venerdì 22 Novembre 2024

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Atmosfera Blu e Jalisse: “La magia di Sanremo” – INTERVISTA QUADRUPLA

A tu per tu con gli Atmosfera Blu e i Jalisse, protagonisti del nuovo singolo intitolato “La magia di Sanremo

“Perchè Sanremo è Sanremo” recita da decenni il famoso slogan del Festival della canzone italiana, senza provare nemmeno a spiegarci i motivi che rendono unica e insostituibile questa nostra storica kermesse musicale. Gli Atmosfera Blu e i Jalisse ci forniscono una loro personale e gradevole descrizione della rassegna, attraverso note e parole. “La magia di Sanremo” è il titolo del loro nuovo singolo, il cui testo è firmato da Renato Pizzamiglio, su musica di Giuseppe Santamaria, Marco Vito, Fabio Ricci e con l’arrangiamento curato dal Maestro Adriano Pennino. In occasione di questa nuova uscita, abbiamo incontrato Giuseppe Santamaria e Anna Lanza degli Atmosfera Blu e Alessandra Drusian e Fabio Ricci dei Jalisse.

Ciao ragazzi, benvenuti. Partiamo dal vostro nuovo singolo “La magia di Sanremo”. Come sono nati questo vostro incontro e questo brano?

Atmosfera Blu: «L’intuizione di coinvolgere i Jalisse è da attribuire al maestro Marco Vito che ci suggerisce di proporre la loro partecipazione come ospiti di alcune tappe in Sicilia del nostro tour Sanremo è sempre Sanremo del 2021. Grazie a Francesco Vidoni della Starpoint Corporation riusciamo ad esporre la nostra idea. Ci incontriamo con Alessandra e Fabio nella bellissima piazza di Treviso; bastano poche parole e tanta sincerità per dare vita a questo piccolo sogno».

Jalisse: «Per noi Jalisse siamo stati invitati da Francesco Vidoni della Starpoint Corporation che ci ha proposto questa idea e l’abbiamo trovata molto interessante. Ci stuzzica l’idea di omaggiare la grande musica italiana del Festival di Sanremo ed il sostegno alle orchestre e band che si apprestano a tornare live nelle piazze».

Il palco dell’Ariston fa tremare le gambe sia agli emergenti che agli artisti più navigati. Quale pensate sia il segreto del longevo successo della kermesse?

Atmosfera Blu: «Noi non abbiamo avuto ancora l’onore di vivere questa sensazione. Il Festival di Sanremo ha scritto pagine importantissime nella storia della musica italiana. Ci sono tantissimi brani che oggi sono considerati evergreen, come appunto Fiumi di parole e tantissimi artisti che devono a quel palco la loro consacrazione. Questo, insieme alla sua continua evoluzione anche come spettacolo, lo rende, secondo noi, una meta ambita per ogni artista, di qualsiasi età e genere musicale».

Jalisse: «Sicuramente il fatto che è il Festival più importante il Italia e conosciuto nel mondo, poi perché ci sono artisti, discografici, produttori, manager, sponsor, tutti concentrati li».

Quanto pensate sia cambiata negli anni la rassegna, sia vita da casa che vissuta da protagonisti?

Atmosfera Blu: «Tutto cambia e quindi, giustamente, anche il Festival. Vista da casa, per noi, è sempre una festa, perché comunque si parla di musica e soprattutto di musica italiana. Siamo sempre stati attratti dalla sua evoluzione però mantenere viva la tradizione della canzone che ci rende unici nel mondo e la presenza dell’orchestra, sono aspetti che, secondo noi, non dovrebbero mai mancare…ce lo auguriamo!».

Jalisse: «Tantissimo e per nulla…. canzoni e varietà; uno spaccato dell’attuale società italiana, artisti e comunicatori, sportivi e premi nobel insieme. Anche la musica si rinnova e si ricicla. Possono cambiare i modi di comunicare, qualche arrangiamento, ma alla fine melodia e parole sono le cose che contano».

ATMOSFERA BLU JALISSE LA MAGIA DI SANREMO

Quali sono le caratteristiche che più vi colpiscono dei vostri rispettivi progetti artistici e quali pensate possano essere i vostri punti di contatto musicali?

Atmosfera Blu: «I Jalisse hanno vinto un festival di Sanremo e la forza della loro musica non ha conosciuto limiti nel tempo. Hanno sempre portato avanti le loro idee musicali con convinzione e non è affatto semplice. La loro simpatia è contagiosa e la grande esperienza maturata in tanti anni di carriera emerge da ogni parola e ogni gesto… In comune di certo la grande passione e il rispetto per questa straordinaria arte che è la musica».

Jalisse: «Beh la buona musica unisce sempre, quando ci sono ottimi musicisti, anche se il tuo genere musicale è un altro, è sempre bello collaborare e contaminarsi. Degli Atmosfera Blu ci piace l’idea dell’orchestra e dal vivo nelle date siciliane inseriremo la nostra amata elettronica con il supporto dei cori per la voce di Alessandra. Sarà divertente!».

Per concludere, qual è la lezione più importante che sentite di aver appreso dalla musica fino ad oggi?

Atmosfera Blu: «Avere la possibilità di comunicare attraverso la musica è una grande responsabilità, e avendo fatto della nostra passione il nostro lavoro andiamo sul palcoscenico consapevoli di questo carico. Il rispetto verso il pubblico, cioè persone, è incondizionato e crediamo sia la lezione più preziosa che la musica possa dare. Impariamo ogni giorno qualcosa e abbiamo tantissima voglia di continuare a farlo da ogni esperienza».

Jalisse: «Stiamo ancora imparando, ma il rispetto per il pubblico e per la musica (che è anche un lavoro) è fondamentale. Dobbiamo sempre metterci dalla parte di chi ascolta. Quando scendiamo dal palco dobbiamo diventare pubblico ed ascoltare, imparare, confrontare per migliorarsi e complimentarci con chi è più bravo di noi».

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.