Giorno per giorno, le curiosità, i compleanni dei personaggi più amati e le uscite da non dimenticare
Almanacco musicale del 14 agosto
1950 – Nasce a Bologna il cantautore Paolo Mengoli*
1952 – Nasce a Pompei il cantante Pino D’Angiò
1980 – Gianni Togni è ai vertici delle classifiche con “Luna”
1986 – Nasce a Fondi la cantante Tania Tuccinardi
1999 – “50 special” dei Lunapop è in cima alla hit parade
2011 – Zucchero è tra gli artisti più presenti in radio con “Vedo nero”**
2013 – Fabri Fibra e Neffa debuttano su EarOne con “Panico”
2014 – Emis Killa è tra gli artisti più trasmessi con “Maracanà”
2015 – Baby K e Giusy Ferreri sono prime in classifica con “Roma-Bangkok”
2016 – Ci lascia il cantautore Lorenzo Piani
2017 – “Volare” di Fabio Rovazzi e Gianni Morandi è tra i brani più downloadati
*Il personaggio del giorno: Paolo Mengoli
E’ un giorno speciale per Paolo Mengoli, cantautore bolognese che festeggia oggi il suo sessantottesimo compleanno. All’età di diciotto anni trionfa al Festival di Castrocaro con “Per un momento ho perso te”, battendo la concorrenza di una giovanissima Fiorella Mannoia, ma è l’anno successivo che raggiunge l’apice del suo successo scrivendo per Mino Reitano la celebre “Perché l’hai fatto”. Nel corso della sua carriera ha calcato il palco del Festival di Sanremo per ben tre volte, nel 1970 con “Ahi! Che male che mi fai”, nel 1971 con “I ragazzi come noi” e nel 1992 con “Io ti darò”.
**La canzone del giorno: Vedo nero
“…Vedo nero
coi miei occhi
vedo nero
e non c’è pace per me
perdo il pelo
shock the monkey
vedo nero
e non capisco cos’è
C’è un odore di femmina quaggiù
e un profumo di sandalo e bambù
Vedo nero
coi miei occhi
come disse la marchesa
camminando sugli specchi:
me la vedo nera
ma nera nera!
ma non mi arrendo
alzabandiera!
vedo nero
sai perché?
Te! Voglio te!
Voglio te!
Vedo nero
tra i tuoi fianchi
danza il cielo
e non ho pace per te
oro nero
shock the monkey
vedo nero
e non capisco cos’è
C’è nell’aria una musica del sud
tropicana vertigine sei tu
dove c’è pelo c’è amor
Vedo nero
son del gatto
come disse il pesce infarinato:
sono fritto!
E spara spara
e sul più bello
mi tiene il cuore
sotto tiro, poverello
Vedo nero
coi miei occhi
come disse la marchesa
camminando sugli specchi:
me la vedo nera
ma nera nera!
Ma non mi arrendo
alzabandiera!
Vedo nero
sai perché?
Te! Voglio te!
Voglio te!
Ora (Ora) che ore sono?
(Ora, ora)
è l’ora di ieri sera (ora)
e qui si balla ancora (Ora, ora)
(ora, ora)
Che ore sono allora? (ora, ora)
La luna in giarrettiera,
(ora, ora)
io me la vedo nera
(nera, ora)
che ore sono ancora?
(ora, ora)
La seta della sera
(sera, ora)
io me la vedo nera
(nera, ora)…”
Nico Donvito
Ultimi post di Nico Donvito (vedi tutti)
- Jovine e Tartaglia: “La voglia di scrivere insieme c’era da tempo” – INTERVISTA DOPPIA - Luglio 30, 2022
- Gaiè: “Senza l’amor proprio non si va da nessuna parte” – INTERVISTA - Luglio 30, 2022
- Sgrò: “La contaminazione è alla base di tutto” – INTERVISTA - Luglio 29, 2022
- Whiteshark: “L’originalità è l’elemento che più ci rende orgogliosi” – INTERVISTA - Luglio 28, 2022
- Gabriel Grillotti: “Siamo tutti figli di questo universo” – INTERVISTA - Luglio 28, 2022
Lascia un commento