Alcune ultime novità della musica indipendente italiana
DARTE:
Torna in rubrica il cantautore calabrese Carmelo Irto, in arte Darte. Dopo “Calzini“, l’artista ha rilasciato per l’autunno “Belli come prima“, scritto e prodotto da Mameli. Il brano parla di un amore e di un’estate che fa un po’ da terzo incomodo tra due che si ritroveranno a settembre con nuove consapevolezze. Le pause sentimentali spesso sono solo un rimandare la fine di quello che ormai sembra chiaro. Si rimane affascinati dall’unicità di alcune abitudini e si arriva a pensare che esista una sorta di esclusiva.
FILIPPO D’ERASMO:
“Quel cd dei The National” è il nuovo singolo del cantautore Filippo D’Erasmo. Un brano dolce-amaro per chi sta attraversando un tunnel emotivo, e non sempre riesce a vederne la fine: mood à la Baustelle, una misteriosa figura femminile, l’invito a resistere.
PINGUINI TATTICI NUCLEARI:
Ennesimo singolo estratto dal fortunato ep “Ahia!” per la band bergamasca dei Pinguini Tattici Nucleari. “Pastello bianco“, già certificato disco d’oro dalla FIMI, è una ballad romantica, naturale continuazione del precedente “Ridere“, che parla della storia di due ragazzi che si conoscono da tantissimo tempo, che si incrociano in diverse storie d’amore condensate in una sola linea narrativa, e che trasformano la loro amicizia in amore, anche se il risultato non sarà il classico lieto fine.
GIORGIO POI:
Il brano “I pomeriggi” di Giorgio Poi descrive la nostalgia per l’estate che volge al termine. E’ la fantasia di figure riflesse sui marciapiedi e la vicinanza al freddo che ci fa dimenticare quello che siamo stati. Non torneremo mai più è il motivo ricorrente nel brano, un mantra ripetuto come una preghiera per accettare l’arrivo dell’autunno dalle giornate sempre più corte e le ombre sempre più lunghe.
GRETA ZUCCOLI:
Debutta in rubrica la cantautrice Greta Zuccoli, giovane proposta dello scorso Festival di Sanremo, con il brano “Sopra un filo“. Il singolo è un gioco di equilibrio, dove vince chi non teme di cadere. Le tasche sono il posto che controlliamo più spesso durante il giorno, assicurandoci di portare tutto con noi, di non aver dimenticato nulla. Ci mettiamo dentro le cose importanti, come le chiavi di casa, il cellulare, il portafogli. A volte invece ci ritroviamo cose che credevamo di aver perso o dimenticato, come gli scontrini vecchi, un biglietto di un concerto. È il posto dove ci accorgiamo più facilmente se qualcosa ci manca, dove sentire un peso in più fa la differenza nel nostro camminare. Ed è proprio in mezzo a questi oggetti che la cantautrice immagina di essere sperando di sparire, anche solo per un attimo.
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Donato Cappiello
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