domenica 24 Novembre 2024

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Laura Pausini, venticinque anni de “Le cose che vivi”

Album Amarcord: i dischi più belli da riascoltare

Dopo aver parlato di Laura, Tra te e il mare,Resta in ascolto“, torniamo a parlare di un altro capitolo della saga discografica di Laura Pausini, per la precisione il terzo, rilasciato il 12 settembre del 1996 e pubblicato in ben 37 paesi. Con circa 5 milioni di copie vendute nel mondo, si tratta di uno dei progetti più conosciuti e apprezzati della cantante di Solarolo, all’epoca dell’uscita ancora ventiduenne.

Venticinque anni dopo, possiamo considerare questo disco un vero e proprio cult degli anni ’90. Tra le canzoni storiche del suo repertorio, troviamo in scaletta “Incancellabile” e la title track “Le cose che vivi”, capolavori inossidabili della sua discografia, evergreen che ancora oggi possiamo considerare immancabili nei suoi concerti.

Tra i brani che, invece, nel tempo sono stati pian piano sempre meno riproposti, troviamo alcuni pilastri di questo album, ovvero “Ascolta il tuo cuore” e “Seamisai”, canzoni che sarebbe bello riascoltare in  veste rivisitata. Degne di nota anche alcune chicche apprezzate dai suoi fan storici, come “Angeli nel blu”, “Due innamorati come noi” e “Un giorno senza te”.

Il linguaggio dei brani strizza l’occhio ad un pubblico adolescente, inteso non come i giovani d’oggi, ma i ragazzi di ieri, quelli nati nel vecchio millennio e cresciuti nell’era pre-social. I temi affrontati appartengono a un’altra generazione, rispetto a quanto si ascolta oggi. Da un certo punto di vista stiamo, forse, assistendo ad una deriva dei valori.

Questo album, viceversa, è un manifesto semplice e diretto dei buoni sentimenti, dall’amicizia all’amore, argomenti che ritroviamo in pezzi motivazionali e generazionali quali “16/5/74”, “Che storia è?” e “La voce”. Ultimi due tracce da segnalare: “Il mondo che vorrei”, il primo brano firmato in carriera da Laura Pausini, e “Mi dispiace”, canzone dedicata a sua mamma.

In sintesi, “Le cose che vivi” è un disco che racconta e rappresenta fedelmente lo spaccato di una vita lontana da quella di oggi, nelle intenzioni e nei modi, negli usi e nei costumi. Rispetto ai suoi due precedenti lavori, la cantante mostra decisamente maggior carattere, oltre che una notevole crescita vocale e stilistica. Cambiano i tempi, ma non certi tipi di emozioni.

Le cose che vivi | Tracklist e stelline

  1. Le cose che vivi ★★★★★
    (Cheope, Fabrizio Pausini, Giuseppe Carella, Fabrizio Baldoni, Gino De Stefani)
  2. Ascolta il tuo cuore ★★★★★
    (Cheope, Fabrizio Pausini, Vito Mastrofrancesco, Charles Cohiba)
  3. Incancellabile ★★★★★
    (Cheope, Giuseppe Carella, Fabrizio Baldoni, Gino De Stefani)
  4. Seamisai ★★★★★
    (Cheope, Giuseppe Carella)
  5. Angeli nel blu ★★★★☆
    (Cheope, Leonello Meneghetti, Eric Buffat, Leonardo Abbate)
  6. Mi dispiace ★★★☆☆
    (Giuseppe Dati, Goffredo Orlandi)
  7. Due innamorati come noi ★★★★☆
    (Cheope, Roberto Buti, Roberto Capaccioli)
  8. Che storia è ★★★☆☆
    (Cheope, Fabrizio Pausini, Gabriele Fersini)
  9. 16/5/74 ★★★☆☆
    (Cheope, Giuseppe Carella)
  10. Un giorno senza te ★★★★☆
    (Cheope, Roberto Buti)
  11. La voce ★★★☆☆
    (Cheope, Fabrizio Pausini, Eric Buffat, Telonio)
  12. Il mondo che vorrei ★★★★★
    (Laura Pausini, Eric Buffat, Gianni Salvatori)
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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.