Tutte le nostre mini-recensioni dei nuovi singoli in radio
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MATRIMONIO GIPSY – Carl Brave, Myss Keta e Speranza
Neanche Carl Brave sa resistere dalla tentazione di una doppia prova in questa stagione estiva. Ecco che, dunque, dopo aver affiancato Noemi per ‘Makumba’ si butta in qualcosa di meno “pop” insieme a Myss Keta e Speranza. Se il secondo inserisce nel pezzo l’immancabile elemento rap, la prima continua a fare quello che fa da sempre risultando, però, ancora difficilmente decifrabile. Carl Brave si strascina in un paio di strofe ma dimentica di scandire le parole adeguatamente. Il risultato è un pezzo che comunica poco e di cui non si capisce la necessità o lo scopo. VOTO: 4,5
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TOY BOY – Colapesce e Dimartino e Ornella Vanoni
Il duo di cantautori che ha dominato l’ultimo Festival di Sanremo con la propria “leggerezza” di musica prova a riconquistare il pubblico accompagnandosi con Ornella Vanoni. Lo fanno ritrovando quel mood musicale che più gli appartiene e maggiormente li caratterizza. L’interprete milanese si adatta perfettamente al brano rendendo onore alla capacità autorale di Colapesce e Dimartino che canzoni per altri ne hanno scritte parecchie. Ciò che esce è un pezzo leggero, sensuale, elegante ma anche ironico, condito di influenze sudamericane ma non per questo reggaeton o simil-tormentone estivo. Diverso da ‘Musica leggerissima‘ anche per quanto riguarda l’appeal radiofonico ma è giusto così. VOTO: 6,5
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LA PRIMA ESTATE – Deddy
Non poteva che essere questo il singolo della stagione estiva per il giovanissimo talento lanciato dall’ultima edizione di ‘Amici di Maria de Filippi’. Con la leggerezza più abituale della stagione dell’ombrellone Deddy si trova ad usare tutte le più tradizionali immagini di questo periodo coniugandole al racconto di un amoree appena sbocciato. La firma di Roberto Casalino (accompagnata da quella di Niccolò Verrienti) si avverte solo in alcuni passaggi per la sua abitudine tesa a regalare qualche verso particolarmente poetico. D’estate, però, difficile chiedere di più… VOTO: 6
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NON E’ MAI TROPPO TARDI – Federico Rossi
Non vuole farsi mancare niente quest’estate Federico Rossi che dopo la collaborazione con Annalisa per la sua ‘Movimento lento” gioca anche in solitaria nel campionato dei tormentoni estivi. Lo fa senza azzardare troppo ma tuffandosi in quel mondo sonoro latino/reggaeton che già in più occasioni ha affrontato ai tempi del duo e che, tranne rarissime eccezioni, tutti i diversi tormentoni di quest’estate hanno adottato. A distinguerlo è l’utilizzo della componente ritmica e di quel beat di un fiato nell’inciso che, c’è da scommetterci, farà fischiettare in parecchi quest’estate. Niente di nuovo ma funziona. VOTO: 7
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SOLERO – Lorenzo Fragola e The Kolors
Non sorprendono troppo i The Kolors che, di fatto, continuano a fare quello che ormai propongono già da diversi anni. Piacevole, invece, risulta il ritorno sulle scene di Lorenzo Fragola che è mancato particolarmente in queste ultime annate musicali. Stash porta tutto nel suo mondo anni ’80 che la produzione di Zef si rivela capace di esaltare al meglio. Il cantautore siciliano, invece, si conferma perfettamente in grado di indossare gli abiti estivi senza risultare mai troppo scontato o banale. Ora ci si aspetta da parte sua un nuovo progetto discografico che sappia riproporlo in grande stile anche al di fuori della stagione estiva. Per ora ci accontentiamo di canticchiare (con tanto di falsetto) questo piacevole brano. VOTO: 7+
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CALAMITE – Mecna
Si conferma in stato di grazia Mecna che, oramai, da qualche mese risulta essere davvero centrato nel proprio scrivere. Anche in questa nuova occasione il brano si rivela particolarmente ispirato risultando ben riuscito dal punto di vista della narrativa in cui riesce a raccontare con coerenza una storia per niente difficile da seguire con una logica sensata dall’inizio alla fine del brano. E, per quanto assurdo può sembrare, al giorno d’oggi è un qualcosa di tutt’altro che scontato nella musica. Il pezzo, poi, funziona benissimo anche a livello sonoro con una produzione capace di esplodere al punto giusto pur senza risultare eccessiva e tenendo sempre una sorpresa trasformista dietro l’angolo. Più contemporanea e attuale di tante altre proposte spacciate per super-hit radiofoniche. VOTO: 8,5
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MALEDETTO L’AMORE – Riccardo Fogli
Immaginare un brano per e di Riccardo Fogli oggi non è impresa così facile. Questo singolo tenta di proporlo in una chiave più ritmica di quello che ci si potrebbe aspettare utilizzando la chitarra ed un clap di mani che, indiscutibilmente, inspessiscono il suono e l’arrangiamento supportando adeguatamente la linea vocale. Riccardo Fogli ha il pregio di riuscire a non risultare troppo barocco nel canto e di lasciare che il pezzo scorra via con piacevolezza senza marcarlo eccessivamente. Data la difficile sfida di attualizzare un’idea come questa la sfida può considerarsi superata. VOTO: 6
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MEZZA BUGIA – Samuele Bersani
Ha sempre una scrittura sofisticata e, contemporaneamente, immediata Samuele Bersani che qui si concede anche una struttura sonora particolarmente appoggiata alla componente ritmica. La narrazione, però, a tratti si arrampica verso vette non così facili da seguire al primo distratto ascolto come, si presuppone, dovrebbe accadere per la rotazione radiofonica. Certo, forse l’obiettivo è quello di rivolgersi ad un pubblico diverso e consolidato ma Bersani ha spesso dimostrato di saper essere “per pochi” pur presentandosi “per molti”. Ecco, probabilmente, questa volta manca proprio questo elemento. VOTO: 6-
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I SOGNI NELLE TASCHE – Silvia Salemi
La firma di Marco Masini si distingue con facilità in alcuni passaggi di questo brano in cui Silvia esplora una prova interpretativa non indifferente. L’apertura dell’inciso è sicuramente degna di nota se coniugata a quel cambiamento timbrico che offre all’ascoltatore un colore diverso della voce della brava artista sicula pur senza costringerla a salire troppo con le note. La canzone suona, probabilmente, lontana dall’oggi musicale e dalla stagione più spensierata ma è sempre piacevole trovarsi ad ascoltare un testo che sappia scendere in profondità raccontando di paure, sogni ed esperienze reali di vita. VOTO: 7,5
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PIAZZA GARIBALDI – Tropico e Franco126
Non solo hitmaker per la stragrande maggioranza del pop italiano ma anche capace cantautore capace di trasformarsi rispetto alle sue proposte autorale. Davide Petrella per lanciare il suo nuovo disco sceglie di affiancarsi a Franco126 realizzando un connubio napoletano-romano che funziona e che risulta estremamente efficacia nella sua malinconia comunicata con leggerezza. Più arrotondato e melodico il suono di Tropico, più serrato e spigoloso, invece, quello di Franchino. L’ennesima conferma che i tormentoni sono una cosa, la musica del cuore, invece, ha un posto e ruolo diverso. VOTO: 7,5
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Ilario Luisetto
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