domenica 24 Novembre 2024

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Sanremo Giovani, conosciamo meglio Tananai – INTERVISTA

A tu per tu con il giovane artista classe ’95, in gara a Sanremo Giovani 2021 con il brano “Esagerata”

A due anni di distanza dalla nostra precedente chiacchierata, ritroviamo con piacere Alberto Cotta Ramusino, alias Tananai, alla vigilia della sua partecipazione a Sanremo Giovani 2021. “Esagerata” è il titolo del brano con cui si presenta al grande pubblico, un pezzo scritto con Paolo Antonacci e Davide Simonetta e prodotto dallo stesso d.whale.

Ciao Alberto, bentrovato. Partiamo dall’imminente appuntamento con Sanremo Giovani, come stai vivendo questo momento di attesa e di preparazione?

«Mi sento bello carico, più mi avvicino al 15 dicembre e più sale l’adrenalina. In linea generale, sono molto tranquillo e rilassato perchè, come si suol dire, alla fine sarà una bella esperienza in ogni caso. Di mia indole faccio le cose seriamente cercando di prenderle sempre nel verso giusto, quindi diciamo che possiamo definirla tranquillamente un’ansia positiva».

Esagerata” è il brano con cui prendi parte alla manifestazione, ci racconti com’è nato e cosa ti ha spinto a scegliere di partecipare proprio con questo pezzo?

«E’ nato in maniera molto naturale in studio parlando con Paolo Antonacci e Davide Simonetta. Ci siamo raccontati le nostre storie in generale, varie ed eventuali. passate e future. Ho scelto di presentare a Sanremo Giovani questo brano perchè fondamentalmente riunisce due mondi che mi appartengono: quello un po’ più cantautorale e quelli che sono i miei background da producer di musica elettronica».

Tananai Esagerata

Quali skills pensi di aver maturato in questi ultimi due di lavoro rispetto al tuo precedente progetto “Piccoli boati“?

«Sinceramente, sia per maturità artistica che personale, diciamo che sento di essere riuscito a migliorare un aspetto caratteriale che reputo fondamentale. Oggi mi faccio sicuramente meno paranoie rispetto al passato. Non sono più così ossessionato dalla perfezione. Anche perché alla fine non esiste e non ha senso perdere del tempo per ricercarla. Ho capito che il mondo è bello quando è pieno di musica e devo cercare di contribuire nel miglior modo possibile».

Per concludere, al di là del passaggio e della conseguente possibilità di calcare l’ambito palco dell’Ariston, quale sarebbe per te il riconoscimento più importante, il vero traguardo personale di questo tuo Sanremo Giovani?

«Penso che, in realtà, tutto si riconduca alla dimensione del live. Il traguardo per me sarebbe quello di raggiungere più persone possibili per poi incontrarle nei concerti, per suonare la mia musica e divertirci tutti quanti insieme. Questo è sicuramente l’obiettivo, ciò che mi porta a scrivere e produrre».

© foto di Alessandro Treves

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.