume, per mostrargli cosa intendiamo veramente.
C’è sempre una canzone (d’amore) | Playlist
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